
I viaggi spaziali, gli eroi del cosmo, il sogno di Marte: la più grande avventura del XXI secolo, quella che infiammò le menti e l'immaginario mondiale non solo di quegli anni, raccontata in presa diretta nei reportage di una straordinaria testimone, che intervistò scienziati, medici, scrittori, fisici e tecnici e visse fianco a fianco con i primi astronauti, «queste creature di fantascienza che dalla provincia volano direttamente nel cosmo». Una raccolta di articoli in cui Oriana non racconta solo la Luna, ma i pionieri dello spazio che furono suoi amici, uomini prima tutto, ritratti anche nei loro momenti di normale e placida quotidianità. Ci sono poi anche gli aspetti "eccezionali", le missioni indimenticabili e la speranza di trovare vita oltre la Terra, così come avevano immaginato scrittori visionari prima che lo spazio, ultima frontiera, diventasse realmente raggiungibile. Una testimonianza sull'avventura più grande del secolo, narrata da una donna che ne fu parte, e non solo come spettatrice.
A volte basta uno sguardo per fermare il tempo. Sara Morozzi lo sa bene, e in un attimo la donna visibile si ritrova nella Napoli del 1900. Il muro di Berlino è caduto, gli stati satelliti dell'URSS sono in crisi, Sara è ancora un membro attivo della più segreta unità dei Servizi, e le viene affidata la missione più importante e delicata della sua carriera. Al suo fianco, ovviamente, l'immancabile Teresa Pandolfi. E' allora che Sara incrocia quello sguardo. Occhi a cui è impossibile restare indifferenti. Oggi Sara deve affrontare un dolore imprevisto e non può lasciarsi confondere dai ricordi, oppure sì? In un intreccio che si dipana al pari di un perfetto meccanismo a orologeria, Maurizio de Giovanni punta il cono di luce sulla vita privata di Sara e sui suoi inconfessabili segreti, mostrandocela come non l'abbiamo mai vista: per la prima volta la donna impenetrabile e invisibile diventa una donna in carne e ossa, nella sua sincera umanità.
Due vite, apparentemente agli antipodi ma accomunate dalla fierezza di chi è nato ai margini e deve guadagnarsi un posto al sole. Due storie dall'incipit eclatante e amorale, raccontate con voce lucida e partecipe da Walter Siti. Filippo ha vent'anni quando, all'ombra dell'Etna, uccide la madre fedifraga e forse troppo amata. Ruggero ne ha qualcuno in più quando in America, col nome d'arte Carlo Masi, inizia la sua carriera di pornoattore; tornato a Roma, incontrerà Giovanni del Drago, l'uomo che farà di lui una principessa. In bilico tra fiaba e tragedia, quelle di Filippo e Ruggero sono esistenze davanti alle quali sospendere il giudizio, ma sono anche la filigrana attraverso cui l'autore affronta il suo buio più segreto proprio mentre sperava di allontanarsene; perché i romanzi sono più intelligenti del loro autore e si parlano tra loro. Siti ci consegna un libro potente e disperato, scommettendo su una letteratura che sia ancora capace di farsi domande e di accettare l'imprevisto come risposta.
Centinaia di incontri dedicati a introdurre i giovani alla lettura di alcuni capolavori della letteratura cristiana e non, uno scambio continuo di conoscenze ed esperienze per capire, appassionarsi, condividere: su questo si reggeva la missione educativa condotta da don Fabio Baroncini nell’alveo degli insegnamenti di don Luigi Giussani. Sullo slancio di quanto lo stesso Giussani aveva fatto con il volume Le mie letture, questo libro raccoglie e sintetizza le introduzioni alla lettura con cui don Fabio faceva nascere nei ragazzi non solo una passione letteraria ma anche un metodo conoscitivo. Abelardo, Manzoni, Claudel, Dostoevskij, Lagerkvist, Bardy, Péguy, Martindale, Eliot e Dante sono alcuni degli autori scelti per introdurre le proprie riflessioni, per generare un dibattito con i giovani e trovare quelle pietre di paragone tra l’arte letteraria e le proprie esperienze di vita: una ricerca continua, originale e sempre viva perché alimentata dalla passione per la conoscenza e da un infaticabile impegno educativo.
