
Dopo un interminabile viaggio nelle terre più remote del mondo conosciuto, per il mago Taita e il fedele Meren è tempo di far ritorno in Egitto. La loro amata patria è afflitta da piaghe senza fine: sulle regioni del Nilo, già stremate da lunghi anni senza esondazioni, si è abbattuto il flagello della peste, che non ha risparmiato neppure i figli del faraone Nefer Seti. E mentre i nemici di sempre tramano per mettere le mani sul regno, su di esso piomba una nuova, penosa calamità: il fiume, da sempre fonte di vita e di prosperità, si è ridotto a una catena di pozze fangose del colore del sangue. Uno scenario drammatico in cui, impalpabile come la tela di un ragno velenoso, si diffonde il culto di una nuova, misteriosa dea dagli straordinari poteri. Un culto che sta affondando i suoi artigli nel seno stesso della famiglia reale. Disperato, il faraone chiede a Taita di rimettersi in cammino. Solo il grande stregone, forte dei nuovi poteri ottenuti grazie agli arcani riti custoditi nella lontana Asia, ha qualche speranza di scoprire e sconfiggere la minaccia che si annida alle fonti del Nilo. Ha così inizio un pericoloso viaggio lungo il maestoso letto del fiume, nel quale alle insidie che minacciano la spedizione si aggiunge la sfida letale del mago con le forze oscure in agguato fuori e anche dentro di sé.
Vigilia della Grande Guerra: Leon Courteney, nipote dell’alto ufficiale britannico Penrod Ballantyne, è un giovane e valoroso sottotenente dei King’s African Rifles. Ma appena gli è possibile Leon si dedica alla passione di sempre, la caccia grossa, avvalendosi del suo speciale rapporto con i masai. Primo fra tutti il fedele e coraggioso sergente Manyoro, cui è legato da un forte sentimento d’amicizia, presto tramutato in vincolo «di sangue guerriero». Leon diventa una guida esperta di personaggi importanti e facoltosi, tra i quali spicca un ospite d’eccezione: il presidente americano Theodore Roosevelt. Nella natura incontaminata e selvaggia, si susseguiranno epici incontri con gli animali più fieri e pericolosi della savana (un mondo che l’autore, appassionato di caccia, sa raccontare meglio di chiunque altro).
Ma l’appartenenza di Leon all’esercito di Sua Maestà lo porterà a essere protagonista di un gioco molto rischioso, di portata internazionale. In un entusiasmante crescendo si riveleranno i diabolici intrighi con cui, dal cuore profondo dell’Africa, magnati, avventurieri e nobildonne sembrano decidere le sorti del Vecchio Continente; a cominciare da un misterioso conte europeo che è anche un industriale di aeromobili e veicoli. Sarà però l’incontro con una donna bellissima ed enigmatica a cambiare per sempre il destino di Leon, ormai conosciuto come il più grande cacciatore del continente.
Hazel Bannock, bellissima e raffinata vedova di un miliardario americano, tiene ben salde le redini dell’impero che il marito le ha lasciato. Per garantire la sicurezza del suo impianto petrolifero più importante, oggetto di frequenti attacchi terroristici, si avvale di un plotone di mercenari guidati da Hector Cross, ex SAS noto per i suoi metodi sbrigativi, talvolta estremi. Benché nasca una forte attrazione sin dal loro primo incontro, tra i due non corre buon sangue: Hazel non ama l’aggressività di Hector e il suo carattere brusco e rude. Un evento tragico, tuttavia, sta per unirli: l’unica figlia di Hazel, la ventenne Cayla, viene rapita da un gruppo di terroristi islamici, insediati in una delle zone più selvagge e aride dell’Africa, una terra in cui il deserto corre a filo del mare e in cui anche gli esseri umani più tenaci sono messi a dura prova. Nonostante tutte le sue resistenze Hazel sa che solo Hector Cross può tentare l’impresa impossibile di strappare Cayla dalle mani dei terroristi. Ma un destino più insidioso del vento che soffia tra le dune la costringerà a esporsi in prima persona, e a fare ricorso a tutto il suo coraggio e alla sua forza...
IL LIBRO
In quel posto incredibile che si chiama Stati Uniti esistono, fra le mille stranezze, due piccole città: si trovano in Colorado e una si chiama Hope, l’altra, a pochi chilometri di distanza, si chiama Despair. «Speranza» e «disperazione»: due opposti che non sembrano creare alcun problema a Jack Reacher, in fondo lui vuole soltanto un caffè prima di rimettersi in viaggio. A Despair, però, nessuno vuole stranieri tra i piedi e Reacher si ritrova prima in cella, poi espulso.
