
Il volume è strutturato in sei parti: la prima analizza le caratteristiche della professione, i requisiti per il suo esercizio, le aree di intervento, il Codice deontologico; la parte seconda si occupa della relazione d'aiuto, delle caratteristiche e delle fasi del processo d'aiuto, delle competenze specialistiche della professione; la parte terza analizza le tipologie di welfare state, i diversi aspetti della legislazione sociale, l'evoluzione dei sistemi sanitari in Italia, gli strumenti della pianificazione sanitaria, il sistema dell'assistenza sociale, gli enti del Terzo settore; la parte quarta riguarda le misure di contrasto alla povertà, le politiche sociali a favore dei disabili, delle famiglie e dei minori, degli immigrati, degli anziani, delle persone affette da disagio psichico, delle persone con problemi di dipendenza; la parte quinta è dedicata ad argomenti di Psicologia e Sociologia; la parte sesta propone l'analisi di cinquanta casi pratici raggruppati per tipologia di utenza.
Il volume si propone di fornire a chi insegna chimica o sta affrontando l'iter per diventare docente, i principali fondamenti pedagogici della didattica della chimica, la cui acquisizione costituisce, insieme alla preparazione disciplinare e metodologica, l'aspetto fondamentale della professione. Lo scopo del testo è quello di favorire la costruzione di saperi e buone pratiche indispensabili nell'ambito della propria professionalità, sviluppando la capacità di attivare percorsi di apprendimento che facilitino l'acquisizione di conoscenze e abilità su vari livelli. Dopo una puntuale rassegna delle tematiche ritenute alla base della prassi e della teoria, il testo pone particolare attenzione ai processi di apprendimento che si attivano attraverso la prassi esecutiva (un apposito capitolo è dedicato a schede e attività pratiche), passando ad offrire spunti pratici sui principali metodi e strumenti della didattica della chimica. Il volume, inoltre, è arricchito da una serie di inserti che consentono di fissare i concetti basilari della disciplina e da tre appendici, contenenti indicazioni bibliografiche e spunti per materiali di documentazione e aggiornamento.
Il volume propone una lettura della L. 107/2015, meglio nota come "La buona scuola", secondo la logica dei "commentari", mediante una trattazione sistematica e comparata della normativa scolastica che possa essere di aiuto ad un'ampia platea di lettori: personale delle istituzioni scolastiche, decisori politici, esperti del settore, candidati a concorsi pubblici in ambito scolastico. Il commento al testo di legge è stato organizzato per temi principali: Autonomia delle istituzioni scolastiche, Ordinamenti didattici, Dirigenti scolastici, Personale docente, Istruzione terziaria, Iniziative di sistema, Risorse economiche, Edilizia scolastica, Regioni e Province autonome, Coperture-decorrenze-norme tecniche. Ciascun capitolo è a sua volta suddiviso in paragrafi, per commi dal contenuto omogeneo, opportunamente spiegati e collegati alla normativa vigente e previgente. L'inquadramento storico consente di comprendere la genesi delle norme e offre uno spaccato della "storia dell'istruzione". L'analisi giuridica è attenta a valutare gli effetti delle innovazioni introdotte, evidenziandone le possibili criticità, e a offrire delle ipotesi di soluzione e di attuazione concreta.
Il volume, insieme pratico e teorico, si articola secondo la classica scansione delle abilità di base, assunta anche nelle Indicazioni nazionali e nelle Linee guida per i vari livelli di scuola. Il primo capitolo presenta, mediante una serie di riflessioni sullo stato della didattica dell'italiano, alcuni concetti basilari: educazione linguistica, abilità, competenze. Il discorso si focalizza poi sulle abilità orali e sulla scrittura, rispetto alle quali si forniscono anche linee di possibile sviluppo del curricolo. Il secondo capitolo è incentrato sul saper leggere, o meglio sull'imparare e sull'insegnare a leggere, in considerazione della centralità della lettura nel curricolo per tutte le discipline. Il terzo capitolo è dedicato alla riflessione sulla lingua e sulla grammatica, presenta i fondamenti teorici di alcuni modelli grammaticali e suggerisce uno sviluppo in verticale della competenza. Il quarto capitolo si occupa delle indagini nazionali (prove INVALSI) e internazionali (IEA PIRLS e OCSE PISA) sulle competenze di lettura degli studenti. Il testo è infine arricchito da un'ampia bibliografia a corredo di ogni capitolo e da un'Appendice contenente una sitografia ragionata.
Il libro raccoglie diciannove opinioni di autrici e autori italiani che da diverse visuali disciplinari (storiche, giuridiche, filosofiche, antropologiche, ambientaliste.) si sono confrontati con il tema dei "commons". Aria, acqua, terra, energia e conoscenza sono risorse speciali, beni primari da cui tutto dipende e la cui fruizione richiede quindi attenzioni particolari. L'applicazione a tali beni della logica del mercato ha sperimentato infatti i più clamorosi fallimenti. Il riconoscimento del Nobel all'economista Elinor Ostrom dimostra che il pensiero unico neoliberista sta incrinandosi anche dentro l'accademia. Ma nella sfera politica (specie in quella italiana) non vi è ancora traccia di ravvedimento: la saga delle privatizzazioni procede, ma cresce anche l'opposizione da parte di numerosi gruppi di cittadinanza attiva, di comitati, di associazioni in nome di una società più consapevole nei riguardi della natura e più responsabile nei confronti di tutta la comunità umana.
