
Marek ha nove anni e sa che la mamma gli nasconde molte cose. A Varsavia ci sono i nazisti, non si va più a scuola, la madre è ebrea, anche se nessuno lo sa. Il padre, medico, diventa anche insegnante per le lezioni clandestine che Marek e altri bambini polacchi continuano a seguire. Tra di loro c'è Lavinia, la bambina che gli piace (e che sarà uccisa a sangue freddo durante una recita clandestina). Quando il padre di Marek viene arrestato, anche l'ultima parvenza di normalità crolla. Durante l'ennesima deportazione dal ghetto ai campi di concentramento, la famiglia viene fatta uscire di casa e incolonnata. Su ordine della mamma, suo malgrado, nel tragitto Marek scappa. Sarà lei, gli dice, a tornare a prenderlo. Nel ghetto, i rimasti organizzano una sorta di disperata resistenza. Tutti partecipano a quelle che diventeranno le famose ventotto giornate di lotta. Marek avrebbe più volte la possibilità di non rientrare nel ghetto, ma non vuole neppure sentirne parlare: sua madre non gli ha forse detto di restare lì? Altrimenti come farà a ritrovarlo?
È giovedì grasso, e mentre la città di Roma festeggia il carnevale, la Chiesa già prepara le celebrazioni per l'inizio della Quaresima. Qualcuno, però, ha scelto un altro modo per rendere questo giorno memorabile. Nella basilica di Santa Maria Maggiore viene rinvenuto il corpo di una ragazza sottoposta a un doloroso supplizio, prima di trovare pace nella morte. Una serie di stiletti le sono stati conficcati nel cranio, come a voler riprodurre una corona di spine. La giovane è figlia di un dipendente vaticano, dettaglio che rende la vicenda particolarmente delicata. Per questo, padre Harris, responsabile della sicurezza della Santa Sede, sceglie di occultare il cadavere nei sotterranei di Castel Sant'Angelo, fino a che le acque non si saranno calmate. Quando però, a distanza di poche ore, un secondo corpo viene scoperto all'interno di un'altra basilica, si fa strada il sospetto che quelle morti siano opera di una mente oscura, il cui scopo è gettare fango sul papa e sulla Chiesa di Roma. A cercare di fare luce su un piano che si rivela via via più diabolico, oltre ad Harris, sarà Lupo Pagani, zelante giornalista disposto a tutto per uno scoop. Entrambi conoscono il male in molte delle sue forme, ma questa volta sarà davvero difficile essere preparati a quello che li aspetta.
Ci sono sogni che determinano tutto il corso di una vita e il sogno di Maria è quello di diventare una grande cantante lirica. Non è poi un'ambizione strana nel suo caso: non solo Maria è dotata di una voce che ha un'estensione incomparabile, ma proviene da una famiglia dove la musica ha giocato una parte importantissima. Sia la nonna che la mamma sono state due cantanti famose e apprezzate, anche se quest'ultima ha dovuto smettere per via di un incidente. Alla fine dell'Ottocento, Maria cresce a Firenze affidata alle cure della nonna, ma proprio il giorno in cui compie tredici anni, la tranquillità della sua vita si spezza brutalmente. La nonna muore e con lei sparisce l'unico punto fermo a cui era legato il suo futuro. Ma Maria ha un carattere forte e una grande capacità di adattarsi alle situazioni. Certo, ci sono domande che l'assillano, domande che non hanno ancora una risposta. Una per tutte, perché sua madre non l'ha tenuta con sé? Eppure è come se sapesse che prima o poi i misteri si chiariranno e che l'unica cosa che conta veramente è prepararsi a quello che sente essere il suo destino, diventare la più grande interprete della Sonnambula, che costituisce uno dei banchi di prova delle soprano di tutti i tempi. Sullo sfondo della grande musica, che tanta parte ha avuto nel panorama italiano dell'epoca, la storia avvincente e toccante di una bambina indimenticabile.
Dicembre è lo scrigno di ogni festa futura. Se ne contano i giorni, uno per uno. Quattro sono le settimane dell'Avvento, quattro le candele che si devono accendere sul davanzale della finestra, una per ogni domenica. Mentre l'anno e la luce del giorno precipitano verso il buio, quelle piccole luci coraggiosamente dichiarano una speranza. Alfa e Omega, principio e fine, nascita e morte. E in mezzo il respiro di un'attesa. La parabola esistenziale di ciascuno di noi è fatta di piccole e grandi sospensioni: la trepidazione per una nascita, la fiducia in una nuova stagione, la realizzazione di un progetto, la preghiera per una guarigione, il desiderio di un ritorno. Aspettare non è mai atto passivo. Come per i bambini, che a Natale non riescono a star fermi, l'attesa è movimento, creazione, passione. Questo vogliono rappresentare le storie di questo piccolo libro, familiari e fantastiche, che attingono a tradizioni diverse, occidentali e orientali, seguendo un ritmo musicale, sensibile, per declinare quel senso della vita che tutti cerchiamo e che risuona nella voce del verbo "attendere".
