
Allan Quatermain, esperto cacciatore di elefanti, viene ingaggiato dal gentiluomo inglese sir. Henry Curtis come guida in una spedizione nel cuore dell'Africa alla ricerca di suo fratello, scomparso mentre seguiva le tracce delle miniere di diamanti del re Salomone. Tra colpi di scena, guerre e incontri inattesi, il viaggio si trasformerà in un'esperienza cruciale, un confronto con un mondo sconosciuto e con se stessi. Uno dei più celebri romanzi d'avventura, che Haggard scrisse per scommessa in sole sei settimane per dimostrare di essere capace di un racconto migliore de "L'isola del tesoro". Un viaggio in Africa fuori dai limiti del colonialismo più angusto, ma anche un itinerario spirituale nelle regioni più nascoste dell'anima.
1913. Alla vigilia della Prima guerra mondiale, su una nave diretta in Australia, qualcuno trova una bambina abbandonata. Una donna misteriosa, l'Autrice, aveva promesso di prendersi cura di lei. Ma è scomparsa senza lasciare traccia. 1934. La sera del suo ventunesimo compleanno, Nell O'Connor scopre un segreto che cambierà la sua vita per sempre. 1976. Molti anni più tardi si lascerà tutto alle spalle per cercare la verità, e viaggiando fino alle coste della Cornovaglia spazzate dal vento, raggiungerà lo strano e bellissimo castello di Blackhurst, un tempo dimora della nobile famiglia dei Mountrachet. 2005. Alla morte di Nell, sua nipote Cassandra riceve un'eredità inaspettata. Il Cliff Cottage, con il suo giardino dimenticato, famoso per i segreti che nasconde: quelli dell'oscura famiglia Mountrachet e della sua guardiana Eliza Makepeace, autrice di inquietanti favole vittoriane. È in quel giardino, alla fine, che Cassandra trova la verità sulle proprie origini, e scioglie l'antico mistero della bambina perduta.
C'era stato un tempo in cui Cicerone teneva in pugno Giulio Cesare. Ma ora è quest'ultimo ad avere il comando e Cicerone, il più grande oratore dell'Impero romano, è un uomo distrutto. Destituito da ogni potere, privato di tutti i suoi beni, separato dalla moglie e dai figli, si trova in esilio con il fidato segretario Tirone, tormentato dalla consapevolezza di aver sacrificato il potere per salvaguardare i suoi principi. Ma quando tutto sembra perduto, Cicerone decide coraggiosamente di far ritorno a Roma e per un breve e glorioso periodo riconquista il Senato, tornando a essere la figura politica dominante. Ma nessun uomo di Stato, per quanto abile e scaltro, può proteggersi dall'ambizione e dalla corruzione. "Dictator" è il terzo e ultimo romanzo della trilogia dedicata da Robert Harris alla figura di Cicerone, dopo "Imperium" e "Conspirata", e abbraccia alcuni deli eventi più epici della storia dell'umanità, dalla caduta di Roma all'assassinio di Pompeo e di Giulio Cesare.
"Tutti commettiamo degli errori, ma far scoppiare la Terza guerra mondiale sarebbe stato un errore piuttosto grave. Continuo a sostenere che non è stata tutta colpa mia. Ma andiamo con ordine. Nel corso della mia esistenza sono sfuggito per un pelo alla collera di un trafficante d'armi ad Amburgo, sono stato mitragliato da un MiG durante la guerra civile nigeriana e sono atterrato in Guinea-Bissau durante un colpo di Stato. Sono stato arrestato dalla Stasi e ospitato dagli israeliani, l'IRA mi ha spinto a un rapido trasferimento dall'Irlanda all'Inghilterra, mentre un'affascinante agente della polizia segreta cecoslovacca... Be', le sue azioni sono state un po'più intime. E questo è solo l'inizio. Sono tutte situazioni che ho vissuto dall'interno, eppure sono sempre stato un outsider." Pilota d'aereo fin da giovanissimo, in seguito giornalista per la Reuters e la BBC nelle zone più calde del pianeta, Frederick Forsyth è passato infine alla scrittura diventando uno dei più famosi autori di thriller del nostro tempo. Questa sua autobiografia è la testimonianza autentica di una vita fuori dal comune, ricca di esperienze uniche, da cui l'autore ha tratto ispirazione per firmare tredici bestseller internazionali.