Il bilancio sociale è lo strumento attraverso il quale le imprese danno conto agli stakeholder del livello della loro responsabilità sociale. Per molti è un documento che risponde a una necessità di comunicazione e punta a costruire una buona immagine dell'azienda, per altri serve a migliorare la gestione interna rendendola più consapevole e trasparente intorno alle finalità da raggiungere, per altri ancora è un modo per misurare la coerenza del proprio operato rispetto alla mission che ci si è data. Il sindacato, stakeholder che rappresenta alcuni tra i destinatari principali della rendicontazione sociale (i dipendenti dell'impresa ma anche la comunità più in generale), dopo una fase di iniziale cautela sull'argomento, ha scoperto tutte le potenzialità del bilancio sociale e moltiplicato le occasioni di studio e discussione. Il testo - più volte citato nella letteratura delle discipline economico-aziendali italiane ed utilizzato in diverse università e corsi formativi - illustra i concetti fondamentali della responsabilità sociale e dell'accountability, approfondisce la teoria degli stakeholder, ricapitola i passaggi essenziali della storia del bilancio sociale, in particolare in Italia dove nell'ultimo decennio ha conosciuto un positivo e forse inatteso sviluppo. E suggerisce come il sindacato possa farne un uso corretto, sia per arricchire i contenuti della propria contrattazione sia per rendicontare ai propri stakeholder (gli iscritti e tutti i lavoratori) la propria missione, gli obiettivi assegnati...
La figura della donna privata della protezione del proprio Stato, in cerca di asilo in un altro paese, non è una novità del nostro tempo. Molte donne nel corso della storia hanno fatto esperienza dell'esilio, e grandi pensatrici del Novecento come Hannah Arendt, Simone Weil, Maria Zambrano, Àgnes Heller hanno scritto opere di speciale originalità e profondità sulla condizione degli sradicati e dei senza Stato. Caratteristica del presente è la dimensione massiva delle migrazioni forzate femminili, a cui il diritto dei rifugiati, a settant'anni dall'approvazione della Convenzione di Ginevra, ancora stenta a offrire risposte adeguate. La figura della rifugiata mette in crisi concetti consolidati, come quelli di Stato, nazione, cittadinanza, e rappresenta in sé una critica alle norme che sovraintendono all'accoglienza e protezione di chi chiede asilo. Il libro indaga quindi la condizione delle «donne senza Stato» attraverso gli strumenti della teoria politica e del diritto internazionale, discipline che fino ad oggi troppo poco si sono interrogate sulla profondità della sfida che questa prospettiva comporta per le categorie giuridiche e politiche tradizionali. Per restituire vitalità all'istituto della protezione internazionale, in una congiuntura connotata dal rafforzarsi di tendenze repressive e autoritarie, che avanzano norme discriminatorie nei confronti delle donne e mettono al bando la prospettiva di genere nella ricerca così come nella politica, appare imprescindibile ricentrare il discorso pubblico sull'asilo partendo dall'esperienza femminile e dalla consapevolezza che ne deriva: non esiste un paese «sicuro» per le donne. Con un saggio di Jane Freedman.
Il volume affronta il tema della cooperazione sociale come agente di sviluppo locale. Gli autori, dopo aver illustrato le cooperative sociali ed i relativi aspetti giuridici e organizzativi, presentano dodici (macro)progettazioni di territorio. Si tratta di importanti esperienze (best practice), realizzate all'interno della rete di Federsolidarietà (Federazione nazionale delle cooperative sociali, aderente a Confcooperative), capaci di creare lavoro, ripristinare la legalità, riportare dignità e generare benessere anche nelle zone più difficili e disagiate. Nella seconda parte della pubblicazione sono descritti gli strumenti per tradurre in realtà questi progetti, con particolare riferimento ai settori del turismo e dei beni culturali nonché all'accesso ai fondi, e le diverse opportunità finanziarie di sistema.
Il romanzo, scritto nel 1913 e pubblicato nel 1919, è la storia di un amore tormentato e di chiara ispirazione autobiografica: il protagonista, Pietro Rosi, è un giovane sognatore e riflette le passioni dello stesso scrittore; il padre di Pietro, Domenico, non è altro che la trasfigurazione letteraria del vero padre di Tozzi; Anna, affetta da turbepsichiche, donna fragile e morta in giovane età, si ispira alla madre; e infine Ghìsola prende vita da Isola, una ragazza amata dallo scrittore. Pietro affronta con totale dedizione questo amore, "con gli occhi chiusi" appunto, ma si scontrerà presto con l'amara realtà: con il disincanto finirà la sua gioventù. "Il personaggio femminile è la grande riuscita del romanzo. Ghìsola è un autentico polo di attrazione sessuale" (Carlo Cassola).