
Alla soglia degli ottant'anni la più riverita penna del giornalismo britannico, Honor Tait, famosa tanto per un cinquantennio di reportage scottanti dai più importanti scenari internazionali, quanto per le rutilanti frequentazioni culturali e mondane, si appresta a dare alle stampe la sua ultima fatica. Per un infelice qui pro quo, a intervistarla per conto del prestigioso supplemento culturale "Sunday" viene spedita la ventisettenne Tamara Sim, contrattista precaria per il settimanale di costume "Pssst!" e reginetta delle classifiche dell'in e dell'out fra i vip della tv. L'incontro fra due donne tanto diverse diventa anche scontro fra antitetici approcci al giornalismo: quello impegnato, di prima linea di Honor, sicura di sé sui principali teatri bellici dal secondo dopoguerra in avanti; e il gossip selvaggio in cui sguazza Tamara, ochetta sbadata e un po' ignorante che, anziché fra le pieghe della Storia, per mestiere fruga fra le lenzuola e negli armadietti dei medicinali delle celebrità pop. Insomma, Martha Gellhorn incontra Bridget Jones, e l'esito sarebbe scontato. Non fosse che a legare l'improbabile duo c'è la comune determinazione a raggiungere il proprio obiettivo: per Honor, riscrivere l'articolo sulla liberazione di Buchenwald; e per Tamara, trovare lo scoop che la sottrarrà al sottobosco dei tabloid per trasformarla in una firma. Un impietoso ritratto del mondo dell'informazione e dei meccanismi che regolano "il mercato delle news".
Portsmouth, 1787. È la vigilia di Natale, e il ladruncolo John Jacob Turnstile, quattordici anni, è stato preso di nuovo con le mani nel sacco. Questa volta, può scegliere la sua condanna: un anno di galera o due come sguattero a bordo di una nave. Il ragazzo non ha dubbi: sceglie il mare. Il Bounty è un maestoso vascello della flotta inglese, e John, incantato dalla vastità dell'oceano, accoglie con tutta la meraviglia di cui è capace la nuovissima vita che gli si apre di fronte. Senza immaginare che sta andando incontro a uno dei viaggi per mare più travagliati di tutti i tempi, diventando testimone della più celebre rivolta della storia della marina britannica. Ma negli occhi spalancati e impazienti di un ragazzo, anche una pericolosa avventura come quella che porterà il Bounty a Tahiti, terra coloratissima dove il tempo sembra non essere mai cominciato, può diventare un'irripetibile occasione di crescere davvero, e imparare il significato dell'amicizia, della lealtà, del coraggio. Per assaporare, finalmente, qualcosa che somiglia molto alla libertà. Con questo nuovo romanzo, John Boyne ci regala una storia piena di emozione e di avventura, raccontando con straordinaria delicatezza il passaggio all'età adulta di un ragazzo che la vita ha messo dura prova.
In un imprecisato villaggio della campagna dell'Inghilterra occidentale, un colonnello in pensione, rispettabile e attraente, se ne va in giro con un cavolo per cappello. Un romantico avvocato dà fuoco al Tamigi. Un aviatore professionista, con l'aspetto di un poeta, fa volare i maiali. Uno sfuggente reverendo cavalca un elefante bianco. Un milionario americano in trasferta, innamorato del "paesaggio feudale inglese", regala la terra ai suoi fittavoli. Un astronomo scopre una mucca che salta sulla luna. Un comandante costruisce castelli in aria. A prima vista, i personaggi di questi racconti, tutti sodali della Lega dell'Arco Lungo, potrebbero sembrare un po' eccentrici ma, come ci svela uno di loro, non si può essere eccentrici senza un centro e in effetti è il mondo che continua a muoversi e a modificarsi mentre noi stiamo fermi. La Lega dell'Arco Lungo vuole proteggere la terra e distribuire la proprietà ai piccoli agricoltori, e lo farà mettendo in atto una vera e propria rivoluzione che si nutre e si esprime in paradossi e nonsense, per rovesciare il punto di osservazione sul mondo e per svelare l'inganno e la corruzione dei potenti, cercando di trovare nuovi modi per fare ciò che di "vecchio" è ancora praticabile e giusto. Alcuni critici hanno bollato questi racconti come "distribuzionisti", sostenendo che l'autore avesse sacrificato la sua creatività a favore della sua agenda politica.
