
Il volume, progettato sia per scopi didattici sia per finalità di approfondimento, declina il tema della partecipazione in una dimensione comunitaria, delineando un approccio psicosociale ai processi partecipativi che trova nella comunità territoriale sia il luogo fisico in cui essi possono esplicarsi e produrre i propri effetti, sia una delle loro radici. Il percorso concettuale che coniuga "comunità e partecipazione" si articola in tre passaggi. Il primo offre una lettura della "comunità", tanto sul versante teorico - distinguendo tra territori, luoghi e comunità, unità psico-socio-spaziali che possono sovrapporsi, coincidere e talvolta disgiungersi - quanto sul versante operativo, attraverso l'analisi empirica della stessa. Il secondo si dedica all'esame di alcune "interfacce" psicologiche tra le persone e le comunità, e del ruolo che esse giocano nell'attivare l'azione e la spinta partecipativa: l'attaccamento e l'identificazione con i luoghi che si abitano, il senso di appartenenza alla comunità in cui si vive, la capacità di relazionarsi a essa in chiave trasformativa e di empowerment, sono tutti fattori che contribuiscono a definire i modi con cui le persone si relazionano alla collettività prossima, anche in termini di impegno attivo e di azione. Il terzo passaggio affronta la "psicologia della partecipazione", trattando la fenomenologia delle diverse forme di partecipazione, i rispettivi moventi e gli esiti che producono per le persone e le comunità. Andando oltre le forme convenzionali della partecipazione politica, il volume si occupa dei processi di attivismo dal basso (azione collettiva), dell'impegno civico e sociale che si manifesta principalmente nelle pratiche dell'associazionismo e del volontariato e della variante istituzionalizzata della partecipazione, che si basa sull'interlocuzione attiva tra cittadini e amministrazioni locali e sul coinvolgimento della cittadinanza nelle decisioni di interesse collettivo.
Questo testo intende evidenziare e analizzare il contributo determinante che il romanzo di formazione ha dato alla forma-romanzo, all'indomani del grande quindicennio di sperimentalismi degli anni Sessanta e Settanta, attraverso una serie di opere, tra cui Altri libertini, Seminario sulla gioventù, Treno di panna, Camere separate, Gli sfiorati, che diventeranno riferimenti imprescindibili per la letteratura e gli autori successivi. Questi romanzi di formazione, liberandosi gradualmente dal timbro generazionale, offrirono, attraverso il racconto della maturazione dei propri personaggi, giovani irrequieti ed in cerca di identità, una rappresentazione e interpretazione di quel tempo nuovo che furono gli anni Ottanta, il decennio dell'Io, al tempo stesso rinnovando e rilanciando il romanzo italiano. Dopo aver definito il perimetro del romanzo di formazione, e averne tracciato brevemente la storia, europea e italiana, questo libro, partendo da una approfondita analisi del ritorno del romanzo del decennio precedente, ne descrive la parabola vitale lungo gli anni Ottanta, le ragioni della sua affermazione e della sua diffusione, i motivi della sua ancora attuale validità.
Fra i testi che trattano l'ECDL questo si differenzia perché contiene, oltre a tutti gli argomenti previsti dalla nuova versione del Syllabus 4.0, molti inserti come note, approfondimenti, suggerimenti e anche una serie di Appendici che aiutano il lettore a inquadrare meglio gli argomenti e ad ampliarli. Il taglio didattico rende il testo particolarmente utile agli studenti universitari che sostengono l'esame ECDL. L'aggiornamento è stato condotto sulle versioni di Windows XP e Office XP. Il CD-ROM allegato accompagna il lettore nello studio dell'ECDL mettendo a dispozione un ricco apparato di test e esercitazioni pratiche, per un totale di oltre 500 esercizi. Contiene inoltre il software SimulATLAS che permette di simulare l'esperienza dell'esame con il sistema ATLAS, con le stesse condizioni che lo studente incontrerà in un TestCenter accreditato.
"L'opera Teologia della speranza di Jürgen Moltmann, edita in edizione originaria nel 1964 (e in traduzione italiana come BTC 6 nel 1970, è ormai un testo classico della teologia del XX secolo. Il messaggio dell'opera, tradotta nelle principali lingue internazionali, affermava che l'esistenza cristiana e l'azione sociale si devono coniugare insieme. A lungo attesa, ora finalmente vi fa seguito questa nuova opera, "Etica della speranza", in cui l'Autore spiega come si potrebbero prospettare, alla luce di una teologia della speranza, delle visuali etiche, dei giudizi etici e un agire concreto. Questa nuova opera, "Etica della speranza", non è un manuale che tratta di princìpi generali atemporali, ma un progetto di prassi etica. A un capitolo fondamentale sul nesso esistente tra escatologia ed etica seguono tre passaggi: il teologo cerca di delineare un'etica della vita in contrasto con un'etica della morte, un'etica della terra di fronte alle sfide ecologiche del presente e, infine, un'etica della giustizia di fronte ai crescenti squilibri sociali e globali nella convivenza sociale. La speranza incoraggia a fare quel che oggi e domani è necessario fare, con coraggio, di fronte al pericolo.