Per vederci chiaro, per capire che cosa nasconda di così oscuro e minaccioso quel piccolo paese nel nulla, Reacher ha bisogno di un alleato. Lo trova in una poliziotta di Hope, Vaughan, una donna tanto bella quanto determinata che, come lui, vuole scoprire la verità. E, forse, riuscire così a dare un senso al dolore che la attanaglia... Jack Reacher non ha legami, non ha una casa, non ha particolari speranze ma non è nemmeno disperato, non ha un passato e del futuro non si preoccupa mai. Ha però una debolezza, forse l’unica che può permettersi... Ma l’amore è un lusso, per chi non ha niente da perdere.
I GIUDIZI
"Colossale. Travolgente. Stupendo."
The New York Times
"Il duro ma umanissimo Jack Reacher è uno dei personaggi più affascinanti tra quelli in circolazione."
Stephen King
"Reacher è uno di quei protagonisti che suscitano l'ammirazione degli uomini e la passione delle donne."
Daily Express
UN BRANO
"Reacher lasciò la strada granulosa di Despair e si incamminò su una distesa di sabbia crostosa verso una roccia piatta grande quanto un’automobile. Vi salì, si stese con le mani dietro la testa e guardò il cielo. Era azzurro chiaro, ornato di nubi alte, lunghe e soffici, forse vecchie scie di vapore degli aerei notturni che andavano da costa a costa. In passato, quando fumava, si sarebbe forse acceso una sigaretta per passare il tempo, ma non fumava più. Fumare comportava portarsi dietro almeno un pacchetto e una confezione di fiammiferi, e Reacher aveva smesso da un pezzo di portarsi dietro le cose di cui non aveva bisogno. In tasca non aveva niente tranne un po’ di contanti, un passaporto scaduto, un bancomat e uno spazzolino pieghevole. Non aveva nemmeno qualcosa che lo attendesse, da nessuna parte. Nessun box in affitto, nulla di affidato agli amici. Possedeva le cose che aveva in tasca, gli abiti che indossava e le scarpe che calzava. Quello era tutto e gli bastava: tutto il necessario, nulla di inutile".
L'AUTORE
Lee Child è nato a Coventry, in Inghilterra, nel 1954. Dopo aver lavorato per vent’anni come autore di programmi televisivi, nel 1997 ha deciso di dedicarsi alla narrativa: il suo primo libro Zona pericolosa è stato salutato da un notevole successo di pubblico e critica, e lo stesso è accaduto per gli altri romanzi d’azione incentrati sulla figura di Jack Reacher, personaggio definito dal suo autore come «un vero duro, un ex militare addestrato a pensare e ad agire con assoluta rapidità e determinazione, ma anche dotato di un profondo senso dell’onore e della giustizia». Lee Child vive negli Stati Uniti dal 1998.
Bournemouth, sud dell’Inghilterra: l’archeologa Nina Wilde e il fidanzato Eddie Chase, ex SAS e guardia del corpo, decidono di far visita alla famiglia di Eddie. Sono appena partiti, quando si trovano per le mani uno strano messaggio. Lo storico Bernd Rust è convinto di aver scoperto come localizzare Excalibur, la leggendaria spada di re Artù: un’arma di una potenza incredibile e devastante che, se finisse nelle mani sbagliate, rischierebbe di alterare per sempre gli equilibri mondiali...
Nina è scettica, ma quando Bernd viene ucciso in modo efferato sotto i suoi occhi deve ricredersi. Sono davvero troppe le persone interessate al ritrovamento: alcuni mercenari russi sembrano disposti a tutto pur di impadronirsene, e persino il governo americano è coinvolto. E se Excalibur esistesse davvero? Se fosse più di una semplice spada? Nina e Eddie vengono così catapultati in una caccia senza confini, dai torridi paesaggi del Medio Oriente ai misteriosi castelli austriaci, dalla verde campagna inglese ai gelidi mari della Russia, in una frenetica corsa contro il tempo che li costringerà a rischiare ogni cosa, faccia a faccia con un nemico spietato.
UN BRANO
«Diamine», disse Chase. «È quello che penso che sia?»
«Lo è», rispose Nina strabiliata. A differenza di Caliburn, finemente ornata, Excalibur era molto semplice, spartana. Il suo unico ornamento era costituito da una coppia di serpenti attorcigliati intorno all’eisa... esattamente come l’aveva descritta Rust. Era altresì evidente, però, che forgiarla aveva richiesto un bel po’ di tempo e di lavoro, il metallo della lama aveva una lucentezza simile a quella dei mercurio, l’elsa sembrava modellata a perfezione sulla stretta di un uomo in particolare. «Oh Dio, povero Bernd. Ha passato tutti quegli anni a cercare di capire come ritrovarla, e aveva ragione... ma non è qui a vederla.»
