
Per la prima volta Philippa Gregory scava nella biografia più intima di Maria Stuarda, icona tragica, donna bellissima, manipolatrice e indomabile. È il 1568. Maria, regina cattolica di Scozia ed erede legittima al trono d'Inghilterra, in fuga dai tumulti della sua patria cerca aiuto in Elisabetta I. Ma la cugina si affretta a confinarla nelle proprietà del conte di Shrewsbury, George Talbot, e della moglie Bess. Nobile di nascita integerrimo e fedelissimo alla Corona, lui; abile affarista che si è fatta da sola, lei. La coppia accoglie la sfortunata sovrana, certa che questa permanenza porterà solo vantaggi nella ristretta cerchia dei Tudor. Ben presto, però, i Talbot scoprono con orrore che la loro dimora è diventata l'epicentro di intrighi e tresche d'ogni tipo. Maria - tenuta in esilio lontana da corte - ripudia mariti e si procaccia fidanzati potenti semplicemente per riconquistare la libertà oppure mira ad appropriarsi del trono? E l'inflessibile Regina Vergine agisce per difesa o ha ordito freddamente un piano per liberarsi di una pericolosa rivale?
Mentre il Paese è scosso da rivolte e insurrezioni, e vive sotto la minaccia di attacchi nemici, i due "custodi", incatenati alla scomoda ospite, vedono sgretolarsi il loro patrimonio insieme con la reputazione e la felicità matrimoniale. Bess diventa la spia segreta del potentissimo consigliere di Elisabetta, mentre il marito è un burattino nelle mani dell'incantevole scozzese. Quando la disperata ammirazione di George per l'avvenente Maria non può più essere negata, viene messa in dubbio anche la lealtà dei Talbot alla regina. E tutto precipita. Un romanzo eccezionale, teso, drammatico, che va dal cuore dei protagonisti al cuore della Storia, senza soluzione di continuità. Uno dei momenti più oscuri e torbidi dell'epoca moderna raccontato con tanto pathos e intensità che sembra di viverlo, pagina dopo pagina.
1464: Elisabetta Woodville è l'affascinante figlia di un nobile inglese, sostenitore del reale casato dei Lancaster. Ancora giovane, ha perso il marito che combatteva a fianco del re Enrico VI e ora, dopo l'ascesa al trono degli York, si ritrova spogliata dei suoi possedimenti e sola con due figli maschi in tenera età. Decisa a rivendicare il proprio patrimonio per poter condurre una vita onesta e indipendente, incontra il nuovo sovrano e gli espone a testa alta la propria causa. La sua bellezza sfolgorante e il suo atteggiamento indomito conquistano all'istante il ventiduenne Edoardo IV che, incapace di resisterle, la sposa in gran segreto. E da questo momento la vita di questa donna coraggiosa imbocca un vorticoso destino, mentre i suoi due figli, rinchiusi nella famigerata torre di Londra e poi misteriosamente scomparsi nel nulla, diventano il fulcro di un enigma che per secoli ha sconcertato generazioni di studiosi.
Quando viene a sapere che una sua vecchia amica sta morendo in un paesino ai confini con la Scozia, Harold Fry, tranquillo pensionato inglese, esce di casa per spedirle una lettera. E invece, arrivato alla prima buca, spinto da un impulso improvviso, comincia a camminare. Forse perché ha con la sua amica un antico debito di riconoscenza, forse perché ultimamente la vita non è stata gentile con lui e con sua moglie Maureen, Harold cammina e cammina, incurante della stanchezza e delle scarpe troppo leggere. Ha deciso: finché lui camminerà, la sua amica continuerà a vivere. Inizia così per Harold un imprevedibile viaggio dal sud al nord dell'Inghilterra, ma anche dentro se stesso: mille chilometri di cammino e di incontri con tante persone, che Harold illuminerà con la sua saggezza e la forza del suo ottimismo. Harold Fry è - a suo modo - un eroe inconsapevole, proprio come Forrest Gump: un uomo speciale capace di insegnarci a credere che tutto è possibile, se lo vogliamo davvero.