A sedici anni tutto è da scoprire, la vita è ancora intera, possibile, e il futuro un'opportunità. Così anche per Paoletta, che di avere "tutta la vita davanti", però, non è entusiasta. Forse perché odia le frasi fatte o semplicemente perché è diversa dalle altre ragazze: detesta Facebook, legge Anna Karenina, filosofeggia su Harry Potter, invece delle sit-com guarda vecchi film, si ingozza di dolci infischiandosene della bilancia e allo shopping con le amiche preferisce di gran lunga le passeggiate silenziose con il fratello minore, Richi. O forse è proprio lui a renderla diversa: Richi ha dodici anni, le gambe così fragili che possono reggere solo pochi passi strascicati, un braccio difficile da controllare e una vita tanto più complicata davanti. Non parla molto, e quando lo fa, non sempre gli altri lo capiscono. Ma Paoletta sì; brevi frasi che hanno, per lei, il sapore della sincerità che manca nella villa di famiglia. Un'autentica prigione. Una tortura di menzogne, cose non dette, segreti pericolosi, da cui la ragazza scappa ogni volta che può. E insieme a Richi attraversa il confine, immaginario eppure così reale, che divide lo splendido giardino di casa loro dalle Margherite, il quartiere popolare, dove gli appartamenti sono modesti, le giostrine arrugginite e i padri non sono imprenditori di successo ma cassintegrati in difficoltà. E dove c'è Antonio, anche lui, a modo suo, diverso. L'unico, a parte Richi, che sa leggerle dentro e che l'aiuterà...
È il mese di aprile, e l'isola di Nantucket si tinge di giallo acceso: milioni di narcisi fioriscono, a salutare la primavera e prepararsi per l'estate. Olivia ormai vive qui. Da quando il piccolo Anthony non c'è più, la sua vita è fatta di passeggiate sulla spiaggia, di letture, di giornate solitarie. E di ricordi. I ricordi di Anthony, un bambino che non ti guardava mai negli occhi, che non sapeva come si fa ad abbracciare qualcuno. Un bambino che adorava il numero tre. Tre erano gli anni che aveva quando gli è stata diagnosticata una grave forma di autismo; otto, quando è volato via per sempre. E adesso Olivia, sulla stessa striscia di sabbia fine su cui Anthony metteva in fila i suoi sassolini bianchi aspettando che le onde li portassero via, cerca di ricostruire ciò che è successo, di ripercorrere le tappe della breve vita di suo figlio. E di trovare, nel mistero di quel bambino che ha amato incondizionatamente, un senso. Perché, scoprirà in un modo del tutto inaspettato, se Anthony è venuto al mondo, è stato per insegnarle che l'amore può farsi sentire anche quando le porte del tuo mondo sono chiuse a chiave.
Il giorno in cui Riccardo riceve la telefonata, per lui sua sorella è solo un pensiero fastidioso, un ricordo cacciato con rancore. Cresciuti vicini, stretti in un rapporto necessario e profondo, non si sentono più da anni: a Irene, scrittrice molto amata, Riccardo non ha mai perdonato di aver scritto di lui nel romanzo che l'ha portata al successo. Di aver parlato di quel dolore devastante che l'ha reso un uomo duro e cinico e che ha trasformato per sempre la sua famiglia. Ora Irene è in coma dopo un grave incidente e Riccardo si trova a doverle stare accanto. Da lui tutti si aspettano una pena che non riesce a provare, un amore che non sente più. Ma, un giorno dopo l'altro, accanto al corpo muto eppure così vivo di sua sorella, quell'amore torna a pulsare. Anche attraverso la lettura del libro di Irene, che Riccardo si era sempre rifiutato di leggere e che ora gli restituisce la sua vita in un modo che non era mai riuscito a vedere. Lentamente le parole di Irene riescono a scalfire il muro dietro al quale Riccardo si è nascosto per anni, permettendo al dolore di uscire, e liberarlo. La storia della trasformazione di un uomo, il racconto intenso e forte di un risveglio. Dei sentimenti, dei ricordi, di un possibile nuovo legame. Per trovare il coraggio di mettere da parte il dolore più grande e prendersi cura di ciò che resta.
A volte il grande amore cammina sotto il nostro sguardo disattento per anni, prima che lo riconosciamo. Altre, invece, basta un solo istante: una parola, uno sguardo, e la vita cambia il suo corso per sempre. Così accade a Lo, che dei suoi diciott'anni porta addosso tutta la vitalità e la sfrontatezza, nel gelido gennaio milanese del 1973, un momento caldo della contestazione studentesca. Nell'attimo in cui il suo sguardo si posa su Berto, giovane professore nel suo stesso liceo, che lo ricambia, tra loro nasce qualcosa di unico. Lo piace a troppi: è una "cattiva ragazza" e frequenta con spensieratezza per denaro, assieme a Vicki, l'amica del cuore, una lussuosa casa d'appuntamenti nel centro di Milano. Ma l'incontro con Berto le fa scoprire l'amore. Il sentimento che li travolge è forte, intenso, e però come trattenuto dalle troppe differenze e da oscuri segreti che si insinuano tra loro ogni giorno, allontanandoli sempre più. Perché capita di incontrare la persona giusta nel momento più sbagliato. Costretti a separarsi o, piuttosto, incapaci di combattere nel nome di quell'amore così vero, ma così fragile, le loro strade si dividono. Altre storie, matrimoni, città, altre stagioni li vedranno protagonisti, ma entrambi porteranno nel cuore una nota di rimpianto per quell'amore abbandonato agli albori, mai vissuto davvero. E solo dopo vent'anni troveranno il coraggio di provare a essere felici.