IL LIBRO
Un'isola greca, un gruppo di persone che si ritrova al bancone di un bar di un vecchio pescatore, in attesa di un ospite che li condurrà alla ricerca di emozioni e segreti. Un percorso di scoperta dello stare insieme, tra dinamiche di gruppo e meccanismi della psiche, che mette in luce il segreto della presenza dei corpi, delle espressioni gestuali, della comprensione dell'alterità. Una ninfa che danza distribuendo vino e sorrisi, grandi capre bianche che sorvegliano le coste, alberi d'arancio profumati e scogliere bianche che discendono verso il mare. In uno spazio mitologico, il gruppo trasforma i pensieri ed apre prospettive inedite sul registro affettivo dei comportamenti. Un finale a sorpresa, forse un po' amaro, che mette a nudo i meccanismi inconsci nelle relazioni tra le persone e rimette in discussione tutte le certezze del racconto
Postfazione di Sergio Erba
GLI AUTORI
PIETRO BARCELLONA (Catania, 1936) è docente di Filosofia del Diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Catania. È stato membro del Consiglio Superiore della Magistratura e in seguito deputato e membro della Commissione giustizia della Camera. È autore di molte pubblicazioni.
VINCENZO GAMBARDELLA è nato a Napoli nel 1955 e abita a Milano. I suoi racconti sono stati pubblicati sulle riviste letterarie "Il racconto", "clandDestino", e sul settimanale "Vita". È presente in due antologie di nuovi narratori italiani: Dire scrivere pubblicare leggere valutare (Guaraldi, 1997) e Confini (Avagliano, 1998). Per Marietti ha pubblicato il suo primo romanzo Seduto sulla tempesta (2006).
Il romanzo narra il correre parallelo di due esistenze (un uomo e una donna) nell’Ancona dei primi decenni del Novecento, popolata dei mezzi più avanzati di quella tecnologia sempre più dominante (auto, aerei, radio). Lui, nato cieco, e lei, intraprendente aviopittrice, finiscono col ritrovarsi, senza volerlo, insieme sotto il bombardamento della città, fatto storicamente avvenuto il 2 novembre 1943. La partecipazione all’evento provoca il misterioso, contemporaneo accadere di fenomeni opposti: lui, Elia, acquista inspiegabilmente la vista, proprio quando a lei invece verrà sottratta. Attraverso l’avvenimento che scombina la vita dei due personaggi, il romanzo si trasforma in un’ardita riflessione sulla facoltà del “vedere”, sollecitata dall’intromissione di un “terzo uomo”, un monaco ortodosso ispirato alla figura del matematico-filosofo Pavel Florenskij.
Due uomini, un anziano giallista e un giovane scrittore, s'incontrano in un'estate milanese degli anni Ottanta. Nella vita dell'anziano emerge a poco a poco un mistero. Esule dall'Istria nel dopoguerra, sposa una donna da cui ha un figlio, ma il suo matrimonio fallisce, e il figlio che viene affidato alla madre, scompare. Di lui restano vari segnali della sua vita passata di adolescente, sparsi e contraddittori. Il giovane scrittore viene coinvolto nella vicenda familiare, e si mette sulle tracce del figlio scomparso. Conosce un amico del figlio, Daniele, e con questi nasce un legame intenso, pieno di pietà e di vivida attesa. Il romanzo s'imbastisce di episodi avvincenti, scritti con un linguaggio diretto, ma allo stesso tempo denso, colmo d'inventiva, che richiama una narrativa forte, moderna, calata nell'attualità. Nel finale a sorpresa la storia scarica tutta la sua tensione, fornendo un forte significato umano alle esistenze dei personaggi, fatto di dramma e di salvezza per il riscatto che ogni umanità ferita porta con sé.