Alto, capelli (che furono) fini e chiari, un pallore quasi cadaverico, palpebre e baffi cascanti, naso aquilino. Aspetto apatico, andamento pigro e indolente, aria annoiata, tempra aristocratica, "in gran parte simile a quella dell'anarchico". Horne Fisher, rispettabile membro della buona società inglese, cresciuto in mezzo a primi ministri e politici illustri, inizia la propria carriera come segretario personale di Sir Walter Carey, ufficiale del Governo irlandese e suo parente. Proprio al servizio di Sir Carey si ritroverà accidentalmente coinvolto nella sua prima avventura da "investigatore non ufficiale". Sì, non ufficiale, perché Horne Fisher non è un professionista del crimine ma un uomo che, oltre quel muro di ostentata indifferenza, nasconde capacità analitiche fuori dal comune e curiosità e sensibilità sovraumane "nel comprendere le circostanze" e l'animo umano. Da quella prima esperienza irlandese, Horne Fisher comprenderà quanto il crimine possa essere oscuramente intrecciato con la legge e da lì in avanti, per tutta la vita, si ritroverà ad avere a che fare con faccende similmente oscure, appesantito dall'onere di "sapere troppo", di conoscere il lato squallido e la corruzione delle alte sfere, di cui lui stesso fa parte.
In un piccolo giardino londinese, sotto un cielo dal tramonto infuocato, comincia l'avventura del poeta Gabriel Syme, che, da quel momento, attraversa una notte dell'anima, un vero e proprio incubo popolato di colpi di scena, figure inquietanti, duelli e fughe rocambolesche. Anche nelle storie poliziesche più geniali e ardite c'è uno sfondo solido su cui s'innestano enigmi e incidenti; in questo caso Chesterton ha osato portare l'enigma a tutto campo. Chi c'è dietro il Grande Consiglio Anarchico e chi è a capo di Scotland Yard? Chi è l'alleato e chi è il nemico? Qual è il volto dietro la maschera? Impugnando la spada del coraggio, della ragione e dell'affetto va combattuta la più vitale delle battaglie, quella di chi è pronto a mettere sottosopra cielo e terra per guardare negli occhi il mistero originale del mondo.
Allan Quatermain, esperto cacciatore di elefanti, viene ingaggiato dal gentiluomo inglese sir. Henry Curtis come guida in una spedizione nel cuore dell'Africa alla ricerca di suo fratello, scomparso mentre seguiva le tracce delle miniere di diamanti del re Salomone. Tra colpi di scena, guerre e incontri inattesi, il viaggio si trasformerà in un'esperienza cruciale, un confronto con un mondo sconosciuto e con se stessi. Uno dei più celebri romanzi d'avventura, che Haggard scrisse per scommessa in sole sei settimane per dimostrare di essere capace di un racconto migliore de "L'isola del tesoro". Un viaggio in Africa fuori dai limiti del colonialismo più angusto, ma anche un itinerario spirituale nelle regioni più nascoste dell'anima.
1913. Alla vigilia della Prima guerra mondiale, su una nave diretta in Australia, qualcuno trova una bambina abbandonata. Una donna misteriosa, l'Autrice, aveva promesso di prendersi cura di lei. Ma è scomparsa senza lasciare traccia. 1934. La sera del suo ventunesimo compleanno, Nell O'Connor scopre un segreto che cambierà la sua vita per sempre. 1976. Molti anni più tardi si lascerà tutto alle spalle per cercare la verità, e viaggiando fino alle coste della Cornovaglia spazzate dal vento, raggiungerà lo strano e bellissimo castello di Blackhurst, un tempo dimora della nobile famiglia dei Mountrachet. 2005. Alla morte di Nell, sua nipote Cassandra riceve un'eredità inaspettata. Il Cliff Cottage, con il suo giardino dimenticato, famoso per i segreti che nasconde: quelli dell'oscura famiglia Mountrachet e della sua guardiana Eliza Makepeace, autrice di inquietanti favole vittoriane. È in quel giardino, alla fine, che Cassandra trova la verità sulle proprie origini, e scioglie l'antico mistero della bambina perduta.
