
"Mi pare riduttivo nominarla. Preferisco il nome comune di luogo: l'isola. Appartata, inaccessibile. Eccentrica. Approdo e punto di fuga. Invece parlo proprio di Stromboli. Mi è sembrata un'eccellente idea fermarmi sotto il vulcano. Al culmine della mia carriera di irrequieta. Dato che nulla è permanente, nemmeno una casa, nemmeno le cose, nemmeno la vita umana. Mi esercito alla provvisorietà. Cerco un senso d'impermanenza. Una marcia di avvicinamento al distacco. È la lontananza, la chiave di questa ottusa felicità. Sono, finalmente, lontana. Da che cosa esattamente non lo so, ma mi pare che non abbia importanza. Dalla terraferma. Dalla città. Dalla realtà. Non lo so. Mi sento lontana e basta". Lidia Ravera ha eletto Stromboli a suo domicilio rifugio, una scelta non casuale, adeguata a chi come lei è "in conflitto perpetuo col suo tempo". Un'isola per casa per sperimentare una temporalità diversa, quella del presente e non quella di un futuro da rincorrere. Per appropriarsi del tempo della natura, il tempo della contemplazione. Solitario. Da contrapporre al tempo che fugge, delle carriere e delle ambizioni, delle seduzioni, dei confronti e degli impegni di militanza politica e culturale. Un tempo nuovo, di qualità, contrario al tempo dell'ansia dell'esserci, testimoniare, essere visti, darsi da fare.
Conosciuto ai più come compositore delle "Quattro Stagioni" e celebrato ovunque come esecutore inarrivabile, Antonio Vivaldi fu anche impresario teatrale e protagonista di primo piano di un mondo operistico, nel quale il successo si misura con gli incassi e con ogni spregiudicatezza. In questa biografia vengono ripercorse vita, carriera e alterne fortune del prete rosso, manager indiscusso dello spettacolo e protagonista di un ambiente artistico in cui i testi si manipolano a uso e consumo dei potenti e dell'audience. Sullo sfondo, la quotidianità della vita lagunare e gli incontri con i potenti del tempo: da papa Benedetto XIII a Ferdinando di Baviera, da Federico Cristiano di Sassonia a Carlo VI.
"L'unica cosa straordinaria è l'amore. L'intero universo è immerso nell'amore, ma noi non siamo in grado di vederlo."
Questa è la storia di un padre che vorrebbe semplicemente poter fare il padre. Giocare con suo figlio, accompagnarlo all'asilo, insegnargli a vivere. Ma non può farlo. Perché Leonardo adesso è diventato un padre a metà, come ormai ce ne sono tanti, troppi. Dopo il fallimento del suo matrimonio, è costretto a contare le ore e ad aggrapparsi al ricordo di un sorriso per sopravvivere nell'attesa di poter vedere il figlio. La storia di Leonardo è un percorso fra mille difficoltà e sentimenti contrastanti. Un viaggio fatto di amarezze, solitudine e rimorsi, di pregiudizi e beghe legali, ma anche di piccole conquiste quotidiane e rari momenti di gioia. Finché un incontro insperato gli offrirà una semplice ma importantissima opportunità... In questo romanzo, Tiberio Timperi tratteggia la storia intima, e drammaticamente attuale, di un padre alla ricerca di un equilibrio fragile e prezioso, da raggiungere e difendere giorno dopo giorno.
Un bel mattino, a Milano, a Roma, o in qualsiasi altra città del mondo, le lampadine non si accendono, il frigorifero è spento, niente caffè al bar, niente benzina alle pompe. In un batter d'occhio crollano banche e assicurazioni, il denaro non vale più. Il panettiere con forno a legna è preso d'assalto, tornano in auge le biciclette e l'energia prodotta dal sole, dal vento e dai combustibili vegetali finalmente si afferma. Le guerre del petrolio non hanno più ragione di esistere. I potenti di turno rimangono intrappolati nelle loro ville superprotette e superaccessoriate, mentre i politici e i religiosi paludati smettono di fare chiacchiere inutili e razzolano insieme agli altri affamati. Le città si svuotano e si riempiono di nuovo le campagne. E ovunque si ritorna spontaneamente a riunirsi, a discutere.