Nisha vive nel lusso grazie al matrimonio con un ricco uomo d'affari fino al giorno in cui, di punto in bianco, lui le chiede il divorzio e la estromette dalla sua vita, privandola di tutto ciò che fino a quel momento possedeva. Benché Nisha sia determinata a tenersi stretti i suoi privilegi, ciò che le rimane è solo una borsa da palestra di un'altra donna con dei vestiti a buon mercato che non le appartengono. Sola e abbandonata, comincia a capire cosa significhi non avere più nulla, il peggiore dei suoi incubi, e dover ripartire da zero. Sam, invece, sta vivendo una profonda crisi. Suo marito è disoccupato e depresso, sua figlia sembra non accorgersi neanche di lei e non ha nessuna soddisfazione sul lavoro. Sam è una donna dall'animo gentile, che si è dimenticata di se stessa per soddisfare solo i bisogni degli altri. Quando si accorge di aver preso per sbaglio la borsa di un'estranea in palestra e si trova costretta a indossare delle provocanti scarpe rosse di coccodrillo di Christian Louboutin per partecipare a una serie di riunioni di lavoro, inizia a rendersi conto che qualcosa deve cambiare: incredibilmente quei tacchi vertiginosi la portano a una svolta. Jojo Moyes ha un talento speciale nel parlare dritto al cuore delle donne, descrivendo con sensibilità le loro fragilità e la loro grande forza. La mia vita nella tua è una commedia ricca di sorprese e colpi di scena, ma soprattutto una storia sul valore dell'amicizia al femminile.
Questa è la storia di un trauma sessuale. Non era più di primo pelo quando gli accadde, era un adulto fatto e finito; e consenziente - assolutamente consenziente. Ma non per questo non ne è stato segnato: Keith ha poco più di vent'anni durante quell'estate torrida, infinita ed eroticamente decisiva che trascorre in un castello italiano insieme alla sua ragazza, un'amica e un variegato manipolo di altri personaggi degni di una commedia shakespeariana. Qualche escursione, un ozioso tuffo in piscina e non resta molto con cui occupare il tempo se non flirtare con gli altri giovani della compagnia e abbandonarsi alle proprie ossessioni. Due, nel caso di Keith: il sesso e la letteratura. Sono anni in cui l'educazione sentimentale inizia a esser declinata come un bollettino di guerra: quella tra i sessi naturalmente, di cui Keith si trova a essere volenteroso ma smarrito fantaccino spedito a un fronte mai come allora in movimento. Un eccitante (o angosciante) interregno sospeso tra il ritiro dell'ancien regime sessuale cacciato dalla rivoluzione dei costumi e l'instaurarsi di un nuovo governo: del resto, come dice il poeta, "il mondo uscente non lascia eredi, bensì una vedova incinta". E poi c'è la letteratura: la conquista faticosa, perennemente inconclusa, di un proprio stile, di una propria voce che riecheggi quella dei padri (ripercorsi uno dopo l'altro come in un particolareggiato compendio della materia) ma che da loro non si faccia sopraffare...