C'era stato un tempo in cui Cicerone teneva in pugno Giulio Cesare. Ma ora è quest'ultimo ad avere il comando e Cicerone, il più grande oratore dell'Impero romano, è un uomo distrutto. Destituito da ogni potere, privato di tutti i suoi beni, separato dalla moglie e dai figli, si trova in esilio con il fidato segretario Tirone, tormentato dalla consapevolezza di aver sacrificato il potere per salvaguardare i suoi principi. Ma quando tutto sembra perduto, Cicerone decide coraggiosamente di far ritorno a Roma e per un breve e glorioso periodo riconquista il Senato, tornando a essere la figura politica dominante. Ma nessun uomo di Stato, per quanto abile e scaltro, può proteggersi dall'ambizione e dalla corruzione. "Dictator" è il terzo e ultimo romanzo della trilogia dedicata da Robert Harris alla figura di Cicerone, dopo "Imperium" e "Conspirata", e abbraccia alcuni deli eventi più epici della storia dell'umanità, dalla caduta di Roma all'assassinio di Pompeo e di Giulio Cesare.
"Tutti commettiamo degli errori, ma far scoppiare la Terza guerra mondiale sarebbe stato un errore piuttosto grave. Continuo a sostenere che non è stata tutta colpa mia. Ma andiamo con ordine. Nel corso della mia esistenza sono sfuggito per un pelo alla collera di un trafficante d'armi ad Amburgo, sono stato mitragliato da un MiG durante la guerra civile nigeriana e sono atterrato in Guinea-Bissau durante un colpo di Stato. Sono stato arrestato dalla Stasi e ospitato dagli israeliani, l'IRA mi ha spinto a un rapido trasferimento dall'Irlanda all'Inghilterra, mentre un'affascinante agente della polizia segreta cecoslovacca... Be', le sue azioni sono state un po'più intime. E questo è solo l'inizio. Sono tutte situazioni che ho vissuto dall'interno, eppure sono sempre stato un outsider." Pilota d'aereo fin da giovanissimo, in seguito giornalista per la Reuters e la BBC nelle zone più calde del pianeta, Frederick Forsyth è passato infine alla scrittura diventando uno dei più famosi autori di thriller del nostro tempo. Questa sua autobiografia è la testimonianza autentica di una vita fuori dal comune, ricca di esperienze uniche, da cui l'autore ha tratto ispirazione per firmare tredici bestseller internazionali.
Nisha vive nel lusso grazie al matrimonio con un ricco uomo d'affari fino al giorno in cui, di punto in bianco, lui le chiede il divorzio e la estromette dalla sua vita, privandola di tutto ciò che fino a quel momento possedeva. Benché Nisha sia determinata a tenersi stretti i suoi privilegi, ciò che le rimane è solo una borsa da palestra di un'altra donna con dei vestiti a buon mercato che non le appartengono. Sola e abbandonata, comincia a capire cosa significhi non avere più nulla, il peggiore dei suoi incubi, e dover ripartire da zero. Sam, invece, sta vivendo una profonda crisi. Suo marito è disoccupato e depresso, sua figlia sembra non accorgersi neanche di lei e non ha nessuna soddisfazione sul lavoro. Sam è una donna dall'animo gentile, che si è dimenticata di se stessa per soddisfare solo i bisogni degli altri. Quando si accorge di aver preso per sbaglio la borsa di un'estranea in palestra e si trova costretta a indossare delle provocanti scarpe rosse di coccodrillo di Christian Louboutin per partecipare a una serie di riunioni di lavoro, inizia a rendersi conto che qualcosa deve cambiare: incredibilmente quei tacchi vertiginosi la portano a una svolta. Jojo Moyes ha un talento speciale nel parlare dritto al cuore delle donne, descrivendo con sensibilità le loro fragilità e la loro grande forza. La mia vita nella tua è una commedia ricca di sorprese e colpi di scena, ma soprattutto una storia sul valore dell'amicizia al femminile.