Mitchell fece un passo avanti, sfiorò Nina e si posizionò tra le due bare. «La cosa importante è che siamo stati noi a trovarla, e non i russi.» Si inginocchiò e fece cenno a Nina di avvicinare la torcia elettrica. Un po’ infastidìta, Nina obbedì. «Guarda quant’è raffinata la finitura del metallo. Avevamo ragione, è ben più che acciaio.» Protese una mano, per impugnare l’elsa."
L'AUTORE
Andy McDermott è nato a Halifax, nello Yorkshire, e vive a Bournemouth. Ha lavorato a lungo come giornalista, e oggi è uno scrittore a tempo pieno.
Isabelle ha la vita che ha sempre desiderato e per cui ha lottato. Un ottimo lavoro nel centro di Londra, un guardaroba pieno di abiti eleganti e tutto regolato da un ordine maniacale. Ma Isabelle non è sempre stata così. Un tempo era una bambina chiassosa e ribelle; nel tempo, però, ogni spinta vitale si è infranta contro il muro di dolore per la separazione dei genitori, due archeologi molto più interessati alle antichità che alla figlia, e per per l’abbandono del padre, partito quando lei aveva soltanto quattordici anni. Ed è proprio la morte del padre a sconvolgere l’ordine della vita di Isabelle, ora adulta di successo. Perché quello che Isabelle trova nella scatola lasciatale in eredità la cambierà, lentamente ma inesorabilmente, fino a spingerla a inseguire un sogno, una visione, un canto segreto che le invade la mente. Il canto della pioggia sulle dune.
In un’altra epoca e in un altro luogo una giovane donna traccia versi sulla sabbia di quelle stesse dune. Mariata, appartenente al fiero popolo dei tuareg, costretta a un matrimonio di convenienza, fugge nel deserto alla ricerca delle proprie radici e dell’amore perduto. Lo stesso viaggio tra le sabbie millenarie del Sahara che dovrà intraprendere Isabelle per dare un volto ai fantasmi che la perseguitano...
Maggio 1998: Andy McNab inaugura finalmente la sua casa e invita i ragazzi del plotone Sette, gli Ice Cream Boys, per festeggiare. La gioia di ritrovarsi è però guastata dal recentissimo fatto di sangue che ha visto protagonista Thomas Shanks, vera leggenda del reggimento, in carcere per omicidio. Solo qualche anno prima era toccato a Nish Bruce, il giovane più scanzonato, colto e fragile del gruppo: in un raptus aveva aggredito a forbiciate la fidanzata... Ma cosa ha spinto Tommy, Nish e tanti altri a varcare quella soglia? Andy capisce che, per trovare le risposte, deve rivisitare i tanti teatri delle guerre di cui lui e i compagni sono stati protagonisti, spesso nell’ombra, di azioni estreme, ricostruendo la fittissima trama dei rapporti fra quei giovani, uniti dal dovere e dalla lealtà più assoluti, ma anche da rancori e sensi di colpa dilanianti.
Sfilano così i giorni nella giungla della Malaysia, l’incontro con i «ragazzi del gelato»; l’Irlanda del Nord, Belfast e Derry insanguinate dalla guerriglia e infine la prigionia nel lager di Abu Ghraib, dove l’autore, nonostante le torture subite, è riuscito a mantenere l’unico bene che gli fosse rimasto: la propria mente.
Sono passati dieci anni da quando la figlia è sparita nel nulla, ma Nina Hazlitt non si rassegna. Vuole che la polizia riapra il caso, perché di un fatto è assolutamente certa: la sua Sally, che al momento della scomparsa aveva diciotto anni, non si è allontanata dalla famiglia per seguire un amore o per cambiare vita. Quando Nina si rivolge per l'ennesima volta alla sezione speciale per i crimini irrisolti, a riceverla c'è un ispettore in pensione che si è da poco aggiunto all'unità, un uomo amante delle sigarette e del bancone dei pub: il suo nome è John Rebus. E se c'è una cosa che John Rebus non ha mai saputo fare nella sua lunga carriera è tirarsi indietro. Nemmeno di fronte ai casi più disperati, suscitando per questo - oggi come in passato - il disappunto di colleghi e superiori. A Rebus basta rispolverare vecchi faldoni e documenti dimenticati per trovare una conferma ai sospetti di Nina: altre donne, a distanza di anni, sono scomparse dalla stessa via in cui è stata vista per l'ultima volta Sally. Perché nessuno ha seguito quella pista? Forse c'è un serial killer che, nelle plumbee lande scozzesi, ha agito per anni impunito. O forse quelle giovani donne scomparse sono ancora vive, ma le loro grida di aiuto si disperdono nella nebbia che ovatta ogni cosa...
