
Questo breve volume nasce dal desiderio di condividere un'esperienza e alcune riflessioni da parte dell'Autore, da anni impegnato come comunicatore in vari Organismi ecclesiali. Non un manuale di comunicazione, bensì una testimonianza che nasce dall'esercizio quotidiano di comunicare nella e per la Chiesa; il tentativo di interrogare la comunicazione ecclesiale alla luce della natura sinodale della Chiesa. Si assume come modello la comunicazione di una diocesi, con la definizione degli elementi base di un Ufficio per la comunicazione, particolarmente il ruolo del suo direttore, chiamato a riconfigurare quotidianamente il proprio lavoro alla luce dei cambiamenti in atto nella società e nel mondo delle comunicazioni sociali. Oltre che le realtà delle diocesi, il libro può ispirare anche la comunicazione di una congregazione religiosa, di un'associazione o altre istituzioni ecclesiali che intendano assumere pienamente la conversione sinodale della Chiesa. In diverso modo, il volume potrà essere utile anche a quanti si apprestano a guidare l'Ufficio stampa di un evento ecclesiale.
Quali sono i bambini iperattivi e quali quelli che semplicemente hanno difficoltà a concentrarsi o sono particolarmente vivaci? In Italia è da poco in uso uno psicofarmaco, già ampiamente usato nei paesi anglosassoni, per i bambini affetti da Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività (ADHD). I contorni di questo disturbo però non sono ancora stati definiti con precisione e diagnosticarlo è molto difficile. Così, mentre in televisione e sui giornali si dibatte sulla legittimità di una terapia farmacologica, viene in luce un problema comune a molte famiglie e a molti bambini. Un bambino su cinque soffre di disturbi psicologici e sempre più spesso si parla di bambini iperattivi e disattenti, ma raramente con chiarezza. Questo libro aiuta a elaborare strumenti diagnostici più precisi e fornisce agli adulti indicazioni utili per distinguere un bambino da curare da uno che ha semplicemente un leggero disagio emotivo, non risolvibile con le medicine. Un saggio-guida per genitori, educatori e operatori che fa chiarezza su un problema difficile da individuare, suggerendo allo stesso tempo i diversi possibili interventi terapeutici.
Un manuale per coloro che vogliono diventare giornalisti, ma in realtà espressamente rivolto ai lettori di giornali. Il protagonista immaginario è un Giovane Redattore al quale vengono spiegate le regole che governano la vita quotidiana di tutti i giornali italiani e che si possono riassumere nella Norma Generale del Giornalismo Universale e nelle 15 Leggi Generali della Redazione. Un viaggio nel cuore della vita di una redazione che spiega che cosa succede veramente in una riunione di redazione, che cosa è un "Viaggio merenda" (e perché i giornalisti vi sono invitati) o una "marchetta" (della quale l'autore stila una scientifica e sarcastica classificazione, da quella politica a quella pubblicitaria, fino alla più misteriosa "marchetta rotante"), come gli uffici stampa riescono a influenzare le scelte di un giornale e come sia possibile che le interviste siano tutte, contemporaneamente, un po' vere e un po' false. L'autore è un giornalista milanese di ventennale esperienza e lavora in uno dei più diffusi giornali italiani.
«La casa era semplice, ma comoda: due camere per piano, grandi, un po' basse, coi pianciti e i soffitti di legno; imbiancate con la calce; l'ingresso diviso in mezzo da una parete: a destra la scala, la prima rampata di scalini di granito, il resto di ardesia; a sinistra alcuni gradini che scendevano nella cantina. Il portoncino solido, fermato con un grosso gancio di ferro, aveva un battente che picchiava come un martello, e un catenaccio e una serratura con la chiave grande come quella di un castello. La stanza a sinistra dell'ingresso era adibita a molti usi, con un letto alto e duro, uno scrittoio, un armadio ampio, di noce, sedie quasi rustiche, impagliate, verniciate allegramente di azzurro: quella a destra era la sala da pranzo, con un tavolo di castagno, sedie come quelle altre, un camino col pavimento battuto. Null'altro. Un uscio, solido pur esso e fermato da ganci e catenacci, metteva nella cucina. E la cucina era, come in tutte le case ancora patriarcali, l'ambiente più abitato, più tiepido di vita e d'intimità.»
