
A quindici anni, se si deve scegliere fra trascorrere un anno a Brisbane, Australia, o in uno sperduto paesino nella provincia piemontese, non si hanno dubbi: paesino. Purché sia vicino alla città in cui vive il tuo ragazzo. E così Flora lascia partire senza rimpianti la madre, oceanologa in trasferta di lavoro australiana, e va a stare a casa di una zia... che, però, non è una zia normale. Non è normale la zia, e neanche lo zio, i cugini, i vicini di casa, la scuola, i compagni di scuola. Perché San Mirtillo è uno dei ventisette comuni DP presenti sul territorio italiano, e i comuni DP sono quelli in cui vivono i DP, i Different People, nome inglese per creature magiche italiane. Ma Flora non è magica per niente, è solo Flora. E fin dal primo istante si sentirà DIVERSA, scritto proprio così, tutto a lettere maiuscole. È l'unica ragazza di tutta la scuola che non può cambiarsi colore di capelli schioccando le dita. Tanto per dire. È durissima, la vita di una Normal in un mondo di Different, e Flora dovrà fare ricorso a tutta la sua meravigliosa normalità per non soccombere. Come se non bastasse, anche nell'amore si trova a dover scegliere fra il suo ragazzo da sempre (e, pensava lei, per sempre) e uno stregone di diciassette anni, snob, arrogante e irresistibile. E tutto questo sarebbe ancora niente, se non ci fosse Alibella, la compagna di classe che nessuna vorrebbe mai avere: una fata perfida come Maleficent e bella come Angelina Jolie...
Un camion a tutta velocità su una strada di montagna, uno schianto terribile, e l'auto su cui la quindicenne Ambra viaggia con la sua famiglia in vacanza finisce semidistrutta nel bosco. Angelo, il conducente del carro attrezzi che va in loro soccorso, consiglia ai quattro di fermarsi lì vicino, al bellissimo Hotel La Sosta, in attesa che la macchina venga riparata. L'accoglienza in albergo è ottima e il paesaggio intorno splendido. Si possono fare passeggiate e gite in bici, raggiungere laghi alpini e mangiare cibo squisito nei rifugi. Ma ad Ambra bastano pochi giorni per capire che in quell'angolo di paradiso non tutto è felice come sembra. Perché gli ospiti mangiano sempre da soli e lasciano l'albergo con la corriera senza avvertire, come accade alla madre e al fratellino Mauro? Come mai la linea telefonica è sempre disturbata e lei non riesce a comunicare con Adele, la sua amica del cuore? E soprattutto, chi è Odienne, quel ragazzo biondo dagli occhi grigi che trascorre le sue giornate a lanciarsi con il parapendio e non perde occasione per fare l'odioso con lei? Ambra scoprirà dei nuovi sentimenti ma anche una verità sconvolgente, che la porterà a compiere scelte che mai avrebbe immaginato prima.
Inverno 1981. Alex, ventun anni, deve lasciare precipitosamente la sua stanza in affìtto a Neukölln, quartiere povero di Berlino Ovest. In mano una borsa con tutti i suoi averi, a tracolla una chitarra. Erede di una famiglia ricca dal passato oscuro, Alex se n'è andato di casa a sedici anni e da allora vive come può. Chissà se troverà un posto per dormire, stanotte. E chissà se un giorno, mentre suona per strada, qualcuno lo noterà. Primavera 1982. Mia, diciassette anni, nella sua bella casa di Torino guarda dei videoclip con l'amica Chiara. E intanto si chiede perché non gliene importi niente di cantanti e attori, e perché con i coetanei si senta così spesso a disagio, quasi diversa da loro... poi parte il video di Wallness, il successo del momento. La canta Alex, che Mia finora non aveva mai visto. Adesso lo guarda. Lo guarda. Non smetterebbe mai. Estate 1982. S036, storico locale di Kreuzberg. Alex si prepara a salire sul palco e a dimenticare, per un po', i paparazzi, il music business e tutte le conseguenze spiacevoli della celebrità. Anche Mia si sta preparando al concerto: è in vacanza a Berlino con Chiara, e l'idea di vedere e ascoltare Alex dal vivo la riempie di timori: e se lui la deludesse? Accaldata e ansiosa, Mia esce sul retro del locale in cerca d'aria. E trova Alex.
