
Gli equivoci delle donne è un racconto piuttosto singolare nella produzione del geniale scrittore americano Jack London (1876-1916): l'ambiente è ancora una volta il Klondike, la terra ai confini fra Canada e Alaska, divenuta celebre verso la fine del secolo scorso in seguito alla scoperta dei ricchissimi giacimenti auriferi. Ma in questo racconto l'oro è proprio soltanto sullo sfondo, all'origine della ricchezza del 'buon partito' Floyd Vanderlip, intorno al quale si svolge il divertentissimo balletto che ha un po' le movenze della 'commedia degli equivoci'.
Il colonnello John Smith, medico ricercatore, è a Venezia per una missione segreta. Il partner russo con cui deve incontrarsi viene ucciso al momento dell'incontro. L'informazione agghiacciante è che qualcuno - qualcuno molto potente - sta per far uscire dalla Russia un campione di virus del vaiolo. Un virus micidiale che può scatenare un'epidemia di proporzioni catastrofiche. Inizia, in tutto il mondo, la lotta contro il tempo...
Baia di Mobile, Alabama. Una vecchia Volkswagen si ferma davanti alla casa del signor Davis. Ne scende un ragazzo: è Josh Bell, diciassette anni, venuto a consegnare la cena all'anziano padrone di casa. È un lavoretto da sbrigare in fretta per racimolare qualche soldo e poi correre alla spiaggia. Eppure questa volta, chissà perché, il vecchio e il ragazzo si ritrovano a parlare. Will Davis racconta di un tempo lontano, di uragani, di mitiche battute di pesca e di incontri - come quello con un professore speciale e poi con le pagine de «Il vecchio e il mare». E proprio l'amicizia per le storie ed i libri cementa l'amicizia fra Will e Josh. Fino al tragico evento che imprimerà un nuovo corso all'esistenza del ragazzo.
Chiunque abbia visto qualche film del terrore con al centro una costruzione abitata da sinistre presenze si sarà trovato a chiedersi almeno una volta perché le vittime di turno non optino, prima che sia troppo tardi, per la soluzione più semplice - e cioè non escano dalla stessa porta dalla quale sono entrati, allontanandosi senza voltarsi indietro. A tale domanda, meno oziosa di quanto potrebbe parere, questo romanzo fornisce una risposta. Non è infatti la fragile e indifesa Eleanor Vance a scegliere la Casa, prolungando l'esperimento paranormale in cui l'ha coinvolta l'inquietante professor Montague. È la Casa - con le sue torrette buie, le sue porte che sembrano aprirsi da sole - a scegliere, per sempre, Eleanor Vance.

