
Partendo dall'ipotesi che forme e contenuti dell'aggregazione giovanile costituiscono una rappresentazione esemplare dell'incontro-scontro tra valori ispirati alla modernità e modi di pensare, sentire, agire e comunicare che riflettono lo spirito post-moderno, il libro affronta il tema della socialità espressa oggi dai giovani. Ripercorrendo diverse linee teoriche sull'argomento, si analizzano alcuni aspetti della socialità costruita nell'esperienza reale (la costruzione dell'identità, le relazioni sociali significative, i legami affettivi, l'impegno sociale e politico, ecc.); quanto proviene dalla realtà mediata (l'immagine costruita attraverso le rappresentazioni televisive) e l'esperienza della realtà virtuale.
Il tema di questo libro è una costante di tutto rilievo nella moderna narrativa italiana, più propriamente quella riconducibile ai proverbiali archetipi di Verga e Pirandello, sullo sfondo però della lunga fortuna della formula definitivamente fissata da loro corregionali quasi altrettanto illustri. Il punto di partenza ideale è il "Verga moderno" che è rimasto a lungo pressoché l'unico esempio nostrano delle innovazioni romanzesche altrimenti riservate alle altre letterature. Dalla sua caratteristica contraddizione, conturbante e classicamente moderna, tra il massimo di immediatezza colloquiale e popolare e la tempra aristocraticamente intellettualistica delle invenzioni e di una proverbiale diffidenza nei confronti delle astrazioni, hanno preso le mosse altri scrittori siciliani, da quelli poco più giovani di Verga, come De Roberto e Pirandello, a quelli delle ultime leve, e un dibattito che ha conosciuto momenti di straordinaria intensità.
Come mettere al servizio degli altri le proprie competenze nel campo della consapevolezza: da Achenbach a Raabe, il volume illustra le grandi teorie della consulenza filosofica; guida ai Caffè filosofici, filosofia per aziende, festival sul pensiero, ai nuovi sbocchi pratici della mente. Non mancano indicazioni su dove e come formarsi in counseling in Italia.
"Qui vivono maestro Nicola, barbiere, e Pietro Pérez, curato, don Chisciotte e Sancio Panza, Ronzinante e Dulcinea del Toboso, il baccelliere Sansone Carrasco e Ginesio di Passamonte, l'arguta Dorotea e don Fernando, qui c'è la grotta di Montesinos e c'è Cervantes fra mille avventure e luoghi fantastici, poi ci sei tu, lettore, primo personaggio del libro, tu che in queste terre di pagine e parole, appena entri, prendi il nome di Alonso Quijano:" (Gian Luca Favetto".
Di fronte alle sfide sempre più inquietanti del futuro, il nostro modo di pensare vacilla e i quesiti posti dalla storia, dalla scienza e dalle nuove tecnologie restano senza soluzioni. Come affrontare un avvenire così pieno di incognite? Come reagire alla cronaca di questi anni tra guerre, fondamentalismi e angosce planetarie? L'autore cerca di rispondere a questi interrogativi attraverso il ritorno alle radici della cultura occidentale. È l'Illuminismo, scrive Postman, con le sue idee di progresso, democrazia e libertà, che può darci ancora una volta le risposte che cerchiamo.
La seconda metà del secolo scorso è stata caratterizzata da trasformazioni e fenomeni che hanno fatto parlare dell'avvento di una "nuova" società. Fra questi, la globalizzazione - intesa come crescente interdipendenza tra le regioni del mondo - ha assunto un posto di primo piano, anche nell'immaginario collettivo. I sistemi scolastici nazionali non sono rimasti immuni dal cambiamento, che ha portato alla ribalta concetti quali "competizione tra scuole", "buoni scuola", "capitalismo accademico", "privatizzazione scolastica". Ma in che modo i due versanti del mutamento in corso globalizzazione e istruzione - sono collegati fra loro? Secondo l'autore di questo volume la risposta è da ricercare in un insieme potente di idee, riconducibili al cosiddetto neoliberismo, che hanno plasmato i processi di globalizzazione economica, di trasformazione dello stato e di riforma dei sistemi scolastici. L'influenza di tali idee è rafforzata da alcune istituzioni internazionali, come l'Organizzazione mondiale del commercio e la Banca mondiale, che ne sono diventate gli alfieri, anche in campo educativo.
Il volume intende presentare l'italiano di oggi ai vari livelli di analisi linguistica, dalla fonetica e fonologia alla morfologia flessiva e lessicale, dalla sintassi al lessico. Sono affrontati, fra l'altro, alcuni aspetti di carattere variazionale particolarmente significativi, con capitoli dedicati al parlato, allo scritto, al trasmesso, e con approfondimenti sul linguaggio giovanile, sulle varietà regionali e sulla lingua dei semicolti. Per ogni livello d'analisi sono messi in rilievo tanto gli aspetti strutturali quanto le "linee di tendenza", vale a dire le possibili evoluzioni dell'attuale sistema.
Come comunicano le persone sorde? Come acquisiscono una lingua dei segni? In che modo riescono ad imparare una lingua parlata a cui sono esposti in modo parziale? Questo volume fornisce gli strumenti per comprendere basi e meccanismi della comunicazione nell'ambito della sordità. Un testo che costituirà un ausilio prezioso sia per chi è coinvolto nell'insegnamento della Lingua dei Segni Italiana (LIS), sia per chi, a diverso titolo (operatori, insegnanti, responsabili di servizi sociali ecc.), si occupa dei temi relativi all'apprendimento e all'uso del linguaggio in rapporto alla sordità.
Costrutto tra i più importanti e utilizzati in psicologia, la motivazione ricorre in diversi ambiti di intervento: si parla ad esempio di motivazione alla psicoterapia, al cambiamento personale, all'apprendimento, al lavoro. Ma che cosa è la motivazione? Di quante e quali motivazioni si può parlare? Chi o che cosa può dare motivazione? Esistono deficit motivazionali specifici, diagnosticabili e su cui è possibile intervenire? Si può misurare la motivazione? In che modo possono essere colti gli stimoli o i bisogni che motivano il nostro agire? Il volume illustra gli strumenti con cui valutare la motivazione partendo dalla prospettiva secondo cui motivazione e calo di motivazione possono essere collocati a diversi livelli: dalla mancanza di interesse per l'attività alla convinzione di non farcela, dalla ridotta perseveranza all'idea che la situazione non possa essere modificata dal proprio comportamento. L'autore propone una serie di metodi e di scale di misura e, attraverso esempi pratici e studi di casi, ne illustra l'applicazione.
I principi e le istituzioni su cui si fonda il diritto comunitario. Una guida autorevole, precisa e aggiornata alla vasta produzione normativa in materia. Giorgio Gaja dal 1974 è professore ordinario di Diritto internazionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Firenze. Dirige la "Rivista di diritto internazionale" ed è membro della Commissione di diritto internazionale delle Nazioni Unite.
 
 
 
 
 
  
