
A più di dieci anni dall'uscita della prima edizione del volume (1998), gli autori ripropongono una sintesi sugli aspetti più profondi e umanamente più rilevanti del panorama dei media. L'esplosione dei reality show, la diffusione delle serie televisive americane, la frantumazione del consumo audiovisivo e l'emergere di nuove forme di intrattenimento sono alcune fra le principali questioni che il primo decennio del Duemila ha posto agli studiosi e che sono state affrontate in questa nuova edizione. Una riflessione autorevole e documentata, chiara ed equilibrata - senza però rinunciare a prendere posizioni anche scomode su temi rilevanti e controversi - sulle principali questioni antropologiche ed etiche messe in gioco dai mezzi di comunicazione di massa. Il volume si rivolge quindi non solo agli studiosi del settore e ai professionisti della comunicazione, ma anche a tutte quelle persone insegnanti, educatori, psicologi, sociologi, ma anche responsabili di associazioni familiari, genitori, operatori culturali, responsabili di cineforum, ecc. - che hanno a cuore a diverso titolo l'impatto umano di quello che il panorama mediale in cui siamo immersi ci offre.
Scritto all'età di ventotto anni, "L'io diviso", originariamente concepito come il primo di una serie di studi di psicologia e di psichiatria esistenziale che non avrebbe in realtà avuto seguito, rimane, oltre che la più nota, l'opera più originale, profonda ed equilibrata di Ronald Laing. L'analisi della lacerazione interiore che caratterizza l'io diviso dello schizofrenico si colloca a buon diritto tra le pagine esemplari della tradizione fenomenologico-esistenziale in psichiatria, facendo dell'Io diviso, al di là del contesto storico e politico in cui è nato e si è diffuso, un vero e proprio classico del pensiero psichiatrico. Nella sua opera d'esordio, infatti, il giovane psichiatra scozzese riesce a dire qualcosa di accessibile e comprensibile sull'incomprensibilità schizofrenica, portando il mondo della psicosi a contatto con emozioni e stati mentali nei quali è possibile riconoscersi. Tramite il ricorso a un linguaggio vicino all'esperienza, le pagine di Laing non lasciano nella mente del lettore la rappresentazione di un mondo inerte, congelato dalla follia, ma piuttosto quella di un mondo in evoluzione nel quale la psicosi schizofrenica rappresenta una possibile, ma non necessaria, evoluzione del rapporto che un individuo ontologicamente insicuro è riuscito a stabilire con se stesso. Prefazione di Mario Rossi Monti.
Il mondo dell'arte e la scienza che studia la visione sembrano avere solo una lontana parentela. Tuttavia, quando Leonardo da Vinci scrisse che fra tutti i colori i più gradevoli sono quelli in opposizione cromatica tra loro, stava formulando una verità fisica sul cervello visivo. Lo visione dall'interno è il primo tentativo di collegare arte e modalità di funzionamento del cervello visivo. Attraverso una galleria di esempi, che comprendono artisti come Michelangelo, Rembrandt, Vermeer, Magritte, Malevic e Picasso, Semir Zeki guida il lettore in un viaggio nella neuroestetica. Descrive con convincenti dettagli in che modo le diverse aree cerebrali reagiscono agli elementi dell'arte visiva: il colore, la forma, la linea e il movimento, e arriva alla conclusione che la nostra esperienza dell'arte è strettamente collegata al funzionamento del cervello.
Le psicoterapie, prendendo in esame tutte le principali scuole – la psicoterapia psicodinamica, la terapia cognitivo-comportamentale, la psicoterapia interpersonale, la psicoterapia supportiva, la terapia di gruppo, familiare e di coppia –, è un testo fondamentale per gli studenti, gli studiosi e gli psicoterapeuti di ogni orientamento, indipendentemente dal loro background culturale.
Glen Gabbard ha riunito gli studiosi più autorevoli nei differenti ambiti per realizzare un volume organizzato in modo magistrale. Oltre alle terapie individuali e di gruppo, sono trattate le forme di psicoterapia integrata, il rapporto tra farmaci e psicoterapia e gli aspetti etico-deontologici della professione. Strutturato per facilitare il confronto tra le diverse modalità di trattamento, questo manuale, facile da consultare, non dovrebbe mancare negli scaffali di ogni professionista della salute mentale.