I sei protagonisti di "Cloud Atlas - L'atlante delle nuvole" vivono in punti e momenti diversi del mondo e del tempo, eppure fanno parte tutti di un unico schema, una specie di matrioska composta da sei personaggi uniti l'uno all'altro dal filo sottile e inestricabile del caso. Le loro anime si spostano come nuvole, passando dal corpo di un notaio americano di metà Ottocento, giunto su un'isola del Pacifico per assistere ai devastanti effetti del colonialismo, al giovane musicista che s'intrufola nell'esistenza di un celebre compositore belga tra le due guerre mondiali. Da un'intrepida giornalista che indaga sull'omicidio di uno scienziato antinucleare in piena guerra fredda, a un editore inglese in fuga dai creditori nella Londra anni Ottanta, sino a un clone schiavizzato nella Corea del prossimo futuro. Per arrivare infine all'alba del nuovo mondo - all'indomani dell'Apocalisse - e al suo primitivo, stupefatto abitante. I sei personaggi si trasformano vivendo avventure incredibili in un affascinante, inventivo viaggio nella Storia dalle grandi esplorazioni fino ai confini del mondo che verrà - e nell'anima stessa dell'uomo. Un romanzo generoso, un'apoteosi di sapori, colori e atmosfere che emoziona, stordisce e finisce dove tutto era iniziato. Un'epica storia del genere umano nella quale le azioni e le conseguenze delle nostre vite si intrecciano attraverso il passato, il presente e il futuro, mentre le nostre anime mutano cambiando per sempre il nostro destino.
"Tua madre non sta bene, l'ho ricoverata in un ospedale psichiatrico". Quando Daniel riceve la telefonata del padre, il mondo gli crolla addosso: fino a quel momento pensava che i suoi genitori si stessero godendo la pensione nella nuova casa di campagna sulla costa svedese, nel Paese dove è nata sua madre. Ma una sola telefonata basta a cambiare tutto. E il peggio deve ancora venire: questa volta è la madre a chiamarlo - "Tutto quel che ti ha detto papà è una bugia. Non sono pazza. Ti devo parlare". Confuso tra le opposte versioni dei fatti dei genitori, Daniel non sa più di chi fidarsi. Poi la madre gli racconta una storia terribile, fatta di misteriose presenze, inquietanti menzogne e un orrendo delitto, in cui è coinvolto suo padre. Per scoprire la verità, Daniel dovrà scavare nella storia della famiglia. E nei suoi spaventosi segreti. "La casa" è un thriller sconvolgente, nel quale l'autore ricostruisce una comunità, una famiglia, un matrimonio e soprattutto scava nelle pieghe più profonde della relazione tra madre e figlio.
Gennaio 1933. Nel gelo che non dà tregua a un popolo già stremato, due bambini si allontanano da casa in cerca di cibo. Un uomo si avvicina nella neve brandendo un bastone. Febbraio 1953. Due fratellini giocano a palle di neve. Poche ore dopo, uno giace cadavere straziato sui binari della ferrovia moscovita. La polizia segreta, che vigila sul funzionamento di uno Stato che si pretende perfetto, in cui il crimine non deve esistere, incarica l'ex eroe di guerra Leo Demidov di liquidare il caso come un incidente. Quando un altro bambino viene trovato morto, però, il funzionario modello Demidov mette in dubbio l'efficienza del sistema e inizia a scavarsi la fossa con le proprie mani. Spiato, umiliato, esiliato, Leo verrà privato di tutto, indotto a diffidare perfino della moglie, la sua meravigliosa Raisa, ma riuscirà a recuperare la propria libertà interiore. Trasformato da predatore in preda, infatti, continuerà ugualmente la sua spasmodica caccia all'assassino, fino al momento che sconvolgerà per sempre la sua esistenza.
Amber e Francis sono come il sole e la luna: lei ribelle e impertinente, lui romantico e imbranato. Chissà se nel "mondo fuori" sarebbero stati insieme, chissà se lei lo avrebbe mai degnato di uno sguardo. A farli incontrare è una malattia crudele, in una corsia d'ospedale in cui i due ragazzi condividono canzoni, vecchi film, piccoli istanti preziosi in cui il male concede una tregua ed è più facile sognare il futuro, immaginarsi fuori di lì, insieme. Perché, se hai quindici anni, è impossibile non sperare di avere tutta la vita davanti. E quando il destino mostrerà il suo volto più duro, quando tutto sembrerà ingiusto e sbagliato, sarà l'amore a dare un senso a quell'anno così breve, così indimenticabile. "Il nostro anno infinito" è una storia capace di commuovere e al tempo stesso di far sorridere e trasmettere una grande gioia di vivere. Grazie alla voce tenera e buffa di Francis, che la racconta, e a quella decisa e sfacciata di Amber, che gli fa eco. Grazie al coraggio di due famiglie imperfette e un po' bizzarre ma pronte a tutto pur di proteggere i loro ragazzi dagli schiaffi della vita. Grazie all'intensità di un primo amore capace di essere infinito nonostante i giorni contati. Perché è il cuore, e non il tempo, a decidere che cosa è per sempre.