È possibile fare scuola cattolica oggi? Quali sono i principali modelli culturali che plasmano il pensiero contemporaneo, portandolo inesorabilmente lontano dai criteri di un sapere genuinamente cristiano?
Questo saggio affronta tali questioni e prova a delineare una strategia capace di proporre un percorso di studi che custodisca le virtù e la fecondità dello sguardo sapienziale del cattolicesimo, senza rinunciare al rigore di una ricerca conforme agli standard della comunità scientifica. Appoggiandosi al pensiero di Giustino, senza trascurare l’importanza di mantenere aperto un dialogo fecondo e vero con la modernità, l’autore ci guida nella costruzione di un programma culturale per una scuola pensata anche a maggiore gloria di Dio.
Marco Begato (1983), sacerdote e religioso, ha lavorato e lavora nel mondo della scuola, con ruoli di educatore, docente e preside. Ha compiuto studi di musica, filosofia e teologia; è autore di poesie e saggi; collabora con portali di apologetica ed evangelizzazione cattolica; è membro del Collegio degli Autori dell’Osservatorio Internazionale Cardinale Van Thuân sulla Dottrina sociale della Chiesa.
Lo sport ha bisogno di atleti, a tutti i livelli, e con tutte le competenze necessarie. Ma ha pure bisogno di chi sappia giocare con le parole, di chi sappia raccontarlo. Ecco l'obiettivo di questo libretto: far vedere, da Dante e fino a Pasolini, come lo Sport sia entrato nella Letteratura e sia stato raccontato, con piena dignità letteraria. Del resto, oggi, si può raccontare lo Sport anche attraverso una foto, una illustrazione, finanche un selfie, un twitt, con l'utilizzo di soli 140 caratteri, o un post di Facebook. Ovvero, attraverso un blog, un profilo Instagram, un sito web. Nel corso del 2021, abbiamo assistito, dietro lo schermo televisivo, a un Campionato europeo di calcio, e a una Olimpiade dello sport svoltisi entrambi con gli spalti vuoti (o semi-vuoti), per ragioni di prudenza e di sicurezza igienico-sanitaria da Covid, in nome di quel "distanziamento" che dev'essere, lo ribadisco, fisico, nient'affatto "sociale".
Interest in international law has increased greatly over the past decade, largely because of its central place in discussions such as the Iraq War and Guantanamo, the World Trade Organisation, the anti-capitalist movement, the Kyoto Convention on climate change, and the apparent failure of the international system to deal with the situations in Palestine and Darfur, and the plights of refugees and illegal immigrants around the world.
This Very Short Introduction explains what international law is, what its role in international society is, and how it operates. Vaughan Lowe examines what international law can and cannot do and what it is and what it isn't doing to make the world a better place. Focussing on the problems the world faces, Lowe uses terrorism, environmental change, poverty, and international violence to demonstrate the theories and practice of international law, and how the principles can be used for international co-operation.
Come cresce una pianta' Qual è il segreto della vita vegetale' Siamo abituati a osservare il verde nel cortile della scuola, in un prato, in un parco, in un bosco, ma non sappiamo, a volte, spiegare tali fenomeni, soprattutto ai bambini che si e ci pongono mille domande. Il volume propone percorsi di osservazione e attività che stimolino l'interesse dei più piccoli, suggerendo un'interessante mediazione tra ciò che essi sanno e guardano e ciò che insegna la biologia. Esperienze che vogliono abituare i bambini a percepire il mondo in tutta la sua complessità e a interpretarne i meccanismi nascosti.