Glen O. Gabbard, uno dei più autorevoli psichiatri psicodinamici contemporanei, dirige la Clinica psichiatrica del Baylor College of Medicine di Houston. Nelle nostre edizioni ha pubblicato, tra gli altri, Psichiatria psicodinamica (2007).
Il volume offre una visione d'insieme della psicologia sociale, illustrando in modo organico le diverse teorie e descrivendo i risultati empirici raggiunti negli ultimi decenni. Suddiviso in capitoli che rispecchiano una consolidata articolazione dei fondamenti della disciplina, la trattazione coniuga l'interesse per i temi attuali del dibattito scientifico con l'attenzione ai contributi classici della psicologia sociale. In funzione didattica, gli apporti delle diverse scuole di pensiero sono presentati in una rassegna completa che evita volutamente di adottare prospettive privilegiate.
All'indirizzo www.mulino.it/aulaweb docenti e studenti troveranno materiale utile alla didattica e all'apprendimento.
Indice: Presentazione. - Premessa. - I. Concetti chiave della psicologia sociale. - II. La percezione sociale. - III. Psicologia sociale del Sé. - IV. Gli atteggiamenti sociali. - V. Il cambiamento di atteggiamento. - VI. L'influenza sociale. - VII. Percepire i gruppi: dalla categorizzazione alla stereotipizzazione. - VIII. Il pregiudizio. - IX. Il conflitto. - X. Il comportamento aggressivo. - XI. Il comportamento altruistico. - Riferimenti bibliografici. - Indice analitico.
Stefano Boca è professore ordinario di Psicologia sociale presso l'Università di Palermo. I suoi interessi di ricerca riguardano le dinamiche del pregiudizio e l'utilizzo di stereotipi nel giudizio sociale. Piero Bocchiaro, dottore di ricerca, è borsista presso la libera Università di Amsterdam. I suoi interessi di ricerca vertono principalmente sui meccanismi psicosociali sottostanti la disobbedienza a una autorità ingiusta. Costanza Scaffidi Abbate è ricercatore presso l'Università di Palermo. Studia prevalentemente i temi relativi agli atteggiamenti sociali e alle dinamiche situazionali che favoriscono il comportamento altruistico.
La seconda edizione sostanzialmente riscritta è stata arricchita di una terza parte concernente i diversi profili della responsabilità. La parte prima riguarda: la programmazione nel contesto istituzionale e nei raccordi con L'Unione Europea; la programmazione di bilancio; il programma di Governo; la programmazione nell'evoluzione dell'ordinamento in senso federale. La parte seconda concerne: l'attività amministrativa e i parametri del controllo; il principio di legalità e il principio di efficienza; la tipologia dei controlli; il profilo giuridico, economico e aziendalistico del controllo di gestione; la misurazione dell'attività amministrativa e gli indicatori economico-finanziari; i controlli interni; i controlli esterni; il sistema dei controlli italiano e comunitario; la legge costituzionale n. 3 del 2001 e il problema dei controlli. La parte terza si articola in due capitoli: la responsabilità nell'ambito della pubblica amministrazione e la responsabilità amministrativa e contabile. Il primo capitolo riguarda: la responsabilità degli enti pubblici per atti illeciti; gli elementi costitutivi della responsabilità per atto illecito della pubblica amministrazione. Il secondo capitolo concerne: la giurisdizione della Corte dei conti ex art. 103 Cost.; la responsabilità amministrativa: la responsabilità amministrativa negli enti locali; la responsabilità contabile; il giudizio di responsabilità davanti alla Corte dei conti. La figura del Pubblico Ministero.
Questo volume ha una precisa finalità didattica: vuole essere un agile strumento di consultazione, per aiutare gli studenti - e in particolare le matricole - ad acquisire una prima infarinatura del lessico giuridico. Nessuno di coloro che hanno collaborato a redigere le voci presenti in questo testo ha avuto la presunzione di alterare usi consolidati o di aprire nuove vie al pensiero giuridico; tutti hanno lavorato come ogni docente dovrebbe sempre lavorare, riflettendo prima sulle necessità oggettive degli studenti e poi sulle modalità ottimali per venire loro incontro.