"Lo storico non ha il diritto di interrompere il racconto nel punto culminante di interesse. Avevo il dovere assoluto di proseguirlo, e di descrivere, per lo meno, ciò che il resto dell’esercito pensò di quell’atto prettamente anticostituzionale compiuto dalla Guardia di Palazzo; e ciò che ne pensò dal canto suo il Senato."
Claudio è un uomo affabile, un uomo mite, è uno studioso la cui vita cambia improvvisamente e inaspettatamente quando viene acclamato imperatore dai pretoriani. Circondato ma non travolto dagli intrighi di corte, dalle passioni, dai tradimenti che falcidiano sia la sua famiglia sia i suoi avversari, riuscendo quasi involontariamente a rimanere a margine delle lotte di potere, Claudio giunge a passo regolare e misurato verso l’apice del successo. Ma la sua vita, sino a ora e da ora in poi, non è una vita facile, non è neppure felice, né tantomento gloriosa: è la vita di un riformatore prudente, calunniato e temuto come tiranno capriccioso e sanguinario. Attorno a lui si muovono le ambizioni sfrenate delle "sue". donne, come Messalina, sua giovanissima e sfrenatamente ambiziosa moglie, o Agrippina, che, forse, fu responsabile della sua morte prematura.
Cormoran Strike is a down-on-his-luck private investigator, with few clients, in debt, just coming out of a breakup, and living in his office. A former soldier in Afghanistan who lost his leg to a land mine, Strike is hired by John Bristow, the brother of famous supermodel Lula Landry, called the Cuckoo by her friends. Bristow wants Strike to investigate his sister's supposed suicide: she fell to her death several months prior. Strike is helped in his quest by his enterprising temporary secretary Robin, whose boyfriend Matthew, an accountant, detests the very idea of her working for a detective.
C'era una volta un regno chiamato Cornucopia. Una minuscola nazione ricca e prospera, famosa per i suoi formaggi, gli ottimi vini, i dolci deliziosi e le salsicce succulente. Sul trono siede un sovrano benevolo, Re Teo il Temerario, le cui giornate trascorrono pigre, tra banchetti sontuosi e battute di caccia, con la fida compagnia dei suoi lord, Scaracchino e Flappone. Tutto è perfetto... O quasi. Secondo la leggenda, infatti, un terribile mostro è in agguato nelle Paludi del Nord. Ogni persona di buonsenso sa che l'Ickabog è solo una leggenda inventata per spaventare i bambini. Ma le leggende sono strane e a volte prendono una vita propria... Quando questo accade, toccherà a due giovani amici, Robi e Margherita, affrontare un'incredibile avventura e svelare una volta per tutte dove si nasconde il vero mostro. Solo così speranza e felicità potranno tornare a Cornucopia. Età di lettura: da 6 anni.
"La bussola d’oro" è il primo romanzo della trilogia "Queste oscure materie". Quando apparve nel 1995 riscosse immediatamente un enorme successo di pubblico e critica: la ricchezza dello stile, la profondità dei temi, la bellezza dei personaggi e soprattutto la vastità di un immaginario che coniuga il romanzo d’avventura e di formazione con i quesiti fondamentali della nostra filosofia (il destino e libero arbitri o, il caso e la necessità), ne fecero un caposaldo della letteratura per ragazzi, letto e discusso anche dagli adulti, da critici letterari, da scrittori d’eccezione. Oggi La bussola d’oro è un classico che va ben oltre il genere e la definizione di fantasy. Lyra è un’eroina, sventata e intrepida, intelligente e curiosa, in grado, con le sue risorse di ragazzina, di decifrare la verità dietro le macchinazioni dei potenti e di varcare il confine tra realtà e mondi diversi. I daimon – forme viventi dell’animo umano – gli orsi corazzati, le streghe sono personaggi icastici e indimenticabili, e l’universo creato da Pullman sfida la nostra immaginazione e stimola il desiderio di riflettere, confrontarci, capire.
«Da un’altezza incomparabilmente più alta rispetto a ciò che volenterosamente è definito fantasy, Philip Pullman riesce a vedere». Quirino Principe
«E' un romanzo che invita a una profonda riflessione morale. Scritto magnificamente, è un libro che sconvolge, commuove, diverte con meravigliose invenzioni. I molti livelli di lettura sono lì per chi sa coglierli, ma nessuno a rimane a bocca asciutta. E letto anche solo il livello semplice, è veramente una grande storia». The Times