
Un intellettuale disgustato dalla società e scontento del suo destino cerca di 'fare i soldi' dandosi agli affari, ma sarà una scelta sbagliata. Un romanzo amaro e spietato di grande attualità.
Quarant'anni (1945-1985) di scritti di Calvino "dispersi" su quotidiani e riviste. La raccolta presentata in questo volume documenta la straordinaria ampiezza dei suoi interessi, la lucidità delle sue analisi, l'esattezza della sua scrittura. Calvino ci spinge a leggere e rileggere autori classici e contemporanei, si occupa di cinema, di antropologia, di scienza, di arti figurative, discute dei rapporti tra letteratura e politica, commenta avvenimenti di politica e di costume. Oltre alle raccolte di saggi pubblicate in vita ("Una pietra sopra", "Collezione di sabbia" e le famosissime "Lezioni americane") questo volume propone anche pagine autobiografiche, interviste, descrizioni di luoghi e reportages di viaggi.
Il libro è preceduto da un'auto-prefazione dello stesso Calvino, un testo che l'autore ha scritto proprio per illustrare la sua opera, un'opera che descrive il mondo di fronte all'inquinamento e alla minaccia di distruzione. Segue una cronologia dedicata alla vita e alle opere di Calvino.
Il libro è preceduto da un'auto-prefazione dello stesso Calvino, un testo che l'autore ha scritto proprio per illustrare la sua opera. Il volume contiene gli apologhi, i racconti, i dialoghi e gli articoli di Calvino pubblicati su varie testate tra il 1943 e il 1984. Segue una cronologia dedicata alle opere di Calvino.
La vita e le osservazioni di Italo Calvino, esule volontario a Parigi. Le pagine internazionali dell'autore che più di ogni altro ha contribuito a sprovincializzare la cultura italiana.
Il volume raccoglie una scelta di quasi mille lettere, per la maggior parte inedite, dalla cui semplice successione cronologica emerge una serie di temi rilevanti: la formazione culturale e morale negli anni della guerra e della Resistenza; l'impegno attivo nel PCI per oltre un decennio; il distacco dal partito ma non dalle motivazioni profonde della politica; trent'anni di lavoro editoriale presso Einaudi e infine il progressivo riconoscersi e atteggiarsi di Calvino come scrittore e letterato che si interroga, si commenta, si mette in questione discutendo con amici, autori, letterati, critici, editori.