In questo lavoro, pubblicato al culmine della maturità intellettuale e dell'impegno in campo pedagogico, Maria Montessori analizza le caratteristiche psicologiche che contraddistinguono il periodo evolutivo che va dalla seconda infanzia all'adolescenza sino alle soglie della maturità e alla frequenza universitaria, individuando risposte educative e didattiche pertinenti con le specifiche esigenze cognitive, emozionali e sociali emergenti in queste particolari fasi evolutive. Dalle sue riflessioni emergono un quadro psicologico di grande interesse e attualità, indicazioni didattiche chiare e coerenti, nonché una proposta curricolare e organizzativa di scuola secondaria centrata su una preparazione culturale "ampia, profonda, completa", attenta alla esigenza prioritaria di fornire ai giovani condizioni concrete per la costruzione della propria identità sociale e personale. Ne emerge un modello di scuola che pone al centro dell'attenzione i bisogni dell'adolescente, un soggetto da cui dipende il futuro dell'umanità, come sottolinea l'autrice, ma che si trova ad attraversare una fase di "cambiamento radicale nella sua persona" che richiede un "cambiamento radicale nella sua educazione".
Il libro esplora le basi biologiche dell'esperienza e del comportamento: i modi in cui stati corporei e processi mentali producono e controllano il comportamento e la cognizione e - con pari importanza - il modo in cui il comportamento, la cognizione e l'ambiente influenzano i sistemi corporei. Molte caratteristiche del testo sono state progettate per aumentare la padronanza dello studente con la psicologia biologica: un chiaro e dettagliato apparato iconografico a colori; la presentazione a inizio capitolo di una breve storia reale che introduce il lettore alle questioni affrontate; la presenza a fine capitolo di un riassunto e di una lista di letture consigliate; l'evidenziazione lungo il testo di parole chiave in grassetto con definizione a margine, riprese a fine volume in un glossario; la proposta, all'interno di box specifici, di applicazioni interessanti, metodi importanti, aggiornamenti su concetti teorici rilevanti per la psicologia biologica.
"Devi cambiare la tua vita!": così intimava al poeta la voce che Rilke udì al museo del Louvre agli inizi del Novecento. Politica e religione ci hanno tentato per secoli, ma oggi l'una è in crisi mentre l'altra sembra cavalcare prepotentemente i nuovi fondamentalismi. In quest'ampia indagine sulla natura umana Peter Sloterdijk confuta che a ritornare sia il sentimento religioso. Semmai è presente in ogni piega della nostra società il disagio etico suscitato dalla constatazione che "così non possiamo più andare avanti" e che, dunque, ogni persona debba seriamente lavorare su se stessa per essere e rimanere all'altezza delle sfide del nostro mondo. Dopotutto, cosa accomuna un pizzaiolo e uno yogi, un sacerdote e una modella, un economista e una biologa se non il continuo esercizio teso a migliorare il proprio "rendimento"? Non si tratta solo del successo sulla scena pubblica, bensì di una elevazione che continuamente slitta dal piano fisico a quello spirituale e dal piano individuale a quello planetario. Al tempo degli antichi Greci era l'obiettivo della saggezza; oggi che tale parola sembra desueta non perde il suo mordente la stessa "pericolosa" pratica della filosofia.
L'orientamento, per poter effettivamente aiutare le persone a scegliere e a realizzare i propri progetti professionali, deve dimostrarsi in grado di personalizzare i propri interventi in modo che risultino effettivamente congruenti alle caratteristiche e necessità dei loro destinatari. A questo riguardo esistono differenze molto evidenti, come le differenze di genere, quelle causate da menomazioni, da difficoltà di apprendimento, o quelle dovute a povertà, a motivi linguistici, etnici, culturali, religiosi. Tali differenze oltre a richiedere sensibilità osservative e valutative necessitano molto spesso di aiuti consistenti per ridimensionare difficoltà ad esse associate e per smuovere ostacoli e barriere. Enfatizzare le diversità significa invocare all'orientamento un ruolo significativo di tipo preventivo e nuovi e più intesi sforzi affinché si realizzino interventi efficaci. È proprio in ossequio a questi convincimenti che sono stati raccolti i lavori presenti in questo volume. Come si potrà costatare esaminando i contributi di studiosi e ricercatori di diversi Paesi, l'orientamento può oggi avvalersi di modelli e di strategie di intervento che possono aiutarci a evidenziare le differenze interindividuali e a rispondere adeguatamente alle diverse esigenze e aspettative di persone spesso a rischio di intraprendere percorsi formativi e lavorativi insoddisfacenti.