GLI AUTORI
VINCENZO GAMBARDELLA è nato a Napoli nel 1955 e abita a Milano. I suoi racconti sono stati pubblicati sulle riviste letterarie "Il racconto", "clandDestino", e sul settimanale "Vita". È presente in due antologie di nuovi narratori italiani: Dire scrivere pubblicare leggere valutare (Guaraldi, 1997) e Confini (Avagliano, 1998). Per Marietti ha pubblicato il suo primo romanzo Seduto sulla tempesta (2006).
Anno Mille. Un monaco deforme fa parlare di sé come della "perla di Reichenau". Incontrarlo cambia per sempre la vita di chi lo avvicina. Quell'uomo oltraggiato nel corpo fa scoprire le ferite nascoste della propria anima e, insieme, fa sentire che la vita può ricominciare. A dispetto delle apparenze, egli non ha paura di desiderare la felicità, dimostrando che a nessuno, in nessun momento, può essere impedito di alzare gli occhi verso il cielo".
Quando a vent'anni sentii don Giussani raccontare la vita di questo santo, mi invase una certezza che non mi ha più abbandonato: il cristianesimo è questo avvenimento che prende un uomo deforme e ne fa un uomo così, curioso di tutto, assetato di bellezza, intenso nell'affezione. Mentre la voce di don Giussani ripercorreva la vita di Ermanno, sentivo che finalmente avevo incontrato ciò che il cuore aveva sempre atteso: la possibilità di un'esistenza lieta, in cui niente sarebbe più stato contro di me, neanche me stessa, i miei limiti fisici e morali.
Anche Laura Vallieri ha avuto la vita investita da questa commozione e la restituisce in questo romanzo di cui è protagonista il grande monaco di Reichenau, la cui statura umana si riflette nei personaggi che gli gravitano intorno.
Mariella Carlotti
Laura Vallieri è nata a Milano. Insegna Lettere nelle scuole secondarie di primo grado. Il cielo è vicino è il suo romanzo d'esordio.
Una malattia. Un voto, un miracolo. L'anoressia ti succhia il fisico e la felicità. Ci puoi morire, o restarne segnato per sempre. Lei ci era finita dentro senza un perché, eppure sapeva che il suo destino era buono. C'era una promessa, e la certezza che i miracoli avvengono. Arrabbiata e dolente, la storia di una ragazza e di una generazione, tracciata dai libri letti e assaporati, che tornano alla memoria per guidare la strada. In una biblioteca raffazzonata e ideale, i passi per scoprirsi unici e amati, e guarire.
"In questi racconti emergono figure e vicende che stanno accanto a quelle centrali nei Vangeli: la suocera di Pietro, il centurione Marco, gli apostoli in cerca dell'uomo che ospiterà il Signore e i suoi per l'Ultima cena, le guardie fuori dal sepolcro dopo la deposizione... Gesù non compare mai, se non in brevi istanti: eppure Egli è il baricentro decisivo intorno al quale ruotano le vicende dei personaggi, come in una grande metafora della storia. Come scrive Alessandro Banfi nella Prefazione: "In un certo senso siamo fatti perché ci vengano raccontate delle storie, e se c'è una storia che ha una forza magnetica unica e che da sempre catalizza l'attenzione, è la vicenda di quell'uomo che si faceva chiamare Gesù".
Sogno a herrenberg è un vivido affresco disegnato sullo sfondo della guerra dei contadini divampata in Germania nel 1525. Anche alcuni artisti si trovano a partecipare, seppur in modo diverso, al conflitto: se Albrecht Durer si schiera dalla parte di Lutero e dei principi, tra le file degli insorti troviamo Mathias Grunewald, Tilman Riemenschneider e Jorg Ratgeb, protagonista di questo romanzo.
Giuliana Morandini mette a fuoco con fedeltà storica e impressione plastica vicende e personaggi noti e meno noti che si muovono sul fosco scenario del Rinascimento tedesco.