
Una raccolta di racconti di quel "Mondo piccolo" che Giovannino Guareschi ha animato con i personaggi ormai leggendari di don Camillo e Peppone, il prete della Bassa padana agguerrito e sincero in eterno conflitto con il sindaco del paesello, comunista convinto. Le loro passioni, i litigi e le fedi politiche e religiose si mescolano a un affollato e colorato universo di personaggi pieni di umorismo, che raccontano di un'Italia contadina genuina e pratica, solidale e ricca di buoni sentimenti e onestà. Dall'esame di quinta elementare di Peppone all'ultimo racconto della raccolta, in cui i due acerrimi nemici-amici si ritrovano fianco a fianco nell'aldilà, tutta l'ironia irresistibile di Giovannino Guareschi.
La mamma Margherita, il papà Giovannino, i figli Albertino e Carlotta, detta la Pasionaria, il cane Amleto... Sono questi i protagonisti delle cronache di Guareschi: la sua vera famiglia, gli amici, la gente che vive intorno a lui, alle prese con le piccole grandi imprese di tutti i giorni, il lavoro, la scuola, l'educazione dei figli, le incombenze di casa. L'essenza della vita in famiglia viene raccontata con tono ironico, e spesso autoironico, ma anche con dolcezza, a volte senza alcuna indulgenza: perché è nella quotidianità, di ieri come di oggi, che ognuno di noi cerca instancabilmente di affermare se stesso e scoprire, giorno dopo giorno, ciò che veramente è importante nella propria vita. Un libro che fa riflettere, sull'eroe che si cela in ogni "uomo comune".
Guareschi è tenente di artiglieria quando, all'indomani dell'8 settembre, rifiuta di giurare fedeltà alla Repubblica Sociale Italiana e viene fatto prigioniero dai tedeschi. Comincia così quella che diventerà l'esperienza più importante della sua vita, che lo trasformerà da semplice umorista in autore capace di uno sguardo profondo e umano sulla realtà e gli individui che lo circondano. Durante l'internamento in Germania Guareschi decide di tenere un diario, di scrivere storie e aneddoti che legge ai compagni girando di baracca in baracca - per regalare un sorriso, per addolcire la malinconia, per far dimenticare almeno un po' la fame e dare a ciascuno la possibilità di sentirsi ancora libero. La cronaca di anni terribili, arricchita dal tono ironico e delicato del maestro della Bassa, ripercorre la vita quotidiana degli internati italiani, riflettendo il valore e la dignità di tutti coloro che sono stati costretti alla prigionia.
Il mondo della Bassa, irruente e sanguigno, e i due protagonisti, il parroco don Camillo - a volte intemperante nella sua missione pastorale - e il sindaco comunista Peppone, pronto a ignorare - nei casi di coscienza - le direttive di partito. Il primo libro della saga di don Camillo e Peppone comincia nell'immediato dopoguerra: fra rivalità e dispetti continui, sfide etiche e proclami di ultimatum mai eseguiti, Guareschi dipinge con grande umanità i conflitti tra Stato e Chiesa, le passioni politiche e la vita semplice di un immaginario paesello padano "tra il Po e l'Appennino". Un "Mondo piccolo" in cui don Camillo e Peppone incarnano due uomini dall'anima pura che desiderano solo la salvezza e il benessere per i loro cittadini. Perché il rispetto, la simpatia e l'amicizia non hanno nulla a che fare con il colore della bandiera, o della tonaca.
Nel loro paesello della Bassa Peppone e don Camillo continuano, negli anni dell'immediato dopoguerra, il loro conflitto privato fatto di avventure, vendette, scherzi, strategie opposte e complementari. Perché, si sa, spesso gli estremi sono così estremi che si ricongiungono dall'altra parte. Così può capitare che i due escano dalle cabine elettorali e non si sappia chi abbia fatto la croce sul PCI e chi abbia consegnato la scheda bianca, oppure addirittura che nascondano insieme un carro armato, ingombrante ricordo della guerra da poco finita. Le avventure di Don Camillo e Peppone superano le divergenze politiche, le ideologie, la Storia e si trasformano oggi in racconti pieni di umanità, in cui riscoprire il valore di un "Mondo piccolo" pieno di buona volontà, purezza e dignità.
II sindaco Peppone un giorno chiede aiuto al curato del paese per incassare dieci milioni vinti al Totocalcio. Non può farlo alla luce del sole: cosa direbbero i compagni di un capo comunista che gioca la schedina e vuole tenersi tutto quel denaro? Così don Camillo mette in piedi un piano infallibile: ricattare Peppone minacciandolo di rivelare il suo segreto, a meno che... A meno che il sindaco non accetti di portarlo con sé in un viaggio d'istruzione nel paradiso dei lavoratori: l'Urss. Inizia così l'avventura avvincente di don Camillo che, travestito da compagno Tarocci, parte alla scoperta della patria gloriosa del socialismo. Tra imprevisti, equivoci, situazioni paradossali, e un Peppone sempre più in ansia, Guareschi ci regala una favola a tratti commovente che celebra il valore del buon senso e della ragione.
