
Quali autori può cominciare a leggere uno studente che si accosta all'italiano come lingua straniera? E quali opere? Questa antologia propone un assaggio della narrativa italiana più recente, dal 1950 ai giorni nostri. Gli autori sono stati scelti in base alle tematiche affrontate e alla lingua utilizzata: sono presenti alcuni classici del Novecento, come Italo Calvino, Dino Buzzati, Primo Levi, ma anche autori contemporanei, da Stefano Benni a Dacia Maraini, per arrivare ai casi letterari attuali come Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli. I testi dei racconti, presentati integralmente, sono accompagnati da proposte didattiche che mirano alla comprensione del testo e ad un ripasso delle forme linguistiche in essi presenti.
Apparso in lingua tedesca ad Amsterdam nel 1939 e pubblicato in Italia nel 1946, "Homo ludens" si caratterizza per un approccio spiccatamente interdisciplinare. Dall'indice: Natura e significato del gioco come fenomeno culturale; La nozione del gioco nella lingua; Gioco e gara come funzioni creatrici della cultura; Gioco e diritto; Gioco e guerra; Gioco e sapere; Gioco e poesia.
Fino a qualche anno fa la sociologia aveva un atteggiamento di complessiva disattenzione per i fenomeni culturali, che venivano piuttosto affidati agli studi antropologici. Più di recente abbiamo però assistito a un radicale cambiamento di sensibilità, anche grazie alla variegata esperienza dei "cultural studies". Questo mutamento di clima culturale è avvenuto in maniera disordinata e perfino caotica: sotto l'etichetta dei "processi culturali" vengono ormai proposti i temi più disparati, mentre manca una guida chiara e sistematica alla materia. È quanto offre allo studente universitario questo libro di Wendy Griswold, proposto in una nuova edizione.
Questo volume si caratterizza per l'assunzione di un'ottica storico-comparativa: i suoi vari capitoli, pur riguardando principalmente il sistema scolastico italiano, lo confrontano sistematicamente con quelli di altri Paesi, dal momento che la globalizzazione economica e l'integrazione sovranazionale delle istituzioni politico-amministrative, sistemi scolastici inclusi, impongono di estendere lo sguardo oltre ciascuna realtà nazionale. Un'ulteriore caratteristica del testo è data dalla sistematica integrazione di teoria e ricerca, che utilizza i dati empirici a conferma, o a falsificazione, degli studi sociologici sui sistemi scolastici.
Il contesto lavorativo italiano, in costante mutamento e sempre più attento alla flessibilità, ha posto via via maggiore attenzione alla selezione del personale e alla valutazione delle risorse umane. È sempre più frequente infatti il ricorso a test per valutare diverse caratteristiche individuali in occasione di concorsi pubblici, selezioni private, ricollocamento del personale, valutazione del potenziale, ecc. Questo volume rappresenta uno strumento per la scelta e l'utilizzo dei test in ambito organizzativo e orienta il lettore a un uso responsabile e appropriato di tali strumenti.
L'Italia è un paese di eccezionale varietà linguistica, cui contribuiscono l'italiano standard (con le sue diverse colorazioni regionali), i dialetti e le minoranze linguistiche. Completano il quadro i dialetti parlati fuori della penisola, in aree prossime o, talvolta, in terre assai lontane. Questo libro descrive, secondo varie prospettive, la situazione del dialetto - con le sue qualificazioni più correnti: arcaico, schietto, locale, rustico, urbano -, ciò che si pensa del (proprio) dialetto, il rapporto con l'italiano e le sue varietà, le diverse forme di documentazione (vocabolari, grammatiche, atlanti linguistici), i gruppi dialettali. La nuova edizione è stata rivista sulla scorta dell'esperienza dell'uso didattico e contiene i necessari aggiornamenti bibliografici, così come aggiornato risulta anche l'apparato cartografico.
Molte persone, ogni giorno e a vari livelli, si pongono domande che hanno a che fare con il funzionamento delle organizzazioni. È possibile migliorare il funzionamento di un ufficio, di un reparto ospedaliero, di una squadra di montaggio? Può una determinata procedura burocratica essere più efficace? Come si ottengono migliori prestazioni da una unità di lavoro? Questa introduzione alla psicologia delle organizzazioni fornisce una risposta a tali quesiti, a partire dall'assunto che non si deve tanto studiare la singola organizzazione come entità, quanto analizzare i comportamenti che al suo interno hanno luogo. Individui e gruppi hanno infatti un'esistenza reale, fatta di interessi, preferenze, valori, scopi: dai loro rapporti si costruiscono i processi organizzativi concreti e quegli strani artefatti umani e tecnologici che chiamiamo appunto "organizzazioni".