Pubblicato a puntate sulla Nuova Antologia nel 1891 e in volume dai Fratelli Treves nel 1895, La maestrina degli operai è un racconto particolarmente attento alle differenze tra le classi sociali, capace di affascinare anche il grande poeta Vladimir Majakovski che dal libro trasse la sceneggiatura del film La signorina e il teppista (1918), nel quale interpretò persino la parte del protagonista. La maestrina degli operai si svolge a Torino, in una scuola del piccolo sobborgo operaio di Sant'Antonio: la giovane maestra Varetti vive il suo nuovo incarico come un incubo, poco fiduciosa della propria capacità di dimostrare autorevolezza in un ambiente del genere e in una classe di soli uomini. Dovrà affrontare momenti difficili e imbarazzanti, però anche l'amore - da lei non corrisposto - di un allievo dapprima ostile, ma che poi pur di difenderla sarà pronto a tutto.
Il romanzo si svolge nel cuore di Siena, nella libreria ereditata da Giulio, Niccolò ed Enrico Gambi. I tre fratelli, che vivono di espedienti, scivolano verso la rovina economica e l'autodistruzione falsificando la firma di un amico sulle cambiali a garanzia dei debiti contratti. Ma non possono sfuggire al tragico epilogo che li travolgerà. Scritto sul finire del 1918 in pochi giorni, Tre croci uscirà nel 1920, poche settimane prima della morte dello scrittore. Nel romanzo Tozzi tocca il vertice della propria arte, fatta di profonda capacità di analisi psicologica, di potenza descrittiva e di schietto realismo. "Il capolavoro di Tozzi" (Giuseppe Antonio Borgese). "L'ultimo capitolo è il più bello del romanzo, e un capolavoro in senso assoluto" (Carlo Cassola).
L'essere, sin dalla nascita, si trova esposto all'assoluta sorpresa di ciò che sta per accadere, di ciò che si sottrae in modo radicale a ogni anticipazione e previsione. È questa la dimensione umana e filosofica che fa da cornice al romanzo di Michele Battista " L'agostiniana ", il racconto di un uomo che ripercorre, attraverso un procedere a volte incerto a volte spedito, il sentiero della vita nella ricerca di quell'equilibrio interiore che porta all'essenza di ogni esistenza: il Padre. I momenti del quotidiano passato, cui la vita semplice e spensierata del paese nativo educa e forgia nello spirito, tutto assume dimensioni sempre più complesse e articolate man mano che il lavoro, le responsabilità e la città si sostituiscono a quei remoti ricordi.
Stefania è ancora piccola quando in Italia entrano in vigore le leggi razziali. Per lei, di famiglia ebrea, sapere che il padre si nasconde per pregare ha un senso oscuro. E terribile è vedere il proprio nome cancellato da una bugia, un silenzio che però garantirà la salvezza della sua famiglia. La bambina cresce, e con lei l'abisso che si porta dentro. La vita che conduce, apparentemente normale e serena, sarà però minata da una tragica esperienza: forse solo recuperando il rapporto con le sue origini riuscirà a ricostruire quello che per lei è veramente importante.
Una Firenze indifferente e crudele che nasconde il segreto di atroci violenze; il capo della Mobile, Michele Ferrara, perseguitato da misteriose lettere minatorie; un giovane sacerdote e un giovane giornalista americano che, oltre alla bellezza, hanno qualcosa in comune; due giovani donne legate da un'amicizia morbosa; una catena di delitti efferati apparentemente opera di un maniaco; cadaveri sulle cui carni il coltello del killer ha disegnato alcune lettere dell'alfabeto che formano un messaggio di morte; un'abbazia sperduta nei boschi del Casentino dove l'enigma troverà la sua tragica soluzione... Un thriller crudo, violento, la prima opera narrativa di Michele Giuttari che dal 1995 al maggio del 2003 è stato capo della Squadra Mobile di Firenze.
Una serie di storie che non appartengono né al Mondo piccolo di don Camillo e Peppone né a quello del Corrierino delle famiglie. Pubblicate tra il 1941 e il 1961 sul "Corriere della Sera" e su "Candido", si tratta di due elzeviri apparsi sul "Corriere della Sera" nel 1941 e nel 1942, seguiti da un testo del 1950 il cui fresco umorismo si collega a quello della "Scoperta di Milano". Al centro degli altri racconti: una particolare letterina di Natale, la prepotenza del Fisco, una strana carica di cavalleria, un amaro appuntamento, un bambino che salva una coppia in crisi, un ritorno dal passato, un amore filiale più forte della morte, la solitudine di un ragazzo, la noia dilagante.