
Il tema della competenza interculturale è di grande attualità in questi ultimi anni e investe vari settori, dalle aziende alla scuola, ai servizi. Questo libro ha l'obiettivo di fornire un'introduzione concettuale e pratica allo stesso tempo della comunicazione interculturale, secondo una prospettiva evolutiva che accompagna il lettore in un percorso di scoperta della propria dimensione culturale nel confronto con le altre realtà. I temi centrali dello studio della comunicazione interculturale si basano sull'organizzazione del modello dinamico di sensibilità interculturale di Milton J. Bennett e sono accompagnati da esercizi e spunti di riflessione che ne approfondiscono la comprensione da un punto di vista esperienziale.
L'insuccesso della rivoluzione siriana e della primavera araba non significano di certo la fine dei nuovi movimenti. Dall'uscita della prima edizione di questo libro (2012), ne sono sorti altri: in Brasile (con il Movimiento Passe Livre che occupa l'Avenida Paulista, una protesta che andrà avanti per mesi); e poi Gezi Park a Istanbul, l'occupazione di Maidan Square a Kiev, la rivoluzione degli ombrelli a Honk Kong, le proteste in Messico, Podemos in Spagna, il Movimento 5 Stelle in Italia. C'è una cosa che, pur nella diversità, hanno in comune: sono tutti inestricabilmente legati alla creazione di reti di comunicazione autonome, supportate da Internet e da trasmissioni wireless. Castells è in grado di rispondere onestamente e criticamente alla domanda che molti osservatori ponevano a questi movimenti: "E allora, quali sono gli specifici esiti, quali i risultati tangibili sul piano sociale? Quale è stato, ammesso che ci sia stato, il loro impatto sui sistemi politici e sulla politica concreta?". Ed è in grado di denunciare anche gli aspetti più ambigui di movimenti che utilizzano la Rete, quali ad esempio il Movimento 5 Stelle, una delle novità di questa edizione.
Partendo dalla ricostruzione dello scenario dell'economia globalizzata e della conseguente "ipercompetizione" tra i territori, questo libro intende descrivere le caratteristiche e il ruolo del marketing territoriale all'interno delle politiche di sviluppo locale. La disciplina si presenta come una necessità per rispondere alla competizione tra città, regioni e stati nell'attrazione di investimenti, ma anche come una possibilità di pensare la gestione del territorio in modo più rispettoso delle identità e delle vocazioni dei sistemi locali e più attento al soddisfacimento dei bisogni e alla valorizzazione delle potenzialità dei suoi clienti-residenti.
Quali sono gli aspetti psicologici che entrano in gioco in una storia d’amore? Come si combinano tra loro? Quali influenze producono sul clima emotivo e sugli esiti di un rapporto (felicità o infelicità, rottura o stabilità)? Basandosi sull’approccio della teoria dell’attaccamento, gli autori forniscono una originale ed efficace lettura delle dinamiche della relazione di coppia dal punto di vista della regolazione degli affetti e dell’intreccio tra i sistemi motivazionali dell’attaccamento, dell’accudimento e della sessualità. Un utile strumento per studiosi e professionisti della terapia di coppia nell’analisi e nella gestione delle problematiche della relazione a due.
Rosetta Castellano è dottore di ricerca in Psicologia dinamica, clinica e dello sviluppo e specializzanda in Psicologia clinica presso la Sapienza-Università di Roma. Patrizia Velotti è assegnista di ricerca presso la Sapienza-Università di Roma, dottore di ricerca in Psicologia dinamica, clinica e dello sviluppo, gruppoanalista Laboratorio di Gruppoanalisi (COIRAG). Giulio Cesare Zavattini è professore ordinario di Valutazione e intervento psicodinamico-clinico nella coppia presso la Facoltà di Psicologia della Sapienza-Università di Roma. Psicoanalista SPI e IPA, per il Mulino ha pubblicato «Psicologia delle relazioni di coppia» (con L. Carli e D. Cavanna, 2009).
Quali sono le motivazioni che ci inducono a essere di sinistra oppure di destra e quanto ne siamo consapevoli? In un leader politico cerchiamo competenza ed energia o invece etica e comunicatività? Quanto conta la ragione e quanto l’emozione nei nostri giudizi politici?
A queste e ad altre domande risponde il volume, il primo a unire gli studiosi di psicologia politica più accreditati in Italia. I temi fondamentali della disciplina sono organizzati in un quadro articolato e coerente ed esposti in un linguaggio chiaro, con riferimenti alla realtà italiana e internazionale.
Patrizia Catellani insegna Psicologia sociale della politica all’Università Cattolica di Milano.
Gilda Sensales insegna Psicologia politica all’università di Roma La Sapienza.