È il giorno che si aspetta da tutta una vita.
È il diciottesimo compleanno di Francesco, e lui sta preparando un viaggio. Lo ha promesso a Kappa, il suo migliore amico: una volta scattata l’ora “X” partiranno insieme. A piedi. Vogliono andare a vedere come è fatta una frontiera, vogliono che le montagne raccontino loro delle storie del passato.
È il presente, per chissà quale ragione, ad apparire lontano – come se ci fossero da regolare dei conti, prima di tutto.
Nel frattempo Abdullah – Ab –, coetaneo di Fra e Kappa, ha lasciato casa sua. È partito dalla Tunisia: vuole arrivare in Francia e incontrare nel mondo reale Céline, una ragazza conosciuta online di cui non può più fare a meno. Ab cerca la via della costa ligure, dove passavano gli ebrei in fuga e gli italiani clandestini che cercavano lavoro. Oggi, però, la frontiera è sbarrata, impenetrabile. Che stia cercando un rifugio o l’amore, chi tenta di bruciare la frontiera viene respinto. Ab incontra ragazzi sperduti come lui, venuti da ogni parte del mondo. Sembrano ombre. Forse, per passare, deve risalire verso nord e provare la via dei monti. Anche se dicono che ogni mese, lassù, muore qualcuno.
Le vite di Ab, Fra e Kappa qui si intrecceranno, come i sentieri di montagna, a disegnare una nuova geografia che proprio non ne vuole sapere della frontiera. Una linea, questa, che esiste perché tracciata sulle carte, e che ogni giorno decide un numero incalcolabile di destini.
Avete mai sognato di partecipare al Campionato Mondiale di pallastrada, organizzato dal Grande Bastardo, protettore degli orfani di tutto il mondo? Memorino, Lucifero e Alì sì, molte volte, e per realizzare il loro sogno architettano una fuga dall'orfanotrofio dei Celestini. Subito don Biffero, il priore Zopilote, don Bracco e il giornalista Fimicoli, in coppia con il fotografo Rosalino, si lanciano all'inseguimento. Tutto intorno, una folla di personaggi bizzarri, stravaganti e coloratissimi nella tradizione del miglior Benni: il fetente di Gladonia, i pittori pazzi Pelicorti, il professor Eraclitus e persino una coppia di gemelli magici campioni di pallastrada. Ma su questa variegata compagine aleggia un'oscura e crudele profezia, che appare sui muri di un palazzo e che sembra destinata a spazzare via tutto e tutti. È impossibile prevedere cosa succederà. Età di lettura: da 13 anni.
Attila, il "flagello di Dio", sinonimo di devastazione, di male assoluto, di diversità assoluta. Gli Unni, guidati da lui, sono stati spesso descritti come alieni feroci, dotati di poteri demoniaci, animati da un unico, terrificante desiderio di sterminio e morte. Eppure Attila - il mostro venuto da lontano in realtà passò la propria giovinezza a Roma. Mentre Flavio Ezio, il suo grande nemico, "l'ultimo dei romani", da ragazzo trascorse molti anni presso i barbari. Qualcosa non torna. Qual è dunque la verità? Il V secolo è un periodo tempestoso, enigmatico e decisivo. Grandi guerre. Disgregazioni di imperi. Migrazioni di popoli che, come onde inarrestabili, si spingono a vicenda da est a ovest, modificando l'assetto del mondo conosciuto. Questo libro parla di quel tempo, ma anche del nostro tempo. Ricostruisce l'avventurosa vicenda di Attila condottiero e la sua vita privata, piena di misteri. Alleanze, tradimenti, battaglie, vendette, amori reali o irraggiungibili, in una narrazione che alterna più voci. Un romanzo nato da una lunga e documentata ricerca storica, nutrito dalla leggenda e dall'immaginazione, narrato con i toni potenti e fantastici delle più grandi avventure. Età di lettura: da 11 anni.