Adele e Lorenzo si conoscono per caso un giorno d'estate, quando un acquazzone li costringe a rifugiarsi all'asciutto in un bar. Vogliono iscriversi entrambi a un corso di teatro, ma non potrebbero essere più diversi. Adele è riflessiva, le piace leggere e starsene per i fatti suoi, mentre Lorenzo è il classico bel ragazzo tutto muscoli che una come lei nemmeno la guarda. O almeno questo è quello che pensa Adele... E mentre a poco a poco imparano a conoscersi, ad aprirsi l'uno all'altra, a innamorarsi, capita la cosa più strana della loro vita. Perché quel bar è tutt'altro che normale: quel bar con i mobili anni Cinquanta e la musica fuori moda apre una porta verso il passato. Un varco che costringerà Adele a fare i conti con il mistero che avvolge suo padre, che non ha mai conosciuto ma che non ha nemmeno mai dimenticato.
Agata non sa nulla dell'amore e della bellezza. È una ragazza semplice, cresciuta su un'isola nel mezzo del Mediterraneo, da un padre distante, che è solo capace di toccare il ferro della sua fucina, e una zia bigotta, invecchiata anzitempo e terrorizzata all'idea di volerle bene. Al posto di una madre, un'assenza, sotto forma di un vestito azzurro sepolto in un armadio. Al posto delle carezze che meriterebbe, parole dure che feriscono come schiaffi. È la scoperta della passione a cambiare per sempre il corso della sua esistenza. Per la cucina, grazie alla creazione di una salsa capace di dispensare il buonumore e far gustare il mondo. Per un giovane addestratore di cavalli in un circo, Dumitru, che le fa capire, in un muto linguaggio di soli gesti, che la vita non è un inferno, come le hanno fatto sempre credere. È il piacere di un istante, un paio di scarpe rosse che danno scandalo, un ballo silenzioso con l'uomo amato e la pienezza che si prova solo realizzando i propri sogni. Così Agata inizia finalmente e vivere, a ribellarsi a un mondo chiuso, schiacciato dal moralismo, dalla corruzione, dalla prepotenza. Ma lì è nata, e lì vuole rimanere. Capirà che l'amore e la bellezza, in fondo, sono come il vento. Se non chiedi loro di restare, rimarranno a riempire i tuoi giorni.
C'è grande fermento in casa Cardillo, nella villetta vagamente vittoriana di un noto (più che altro alla polizia) quartiere di Detroit. I Cardillos, infatti, nelle persone di Tony, capofamiglia premuroso nonché quadro di quell'impeccabile azienda che è la mafia, Mary, sua moglie, e i due figli, sono in partenza per l'Italia, dove prenderanno parte all'evento più importante dell'anno: lo sposalizio della figlia di don Pinuccio 'o Cavaliere. Per Tony, un'irripetibile occasione di farsi notare dal burattinaio che muove i fili dei traffici di tutto il mondo. Peccato che, giunti in Italia - un Paese "ch'è tutto in miniatura" - ai quattro accada l'impensabile: si perdono in un bosco nel mezzo del Cilento e finiscono per imbattersi in Carminuccio, serial killer spietato e psicopatico, che li rapisce. Certo tutto poteva pensare, il povero Carmine, tranne che quell'allegra e chiassosa famigliola lo avrebbe trascinato nel più spaventoso degli incubi, mentre carabinieri e malavita, per recuperarli, si sfidano in un'indagine parallela al centro della quale c'è l'indizio più imbarazzante, della storia del crimine.
Un uomo che esce vivo dalla sua tomba, un ragazzino destinato a diventare un grande compositore, un leggendario generale napoleonico che non si piega al suo Imperatore, un romanziere dalla fantasia smisurata. Quattro vite immortali legate da un unico misterioso filo... Quando Wolfgang Amadeus Mozart, braccato dagli spietati membri della Sfinge, sparisce da Vienna, ha con sé un'unica cosa: un'antica scatola egizia di lacca nera con sopra un occhio d'avorio intarsiato, conosciuta come lo Scrigno dell'Immortalità. Nell'arco di un secolo quella stessa scatola passerà dalle mani del Maestro al suo giovane e promettente allievo di nome Gioacchino Rossini. E attraverso il Diavolo Nero, il soldato senz'anima mandato sulle loro tracce da Napoleone, arriverà a uno scrittore di talento capace di trasformare quella storia avvincente in uno dei più grandi romanzi d'avventura di tutti i tempi: "Il conte di Montecristo". Età di lettura: da 10 anni.