La moderna cultura aziendalistica accoglie l'integrazione tra etica ed imprenditorialità con l'idea di RSI (Responsabilità Sociale d'Impresa o CSR, Corporate Social Responsibility) e la fa propria. Nel volume vengono, in primo luogo, individuate le basi ed i fondamenti storico-etici di questa disciplina e viene spiegata la natura dei c.d. stakeholder (coloro che hanno interessi intorno all'azienda e, dunque, non solo i soci), i quali sono descritti singolarmente assumendo precisi connotati e considerazione scientifica e sono, poi, indicati gli strumenti di governance per i rapporti azienda-stakeholder. In maniera sistematica, il lavoro illustra, quindi, i principi e le linee guida nazionali ed internazionali e gli schemi di riferimento adottabili per la redazione ed il controllo dei report non finanziari, così da permettere a tutti gli stakeholder di conoscere il proprio peso nella creazione della ricchezza aziendale. Il volume si prefigge di razionalizzare una delle materie aziendalistiche del futuro per professionisti e studenti universitari, rappresentando uno stimolo ad un comportamento rispettoso dei valori sociali, culturali, ambientali, da parte dei soggetti che operano nel sistema economico.
"Un senso d'insicurezza domina le nostre vite. Temiamo di venir aggrediti per strada o in casa. Paventiamo di perdere il lavoro, di non ottenere la pensione, di cadere malati senza poterci curare. È vero che le protezioni dalla violenza e dai rischi dell'esistenza sono ancor oggi più elevate di quanto non fossero un secolo fa. Accade però che ambedue i generi di protezione vengano oggi erosi da un'ideologia che attribuisce solo all'individuo la responsabilità dei suoi mali, e da un sistema produttivo che divide le persone - classificazione abbietta - in vincitori e vinti. Per accrescere la sicurezza materiale dei beni e delle persone, nota l'autore, bisogna difendere lo Stato di diritto. Per contrastare l'insicurezza dinanzi al futuro occorre salvare lo Stato sociale, dotandolo della capacità di far fronte alle contingenze generate dalla ipermobilità del lavoro e dall'anarchia dei mercati. A ricondurre entro limiti ragionevoli l'una e l'altra dovrebbe provvedere, potremmo aggiungere, lo Stato senza aggettivi." Luciano Gallino
Questo breve saggio nasce da un’idea a prima vista insopportabile: la fine della storia è ormai cosa certa. È insomma passata l’epoca in cui potevamo sperare di impedire, con un ultimo sussulto di orgoglio collettivo, l’annientamento prossimo del nostro mondo. È iniziato il tempo in cui la fine dell’umanità è diventata del tutto certa, nel volgere di un periodo storico abbastanza breve.
Ne consegue che affrettarsi a distruggere tutto, magari provandoci gusto, diventerà non solo sempre più allettante, ma anche sempre più ragionevole: che altro resta da fare, infatti, se tutto è perduto? Anzi, per certi versi la tentazione del peggio anima fin da ora coloro che sanno che viviamo i tempi della catastrofe finale.
Sotto questa luce crepuscolare, il Male – così come la violenza e il senso della vita – cambia valore e contenuto. Castel se ne lascia interpellare ed esplora le conseguenze – talora paradossali – di questa prospettiva reale, già presente più che futuribile. Al Male imminente, esiste forse un qualunque Bene da opporre? Insomma: siete pronti per la fine del mondo?.
Dopo oltre vent'anni, durante i quali La lezione nella formazione degli adulti ha rappresentato un solido supporto all'attività professionale di migliaia di lettori, che dal libro hanno potuto attingere preziosi suggerimenti operativi, con questa nuova edizione interamente rivista, aggiornata e ampliata, l'autore offre un ulteriore significativo contributo alla comprensione del quadro delle attività che impegnano il formatore nelle organizzazioni lavorative. Accanto a temi quali la preparazione di una lezione, la creazione e la presentazione di slide, il comportamento in aula e la gestione delle domande e delle obiezioni, già al centro delle precedenti edizioni, il lettore troverà affrontate alcune nuove problematiche: come gestire l'ansia e il tempo? quale atteggiamento tenere mentre si insegna a un gruppo di adulti? perché si creano situazioni di conflitto in aula? come gestirle? Il taglio del testo è rimasto quello originale: da manuale operativo, pratico, destinato: a chi, magari all'inizio della sua carriera di formatore, intende acquisire le tecniche di base per la realizzazione di una lezione; a chi, esperto di una certa materia, è chiamato saltuariamente a insegnarla ad altre persone internamente alla sua organizzazione; a chi, formatore già esperto, vuole confrontare le sue personali esperienze con quelle di un collega.