«Scoprire» è togliere ciò che serve a nascondere alla vista, riscattare dalle profondità ciò a cui era negata la luce. Partire dall'oscurità, allora, per comprendere più chiaramente: è questo che si propone Robert Macfarlane quando decide di intraprendere i suoi viaggi di esplorazione nel sottosuolo. Girando il mondo alla ricerca dei luoghi più nascosti, inaccessibili, straordinari, l'autore si è affidato a scienziati e guide locali per scendere nel ventre della Terra, e alla pagina scritta per riemergerne con nuove consapevolezze. Perché qui, sotto i nostri piedi, la mappa delle relazioni tra gli esseri umani e la natura si fa complessa, ma anche più nitida e affascinante. E luoghi insospettabili si rivelano custodi di arcani segreti. Come le Mendip Hills - non troppo lontane da casa per Macfarlane - che sovrastano tumuli funerari dell'Età del bronzo, o Boulby, nello Yorkshire, dove in un laboratorio a quasi un chilometro sotto la superficie si registrano segnali della materia oscura dallo spazio. O la romantica Parigi che si sdoppia nell'inquietante città invisibile delle catacombe - in cui lo scrittore si cala sfidando coraggiosamente la claustrofobia -, oggi considerata meta di pellegrinaggio da chi pratica l'urban exploration. O l'altopiano del Carso, attraversato da fiumi sotterranei scavati nel calcare. O le remote isole Lofoten, animate da misteriosi danzatori rossi dipinti nelle grotte marine, o la Groenlandia, dove si può ascoltare il blu dei ghiacci sofferenti per i cambiamenti climatici. O ancora Olkiluoto, in Finlandia, dove i rifiuti nucleari vengono sepolti in un nascondiglio che potrebbe trasformarsi in un devastante vaso di Pandora per i posteri. Ogni avventura sotterranea di Macfarlane diventa un racconto speciale, affollato di personaggi autentici e appassionati e percorso dalle parole di poeti, scrittori, artisti, studiosi che hanno corteggiato le profondità della Terra prima di lui. E tra le stratificazioni del passato e del presente, Macfarlane scorge anche una speranza per il futuro: perché solo attraverso la conoscenza di ciò che è stato sarà possibile orientarsi negli abissi ignoti di ciò che verrà. E correggere la rotta prima che sia troppo tardi.
Jean-Jacques Rousseau - filosofo, romanziere, pedagogo-educatore, compositore, teorico rivoluzionario della politica - è in fuga. Fugge dall'intolleranza e dalla persecuzione, dopo che i suoi avversari lo hanno pubblicamente proclamato uomo pericoloso per la società. David Hume, il più illustre filosofo di lingua inglese del tempo, esempio universalmente riconosciuto di rettitudine, viene in suo aiuto. Accoglie Rousseau e il suo piccolo cagnolino, Sultan, in Inghilterra. Ma la loro amicizia si guasta rapidamente e tra i due nascono un odio e una rivalità inimmaginabili. Edmonds e Eidinow raccontano come due giganti del pensiero si trasformarono in nemici mortali. Ma "Il cane di Rousseau" è anche una godibilissima storia di compassione umana, tradimenti, odio e rancore, e un affresco puntuale dell'ambiente filosofico dell'illuminismo europeo.
John Henry Newman è stato uno dei maggiori saggisti, polemisti, pensatori e poeti della grande stagione romantica vittoriana inglese. I suoi numerosi scritti, permeati da una finissima sensibilità, da tensione etica e religiosa ineguagliabile e soprattutto da una totale sincerità e trasparenza, non seguono mai una sterile ricerca di stile ma rispondono sempre a precise, e spesso sofferte, «chiamate». Tutto ciò è presente in modo emblematico in questo «romanzo d'anima», che accoglie, come uno specchio dalle molte facce, un vasto scenario insieme interiore e storico: la società, le idee e la cultura della prima metà del xix secolo sono viste dall'angolatura specifica della vita universitaria di Oxford, che l'autore ben conosceva. Nella figura principale di Charles Reding si concentrano le tensioni spirituali di quel mondo, che via via si allentano, sciogliendosi infine al fuoco vivo di una instancabile ricerca di sincerità e verità, premiata dalla conquista di certezze ultime, di pace, di gioia. Le vicende umane del protagonista si intrecciano così con la biografia di Newman stesso, sottoponendosi a un superiore principio di verità che ne permea l'intera Opera.
Un classico della letteratura europea del XX secolo
La storia è quella di Gaston, un prete francese, ma il libro fotografa il nostro mondo dal 1914 al 1948 con la sensibilità di chi ha saputo toccare le corde più profonde di un’epoca. È un libro sull’amore, la gente, la politica e il trascorrere del tempo. Ma soprattutto è un libro su Dio e su quanto possa essere bello servirlo.