Londra, 1920. La Grande Guerra è finita da due anni, ma ha lasciato cicatrici indelebili, nei corpi e nell'anima. Nei cinque giorni che precedono l'anniversario dell'armistizio, la città si prepara a una grande cerimonia per rendere omaggio al Milite Ignoto: è l'emblema di tutti i caduti, ma per ogni donna - madre, moglie o sorella che sia - quel soldato ha un nome ben preciso. Ada non si rassegna alla lettera che le annunciava la morte del figlio in battaglia. A lei sembra di vederlo tutti i giorni, a ogni angolo di strada, ed è convinta che sia ancora vivo. A Evelyn, le trincee hanno strappato il suo unico, grande amore. Ora, come per punirsi di essergli sopravvissuta, si costringe a lavorare all'Ufficio pensioni, a contatto con i reduci. Nemmeno la presenza del fratello riesce a darle conforto: da quando è tornato dal fronte, non è più lo stesso. Hettie ci è cresciuta, nell'atmosfera opprimente della guerra. Adesso che ha diciannove anni, freme dal desiderio di scrollarsela di dosso, di iniziare a vivere. Fa l'insegnante di ballo al Palais de Danse per sei pence a valzer, e lì, una sera, incontra un uomo ricco e affascinante, da cui si sente attratta e al tempo stesso impaurita: c'è qualcosa di inafferrabile in lui. Ada, Evelyn e Hettie non si conoscono, ma un filo sottile le unisce a loro insaputa: una verità che lega gli uomini della loro vita, un segreto inconfessabile che risale al tempo della guerra.
Bobby non crede che le cose che succedono nei libri possano capitare anche nella vita. Sarà che i pochi romanzi presenti in casa sua sono stati nascosti dal padre in soffitta; o che è passato un bel po' di tempo da quando sua madre gli raccontava le favole - anche se Bobby ha solo dodici anni. Da quando sua madre è sparita, lui non fa che archiviarne le tracce rimaste. Catalogare e contare, è questo che gli riesce meglio, mentre passa il tempo a nascondersi dai bulli della scuola e dalla specie di famiglia che gli resta: un padre che beve troppo e la sua nuova fidanzata dal look ossigenato. Fino al giorno in cui incontra Rosa - una ragazzina sola, "diversa" e collezionista come lui - e sua madre, Val, che fa le pulizie in una biblioteca ambulante. È grazie a loro che, in un'estate indimenticabile, Bobby scopre la magia dei romanzi: le tante finestre che possono aprirgli sul mondo, le mille avventure che possono fargli vivere. E alla fine dell'estate, quando Bobby si ritrova nei guai col padre e Val rischia di perdere il lavoro, la biblioteca diventa la loro unica salvezza. A bordo di quello scrigno di storie, fuggiranno in cerca di una vita migliore. Uniti come una famiglia vera. Protagonisti di un'avventura che saranno loro a vivere, giorno per giorno, come in un romanzo di cui non potranno conoscere il finale fino all'ultima pagina.