La Germania è da sempre un enigma di non facile interpretazione per gli altri popoli, nel bene e nel male. Nell'epoca di Angela Merkel, all'ammirazione per la "locomotiva d'Europa", fulcro del processo di integrazione continentale, è subentrato il timore per una potenza in grado di tenere sotto scacco le altre economie europee. Per districare i nodi del presente e guardare con consapevolezza ai traumi del passato, Gustavo Corni propone di rileggere la storia tedesca in un'ottica di lungo periodo. Il percorso che si apre con i brillanti successi politico-diplomatici di Otto von Bismarck e giunge fino alla caduta del muro di Berlino, alla riunificazione gestita da Helmut Kohl e alle sfide del presente è straordinario e drammatico al punto che si è parlato di un sonderweg, una "via peculiare". Grazie a Bismarck, la Germania nacque sconvolgendo gli equilibri europei, ma unificando soltanto una parte delle popolazioni di lingua e cultura tedesca. Da queste particolari condizioni di partenza maturarono le premesse dei tormentati eventi novecenteschi: l'imperialismo guglielmino, la grande guerra, il diktat di Versailles, l'occasione sprecata di Weimar, infine l'ascesa del nazismo. Solo andando alle radici si possono comprendere il forsennato sogno di dominio di Hitler, il suo "tragico successo" popolare, il dramma senza pari dell'olocausto e il disastro della seconda guerra mondiale. E proprio la capacità di tener desta la coscienza della barbarie nazista è tra i fattori che hanno permesso alla Germania di risollevarsi, di sopportare la divisione lungo la cortina di ferro e di raggiungere la riunificazione. I protagonisti, le trame politiche - ufficiali e sotterranee -, le trasformazioni economiche, sociali e culturali: Storia della Germania è un riferimento per chiunque voglia conoscere meglio il "paese di mezzo", il più ammirato e insieme il più temuto d'Europa.
La capacità di promuovere processi inclusivi è la condizione di base affinché la scuola raggiunga il successo formativo di tutti gli alunni, nessuno escluso. Il volume offre un quadro teorico e metodologico sull'orientamento Evidence-based education, applicato alla pedagogia speciale per l'inclusione. Viene proposto un modello di riferimento per la ricerca, in grado di rispondere alla necessità di costruire forme di conoscenza condivisa e affidabile sui processi inclusivi, attuabile nei diversi contesti educativi. Attraverso esemplificazioni, si presentano strategie di ricerca, sia di natura quantitativa sia qualitativa sia mista, che contribuiscono alla concretizzazione di tale modello. Si individuano e definiscono alcuni criteri di qualità, che possono costituire un riferimento utile per chi deve progettare e condurre una ricerca in educazione speciale, per chi ne deve valutare l'adeguatezza metodologica attraverso un'opera di revisione e per chi concretamente ne può utilizzare i risultati nella prassi quotidiana.
Il libro, pur muovendo dall'esperienza didattica degli autori e dall'esigenza di strutturare al meglio i contenuti basilari della Linguistica italiana, è pensato sia per gli studenti universitari sia per coloro che vogliano approfondire la conoscenza della nostra lingua. A un excursus storico, che intende fornire poco più delle coordinate indispensabili a comprendere la situazione linguistica contemporanea, segue una descrizione critica e aggiornata delle strutture dell'italiano, dei suoi usi, delle sue varietà. La variazione linguistica, in particolare, che include anche l'italiano dei nuovi italiani e gli usi innovativi del dialetto, è esaminata sempre attraverso ampie esemplificazioni e dettagliate analisi di testi. Una novità è rappresentata dalla riflessione sul confronto tra le strutture dell'italiano e quelle di altre lingue europee, nella convinzione che la comparazione tra lingue diverse favorisca sempre conoscenza, consapevolezza e condivisione.
Il volume si concentra sulle particolarità dell'italiano usato nelle traduzioni. Analizzandone in particolare gli aspetti sintattici e semantico-pragmatici, conferma la tesi che la lingua usata nelle traduzioni è parzialmente diversa dalle produzioni spontanee nella stessa lingua. Alcuni dei contributi affrontano anche la questione del rapporto tra l'italiano utilizzato dai traduttori e l'evoluzione dello standard, mettendo in luce da un lato la tendenza a mantenere tratti conservativi al di là della loro permanenza nell'uso nativo spontaneo e dall'altro la presenza di tratti innovativi, spesso riconducibili a interferenza con la lingua di partenza e paragonabili ad altre situazioni di contatto linguistico.
Internet è il più misurabile dei media, tuttavia la mancanza di metriche condivise è uno scoglio contro cui chi pianifica iniziative di marketing attraverso i social media si scontra quotidianamente. Il pericolo è quello di utilizzare in modo scorretto gli indicatori, come il tanto mitizzato ROI (Return On Investment), o di finire per collezionare una serie di dati numerici che si rivelano vuoti, perché privi del contesto di riferimento, oltre che spesso incomprensibili per decisori aziendali con poca familiarità con la Rete. Questo libro cerca di mettere a fuoco alcuni punti fermi: a partire dalla diffusione dei social media in Italia, fino agli strumenti e le soluzioni per strutturare programmi di attività coerenti con le strategie di marketing e con le funzioni aziendali. La misurazione di obiettivi e risultati diventa così il grimaldello per scardinare preconcetti superficiali sull'uso dei social media, la bussola per migliorare il lavoro quotidiano all'interno dell'azienda, la guida per immaginare il percorso che porterà fan e follower a diventare consumatori soddisfatti e, magari, sostenitori fedeli del brand.
"Nella storia europea la nostra civiltà si è incontrata con le altre culture in molte occasioni ed in diversi modi. In modi e occasioni che hanno consentito alla nostra società di guardare a se stessa in modo critico, dovendo trovare in se medesima le ragioni di apertura o eventualmente di esclusione mediante le quali poter rapportarsi all'altro. Negli ultimi tempi sotto l'etichetta del multiculturalismo e della multietnicità una simile riflessione si è, una volta di più, riavviata e rinnovata. Nei lavori che costituiscono questo volume queste poche parole introduttive, la riconsiderazione di questi temi tiene presente la risalente tradizione a cui si è voluto far cenno, ma cerca di aggiornarne i punti di vista e le problematiche salienti." (Dalla Prefazione di A. Bixio).