Siamo in Sicilia, all'epoca del tramonto borbonico: è di scena una famiglia della più alta aristocrazia isolana, colta nel momento rivelatore del trapasso di regime, mentre già incalzano i tempi nuovi (dall'anno dell'impresa dei Mille di Garibaldi la storia si prolunga fino ai primordi del Novecento). Accentrato quasi interamente intorno a un solo personaggio, il principe Fabrizio Salina, il romanzo, lirico e critico insieme, ben poco concede all'intreccio e al romanzesco tanto cari alla narrativa dell'Ottocento. L'immagine della Sicilia che invece ci offre è un'immagine viva, animata da uno spirito alacre e modernissimo, ampiamente consapevole della problematica storica e politica contemporanea.
"Per mia nonna Carmela il fatto che io mi fossi laureato era una cosa grande, grandissima. Ogni tanto, dopo pranzo, mi diceva che senz'altro sarei andato al Parlamento. Io le dicevo No, nonna, farò dell'altro. Infatti è andata così, ho poi fatto dell'altro".
Questo è il primo romanzo di Paolo Nori, che ha scritto anche
"Bassotuba non c'è" 1999
"Spinoza" 2000
"Diavoli" 2001
"Grandi ustionati" 2001
"si chiama Francesca, questo romanzo" 2002
"Gli scarti" 2003
"Pancetta" 2004
"Storia della Russia e dell'Italia" 2003
Celia Swinton, brillante avvocato londinese, incaricata da un cliente di accertare l'autenticità di un disegno attribuito a Dürer, si rivolge a Duncan Beck, stimato professore universitario e massimo esperto inglese del pittore di Norimberga. Il disegno è custodito a Rosamunde's Cottage, sull'Isle of Man. Il primo weekend di giugno i due si danno appuntamento sull'isola, dove si sta svolgendo il Tourist Trophy, una gara automobilistica che attira appassionati da tutto il mondo. A Rosamunde's Cottage però li attende una terribile sorpresa: il proprietario è stato assassinato e il disegno è sparito. Anche la governante della casa è stata ferita gravemente, ma prima di spirare ha il tempo di rivelare alla polizia che gli assassini sono un uomo e una donna che si sono presentati a Rosamunde's Cottage dicendo di essere l'avvocato Swinton e il professor Beck. Per i veri Celia e Duncan inizia un incubo che sembra senza fine: braccati dalla polizia, per dimostrare la propria innocenza inseguono a loro volta i veri assassini. Finiscono così al centro di un intrigo che coinvolge Pitagora, la massoneria e l'Ordine dei Rosacroce. Per salvarsi, dovranno risolvere un enigma che risale al 1514, quando Dürer esegue la celebre incisione "Melanconia I". Un thriller che indaga sulla storia dell'arte e sulla vita di un maestro della pittura.
"Il fu Mattia Pascal" rappresenta una delle tappe fondamentali del complesso percorso compiuto da Pirandello nell'àmbito dell'introspezione e della rottura degli schemi narrativi del Verismo. Mattia Pascal, il protagonista, stanco e deluso dalla vita oppressiva che è costretto a condurre in famiglia, si allontana dalla sua piccola città di provincia e, approdato a Montecarlo, vince al gioco una somma considerevole. Gli si presenta inoltre l'opportunità di evadere dal mondo di false relazioni familiari e sociali: legge infatti, in un trafiletto di cronaca, che è stato ritrovato e identificato il suo cadavere. Superato l'iniziale sbalordimento, decide di approfittare delle circostanze per cominciare un'esistenza diversa; con una nuova identità, dunque, si trasferisce a Roma, alla ricerca di una vita solitaria. A dispetto delle sue modeste aspirazioni, però, le cose si complicano e la sua finzione si trasforma ben presto in un'altra forma di oppressione.