Londra, Kennington Road. La grande casa georgiana al numero 137 è in vendita. Tanto affollata un tempo, ora è soltanto un nido vuoto, troppo grande per una donna sola. Troppo carica di ricordi per chi non vuole più essere prigioniera del proprio passato. E così Edwina Spinner, ex artista e illustratrice, ha deciso di andarsene. Mentre conduce l'agente immobiliare di stanza in stanza, si sente trasportare indietro nel tempo. La sua mente torna a cinquant'anni prima, quando si era trasferita lì dopo le nozze, giovanissima, con il primo, grande amore. Torna ai suoi bambini, i gemelli Rowena e Charlie, così imprevedibili, così diversi. Torna al secondo marito e al figlio acquisito, che l'ha sempre detestata - e che lei ora non riesce nemmeno a nominare. Ogni angolo della casa è intriso della loro gioia, delle loro lacrime, del loro sangue. Ci sono porte da cui Edwina sente ancora risuonare risate cristalline. Altre che preferirebbe non aprire mai più, per non lasciare uscire i segreti più inconfessabili. Come il ricordo della notte che ha spezzato per sempre la sua famiglia. Ma nemmeno Edwina conosce davvero tutta la storia. La verità su quella notte è un mosaico al quale mancano alcune tessere: un indizio nascosto in un baule mai aperto, una confessione rimandata da troppo tempo. E, per scoprire tutta la verità, Edwina dovrà affrontare proprio l'unica persona che non avrebbe voluto rivedere mai più. Un romanzo che si tinge ora di suspense, ora di commozione, per raccontare i segreti e i drammi di una famiglia e ricordarci la forza dei legami di sangue e del perdono.
Londra, 1501. Quando la giovane e orgogliosa Caterina d'Aragona lascia la sua amata Spagna e giunge alla corte dei Tudor per sposare l'erede al trono d'Inghilterra, la principessa Margherita le prende subito le misure. Non desidera un'altra principessa a corte, né è disposta a lasciarsi conquistare dagli occhi celesti e i modi gentili della futura cognata. La vista, poi, della fastosità delle nozze non fa che accenderne l'invidia. Il matrimonio è una dichiarazione al mondo della ricchezza e della grandiosità dei Tudor. Il re ha speso una fortuna per una settimana di giostre, festeggiamenti e banchetti, le fontane versano vino e si arrostiscono buoi. Così, quando arriva il suo turno e viene data in moglie al re di Scozia per consolidare la pace tra i due regni, Margherita accetta il suo destino. Nonostante le paure iniziali, s'innamora di quella terra. Tuttavia, quando l'esercito del marito si scontra con quello del fratello, divenuto re Enrico VIII, deve fare una scelta. E non va meglio alla principessina Maria, la prediletta della famiglia Tudor, adorata in tutta Europa per la bellezza e il fascino, che re Enrico VIII offre, appena diciottenne, all'anziano re di Francia. Diventate regine d'Inghilterra, Scozia e Francia, le tre donne si ritrovano unite dalla lealtà degli affetti e divise dalla violenza della politica, costrette a schierarsi l'una contro l'altra in battaglia e a difendere i rispettivi troni da tradimenti e pericoli. Ma il loro legame sarà sempre più forte di tutto, più potente di qualsiasi uomo, persino di un re.
Notte fonda, strade tenebrose di città. Acquattato nell'ombra, invisibile al mondo, il Fantasma si prepara a proteggere i cittadini ignari dei pericoli che li attendono. Una maschera gli copre il viso, una pettorina gli protegge le spalle e il torace, il suo fido destriero è la bicicletta. Nel suo mirino: un gruppo di teppistelli di quart'ordine che sta per lanciare dei sassi dalla ferrovia. Il Fantasma avanza deciso, rimprovera i malfattori e si dilegua nell'oscurità... senza aver spaventato proprio nessuno e senza aver sortito alcun effetto. Già, perché sotto il costume da supereroe improvvisato si cela Sam Holloway, un ventiseienne goffo e abitudinario, che tre notti a settimana si lascia alle spalle la sua esistenza grigia e assolutamente ordinaria per agire da paladino della giustizia estemporaneo, a beneficio di vecchiette, cani e senzatetto. Per Sam, la maschera di Fantasma è una sorta di valvola di sfogo che gli permette di affrontare la solitudine e la sua vita insignificante, scandita da una ferrea routine e da un lavoro banale in un'azienda che rivende componenti elettronici giapponesi. Finché, un giorno, conosce Sarah, bibliotecaria che gli fa battere il cuore. Pur di conquistarla, Sam è disposto a gettare al vento ogni cautela, e la sua quotidianità semi-tranquilla piomba nel caos. Privato delle sue certezze e in balia degli eventi, Sam dovrà decidere se continuare a nascondersi nell'ombra o se togliersi la maschera, compiendo per amore il suo più grande atto di coraggio. Un romanzo che ci ricorda quanto eroismo possa esserci in un piccolo gesto di gentilezza.