Una bellezza e un servizio di cui Gaston, dalla giovinezza alla vecchiaia, non fa che assaporare la molteplice varietà: dalla meraviglia della liturgia a un bimbo che sorride, ad una veste femminile ingentilita al vento.
Tutto per Gaston può essere anche sacro. Dalla sua partecipazione alla prima e poi alla seconda guerra mondiale seguiamo i passi gentili del sacerdote in un carosello attorno alla piazza della sua chiesa, nel quale si vedono cambiare cardinali e canonici, politici e burocrati, così come la moda nell’atelier di fronte. Gaston sa che nostro Signore non ha camminato in un mondo asettico e che lui, seguendolo, è chiamato a cercare di entrare in quella misteriosa economia per cui il buon ladrone viene perdonato sulla croce all’ultimo momento e ad ogni uomo verrà dato il soldo della sua fatica di vivere in un modo che a noi non è possibile calcolare. Il placido mondo della piazza circondata dalla chiesa, dal macellaio e dal negozio di moda è spesso attraversato dalla violenza dei tempi, che trova Gaston incapace di trascurare chi soffre e alieno dal giudicare.
Lo scenario del romanzo è la storia terribile e avvincente dei nostri tempi così come può essere messa a fuoco da un uomo umilmente e inguaribilmente colmo dell’amore di Dio. La sua ricompensa sarà alla fine la comprensione del motivo per cui, nella parabola dell’evangelista Matteo, l’operaio che ha faticato tutto il giorno finisce per ricevere lo stesso soldo di qualcuno che aveva cominciato a lavorare soltanto la sera.
Londra, 1909. Chi era davvero John Stone, facoltoso industriale londinese e burattinaio occulto della grande finanza mondiale, misteriosamente precipitato dalla finestra della propria abitazione in St James’s Square? Se lo chiede Matthew Braddock, cronista di nera completamente estraneo all’ambiente della Borsa, che dopo il funerale di Stone viene ingaggiato dalla giovane e avvenente vedova per cercare un figlio misterioso citato nel testamento del marito. Inizia così un travolgente romanzo costruito a cerchi concentrici, in cui il lettore percorre a ritroso l’irresistibile ascesa di Stone, cominciata a Venezia e a Parigi, in parallelo alla scalata sociale di sua moglie Elizabeth, donna dal passato torbido e inconfessabile, forse all’origine della nemesi che si abbatterà all’improvviso su uno degli uomini più potenti e scaltri del pianeta.
Fin dai tempi di Marco Polo la Cina appare ai nostri occhi come un "altrove" lontano, smisurato ed enigmatico, fatto di strade gremite e odori penetranti, di tessuti preziosi e bandiere rosse, di scritte aggraziate e indecifrabili come i volti dei suoi abitanti. Un gigante rimasto assopito e isolato per millenni mentre l'Occidente si affannava a rincorrere il mito della crescita; un gigante che adesso si è svegliato e che, con un balzo, sembra aver annullato ogni distanza, capovolto ogni riferimento. Forse, allora, proprio in mezzo a cambiamenti così epocali è venuto il momento di chiederci: cosa sappiamo veramente della Cina? Ma soprattutto: cosa sanno di sé i cinesi? Quale coscienza hanno le giovani generazioni dell'abisso che separa le loro esistenze di cittadini moderni e cosmopoliti da quelle dei loro genitori e dei loro nonni, che soltanto pochi decenni fa vivevano immersi in una dimensione epica e arcaica? Guaritrici, banditi, acrobati, cantastorie, soldati, fabbricanti di lanterne: sono le vite preziose di questi genitori, di questi nonni, quelle cui Xinran dà voce nelle pagine del suo libro-reportage, strappandole così all'oblio. Vite comuni eppure incredibili, fatte di senso del dovere e di affetti sacrificati, legate alla tradizione e stravolte dalla cecità della rivoluzione. Vite che testimoniano la toccante tenacia e al tempo stesso l'ineluttabile fragilità di un mondo destinato probabilmente a sparire per sempre.