Un bambino di nome Albertino parte la notte della vigilia di Natale per andare dal suo babbo prigioniero in un Paese lontano. Con lui la nonnina, il cane Flik e la Lucciola con il suo lume. Durante il loro viaggio vengono aiutati da una locomotiva che li trasporta fino a un ponte, che però è saltato; poi incontrano una gallina padovana residente all'estero che indica loro di camminare per 1490 passi, fino a un bosco abitato da tante creature, buone e cattive. L'avventura di Albertino alla ricerca del suo papà è popolata di sogni, paure e poesie: una favola toccante scritta da Guareschi e letta per la prima volta la vigilia di Natale del 1944 a un gruppo di compagni rinchiusi con l'autore in un campo di prigionia. Ed è anche la storia di quegli uomini, che la ascoltarono e che proprio grazie a queste parole riuscirono a mantenere viva la speranza del ritorno.
Siamo nel 2028 e l'unica libertà che sembra essere rimasta all'uomo è la fuga dalla città. Così il protagonista di questo romanzo, ormai segregato tra le quattro mura della sua abitazione, terrorizzato anche solo dall'idea di aprire la porta, decide di andarsene. Lontano da tutti, dai rumori, dal caos, da un mondo dove è diventato impossibile vivere. Lontano da chi occupa abusivamente ogni spazio intorno a lui. Vittorino Andreoli immagina un futuro che somiglia molto al nostro presente, ma dove le ingiustizie si sono ancor più esasperate e, nonostante il benessere raggiunto grazie alle grandi scoperte, tutto parla di una situazione a un passo dal baratro. Una casa isolata, affacciata sull'oceano nel Nordovest della Scozia, sembra il luogo ideale per ritrovare un po' di pace: una baia abitata soltanto da uccelli marini e, a ridosso, montagne che nel tempo si sono trasformate per l'azione del vento. È qui, osservando la perfezione di un ambiente rimasto invariato dal giorno della creazione, nel silenzio delle pietre, che riesce finalmente ad analizzare con maggiore distacco le contraddizioni che lo hanno spinto a cercare la solitudine estrema. Inebriato da tanta bellezza, si lascia tentare dall'idea di non tornare mai più, trasformando quella che doveva essere una parentesi temporanea in una scelta definitiva. Eppure, anche l'idillio, visto più da vicino, rivela lati meno luminosi. Ma soprattutto, nella più completa solitudine, si cancella ogni possibile relazione umana, ogni sentimento si spegne. La distanza poi cambia la prospettiva e apre uno spiraglio di luce e di speranza sui mali della metropoli. Quest'uomo può forse tornare a indossare gli eleganti abiti di città che aveva chiuso in un armadio al suo arrivo in Scozia? O invece, chissà, un'altra libertà è possibile?
Sara non vuole esistere. Il suo dono è l'invisibilità, il talento di rubare i segreti delle persone. Capelli grigi, di una bellezza trattenuta solo dall'anonimato in cui si è chiusa, per amore ha lasciato tutto seguendo l'unico uomo capace di farla sentire viva. Ma non si è mai pentita di nulla e rivendica ogni scelta. Poliziotta in pensione, ha lavorato in un'unità legata ai Servizi, impegnata in intercettazioni non autorizzate. Il tempo le è scivolato tra le dita mentre ascoltava le storie degli altri. E adesso che Viola, la compagna del figlio morto, la sta per rendere nonna, il destino le presenta un nuovo caso. Anche se è fuori dal giro, una vecchia collega che ben conosce la sua abilità nel leggere le labbra - fin quasi i pensieri - della gente, la spinge a indagare su un omicidio già risolto. Così Sara, che non si fida mai delle verità più ovvie, torna in azione, in compagnia di Davide Pardo, uno sbirro stropicciato che si ritrova accanto per caso, e con il contributo inatteso di Viola, e del suo occhio da fotografa a cui non sfugge nulla.
Oriana ha attraversato le guerre del Novecento, o per lo meno quelle più feroci, senza mai tirarsi indietro, a costo di rimetterci la vita, sempre. In questo libro sono stati raccolti alcuni brani indimenticabili delle sue battaglie (comprese quelle sentimentali) insieme a testi finora mai pubblicati in volume.
La cronaca, tra magia, leggenda, realtà e antropologia, del grande viaggio compiuto nella seconda metà del XIII secolo da Marco Polo nella Cina di Kubilay Khan, il nipote di Gengis Khan, il Signore dei Tartari. Città fantastiche, la setta degli "assassini", gli usi e le crudeltà di una civiltà raffinata, la scoperta della carta moneta, le avventure di viaggio, la nostalgia della patria, il timore di non essere creduto. Il volume, riccamente annotato, è corredato da cartine geografiche, indici, glossari.