
Il termine crowdfundlng, traducibile in "finanziamento dal basso", è frutto dell'accostamento delle parole inglesi crowd, "folla", e funding, "finanziamento". Attraverso appositi portali - le piattaforme di crowdfunding i privati cittadini, ma anche le aziende, gli enti e le organizzazioni, lanciano progetti per i quali chiedono al pubblico di Internet un piccolo contributo economico; in cambio, i finanziatori ottengono un premio, per esempio un biglietto per vedere il film che hanno contribuito a finanziare. Il crowdfunding è oggi in crescita verticale in tutto il mondo e anche in Italia si moltiplicano le piattaforme e i progetti, mentre una legge all'avanguardia ha disciplinato il crowdfunding per il finanziamento delle start-up tecnologiche. Lo scopo di questo libro, il primo manuale in italiano sull'argomento, è fornire al lettore tutti gli strumenti operativi per lanciare una campagna di crowdfunding efficace e realizzare progetti di qualsiasi tipo, dal restauro di un dipinto al reportage giornalistico, dalla produzione di un film al finanziamento di una campagna elettorale.
Il Design Thinking è il metodo di progettazione visuale che ti permette di realizzare prodotti e servizi innovativi che i clienti desiderano. Questo libro ripercorre il ciclo del Design Thinking e, per ciascuna delle sue sette fasi, dalla comprensione del problema al testing, propone i migliori strumenti disponibili, scelti sulla base di un ampio sondaggio condotto presso i design thinker di tutto il mondo. Grazie a "Gli strumenti per il Design Thinking" potrai: acquisire una comprensione profonda, depurata da ogni idea preconcetta, dei bisogni reali degli utenti, attraverso strumenti quali l'"intervista empatica", "i 5 perché" e la "mappa degli stakeholder"; far emergere all'interno del team le idee migliori, mediante tecniche strutturate di brainstorming; realizzare rapidamente prototipi per dare corpo alle idee, dal "prototipo di funzione critica" fino al "prototipo finale"; raccogliere il feedback degli utenti mediante svariati strumenti di testing, dall'"intervista sulla soluzione" fino al "test di usabilità strutturato".
A chi pretende di tutelare l'«Occidente cristiano» combattendo il diverso e il povero e quindi la più cristiana delle virtù, la carità, occorre rispondere con chiarezza e con decisione. Per questo parlare di Francesco d'Assisi è, oggi, di bruciante attualità.
Un'accurata riflessione a più voci intorno alle tante dimensioni del vivere insieme: dalla vita civile all'economia, dalla bioetica alla cura dell'ambiente.
L'autore affronta il tema dell'uomo creatura di Dio a partire dalla tradizione cristiana e francescana. Dapprima offre un excursus della persona umana nella Sacra Scrittura e nei testi dei Padri della Chiesa di Oriente e di Occidente. Successivamente, attraverso la lettura del Cantico delle creature, riflette sulle cinque relazioni con cui l'uomo realizza se stesso nella comunione con Dio. Infine, propone una visione della persona umana in cui la Parola di Dio sull'uomo è diventata carne, cioè visibile. Facendo riferimento all'arte, e in particolare ad alcune opere d'arte cristiana che narrano, attraverso le immagini, il mistero dell'uomo e della creazione (Michelangelo nella Cappella Sistina). Prefazione di Angelo Branduardi. Postfazione di mons. Domenico Pompili.
Un viaggio per acque, navigando tra discipline diverse - fisica, ecologia, religione, economia - per ripensare l'acqua, per ritrovarne la forza simbolica e la potenza vitale.
Difficile pensare una parola più malintesa, dimenticata, disattesa della parola pace. Questo libro si nutre di una amicizia tra due docenti: Andrea, professore, ed Elisa, studentessa, in seguito divenuta a sua volta insegnante. Elisa ha chiesto la collaborazione di Andrea per lavorare, con le sue classi, su ciò che è inerente alla pace. Ne è uscito un dialogo in cui la teoria e la competenza definiscono un discorrere che vuol esprimere reciprocamente che, se si parla di questo argomento, bisogna farlo con speranza e determinazione. Nelle loro riflessioni affrontano i temi dell'identità, della relazione, del conflitto, della guerra, del ruolo della Chiesa... temi che tessono la dinamica di una didattica, ma soprattutto la piena ragione di una parola bella e colma di futuro come pace.
L'opera intende illustrare la materia del codice civile e le principali leggi speciali che regolano i rapporti di diritto privato. Essa è stata concepita essenzialmente a scopi didattici ma la trattazione problematica e la considerazione degli orientamenti di dottrina e di giurisprudenza (con particolare attenzione a quella costituzionale) ne fanno un utile strumento anche per una preparazione post-universitaria. Gli argomenti sono infatti illustrati a livello strettamente istituzionale ma con un crescente approfondimento che permette al lettore di progredire nello studio secondo lo scopo che egli si prefigge. La diciassettesima edizione è rivista e aggiornata con le novità giurisprudenziali e legislative, specie per quanto riguarda la filiazione, la fecondazione eterologa, la negoziazione assistita e l'accordo di separazione e divorzio, i contratti di godimento ln funzione della successiva alienazione di immobile, il condhotel, la riforma del lavoro (jobs act), la responsabilità del magistrato.
Il Manuale, scritto nel Meridione della Francia tra l’841 e l’843, ha due aspetti di sicura originalità. Primo, non è scritto da un chierico, ma da una donna, non da una religiosa, ma da una laica, una madre di famiglia. Secondo, si tratta di una madre che indirizza un libro di educazione e autobiografico a suo figlio. Questi due aspetti conferiscono al Manuale un posto del tutto singolare nella letteratura mondiale.
Il Manuale è di capitale importanza anche per ricostruire la vita sociale e i modelli di istruzione e di educazione del periodo carolingio.
Il testo lascia trasparire la personalità di Dhuoda, madre affettuosa e forte, intraprendente e audace che ha messo tutte le sue energie e le sue ricchezze familiari a servizio del capofamiglia, cioè suo marito Bernardo. Numerosi sono i riferimenti al periodo storico turbolento e di crisi, alla famiglia carolingia alla quale Dhuoda e Bernardo erano legati da rapporti di parentela e di governo. In questo contesto, per molti aspetti violento e buio, Dhuoda ha cura di trasmettere al suo figlio primogenito, Guglielmo, che le è stato sottratto per essere affidato al re Carlo il Calvo, ciò che lei ritiene essenziale: la fede in Dio, l’amore e la venerazione verso il padre e il rispetto e il servizio verso il re e la Chiesa.
La presente edizione è la prima, in assoluto, edizione italiana con testo critico latino e traduzione a fronte.
Dhuoda ci è nota proprio grazie al suo Manuale. È una donna aristocratica, imparentata con la famiglia carolingia, tanto che sposa suo Bernardo nella cappella del palazzo imperiale di Aquisgrana, il 29 giugno 824. Due anni dopo, il 29 novembre 826, dà alla luce Guglielmo; e quindici anni dopo, il 22 marzo 841, le nasce il secondo figlio, Bernardo. Finì di scrivere il suo Manuale il 2 febbraio 843, e dopo tale data non abbiamo più notizie di lei.