Questa è la storia di un trauma sessuale. Non era più di primo pelo quando gli accadde, era un adulto fatto e finito; e consenziente - assolutamente consenziente. Ma non per questo non ne è stato segnato: Keith ha poco più di vent'anni durante quell'estate torrida, infinita ed eroticamente decisiva che trascorre in un castello italiano insieme alla sua ragazza, un'amica e un variegato manipolo di altri personaggi degni di una commedia shakespeariana. Qualche escursione, un ozioso tuffo in piscina e non resta molto con cui occupare il tempo se non flirtare con gli altri giovani della compagnia e abbandonarsi alle proprie ossessioni. Due, nel caso di Keith: il sesso e la letteratura. Sono anni in cui l'educazione sentimentale inizia a esser declinata come un bollettino di guerra: quella tra i sessi naturalmente, di cui Keith si trova a essere volenteroso ma smarrito fantaccino spedito a un fronte mai come allora in movimento. Un eccitante (o angosciante) interregno sospeso tra il ritiro dell'ancien regime sessuale cacciato dalla rivoluzione dei costumi e l'instaurarsi di un nuovo governo: del resto, come dice il poeta, "il mondo uscente non lascia eredi, bensì una vedova incinta". E poi c'è la letteratura: la conquista faticosa, perennemente inconclusa, di un proprio stile, di una propria voce che riecheggi quella dei padri (ripercorsi uno dopo l'altro come in un particolareggiato compendio della materia) ma che da loro non si faccia sopraffare...
«Scoprire» è togliere ciò che serve a nascondere alla vista, riscattare dalle profondità ciò a cui era negata la luce. Partire dall'oscurità, allora, per comprendere più chiaramente: è questo che si propone Robert Macfarlane quando decide di intraprendere i suoi viaggi di esplorazione nel sottosuolo. Girando il mondo alla ricerca dei luoghi più nascosti, inaccessibili, straordinari, l'autore si è affidato a scienziati e guide locali per scendere nel ventre della Terra, e alla pagina scritta per riemergerne con nuove consapevolezze. Perché qui, sotto i nostri piedi, la mappa delle relazioni tra gli esseri umani e la natura si fa complessa, ma anche più nitida e affascinante. E luoghi insospettabili si rivelano custodi di arcani segreti. Come le Mendip Hills - non troppo lontane da casa per Macfarlane - che sovrastano tumuli funerari dell'Età del bronzo, o Boulby, nello Yorkshire, dove in un laboratorio a quasi un chilometro sotto la superficie si registrano segnali della materia oscura dallo spazio. O la romantica Parigi che si sdoppia nell'inquietante città invisibile delle catacombe - in cui lo scrittore si cala sfidando coraggiosamente la claustrofobia -, oggi considerata meta di pellegrinaggio da chi pratica l'urban exploration. O l'altopiano del Carso, attraversato da fiumi sotterranei scavati nel calcare. O le remote isole Lofoten, animate da misteriosi danzatori rossi dipinti nelle grotte marine, o la Groenlandia, dove si può ascoltare il blu dei ghiacci sofferenti per i cambiamenti climatici. O ancora Olkiluoto, in Finlandia, dove i rifiuti nucleari vengono sepolti in un nascondiglio che potrebbe trasformarsi in un devastante vaso di Pandora per i posteri. Ogni avventura sotterranea di Macfarlane diventa un racconto speciale, affollato di personaggi autentici e appassionati e percorso dalle parole di poeti, scrittori, artisti, studiosi che hanno corteggiato le profondità della Terra prima di lui. E tra le stratificazioni del passato e del presente, Macfarlane scorge anche una speranza per il futuro: perché solo attraverso la conoscenza di ciò che è stato sarà possibile orientarsi negli abissi ignoti di ciò che verrà. E correggere la rotta prima che sia troppo tardi.

