
Il tema della definizione dei confini familiari risulta cruciale in tutte le situazioni in cui il nucleo originario subisce una trasformazione irreversibile o comunque a lungo termine, per acquisizioni o perdite «non fisiologiche», per cui si apre il problema di "chi sta dentro" e di "chi sta fuori" della famiglia. Lo strumento qui presentato, applicabile a singoli, coppie e famiglie, chiede di tracciare, all'interno di un disegno simbolico molto semplice descrittivo del proprio mondo psicologico, i confini familiari, così come ciascuno se li rappresenta. Il volume si rivolge agli operatori psicosociali e giuridici che si occupano delle situazioni in cui si verificano ambiguità e conflitto di confini, cioè agli operatori dei diversi servizi delle ASL o dei comuni, nonché agli operatori giuridici che lavorano presso i tribunali, coinvolti nel lavoro con casi di adozione, affidamento, separazione e famiglie ricostituite e, più in generale, nel settore minorile. La necessità di operare in un orizzonte multidisciplinare (psicologico, pedagogico, sociale e giuridico) rende particolarmente prezioso l'utilizzo di uno strumento proiettivo che, somministrato e analizzato dagli psicologi, per la semplicità e l'evidenza della lettura può rappresentare la base per una riflessione comune a partire dalle diverse competenze professionali. "La doppia luna" è infatti uno strumento che può offrire interessanti spunti per la costruzione in équipe di criteri ed ipotesi su cui poggiare le decisioni operative.
Questo lavoro si snoda partendo dalla complessa problematica del mondo della sofferenza e da un'essenziale esplorazione del panorama culturale, alla scoperta di possibili risposte. Illuminanti sono il panorama biblico, il pensiero dei Padri della Chiesa e alcuni insegnamenti pontifici, tra i quali particolare rilievo è riservato alla Salvifici doloris di Giovanni Paolo II, il quale indica di cercare l'unica convincente risposta, agli interrogativi dell'uomo, nel Crocefisso: la sofferenza dall'amore.
Nel tormentato scenario globale contemporaneo, il rapporto religione politica è spesso visto in una prospettiva parziale, che dà risalto solo all'islam e a certe sue correnti più fondamentaliste. In realtà, nel corso degli ultimi decenni, tutte le religioni tradizionali sono tornate ad avere un peso sulla scena politica. Su questo ritorno, sono state costruite delle teorie di politica internazionale, come quella dello "scontro tra civiltà". Analizzandone i presupposti e le finalità geopolitiche, il libro intende mostrare come la "guerra santa" non sia che una forma del ruolo politico delle religioni. Nell'attuale crisi della politica come sfera autonoma e dello Stato come fonte della sovranità, l'autore si interroga sulla possibilità che si delinei una "santa alleanza" fra le principali confessioni, volta a riportare una "morale universale" nel cuore della polis.
Una colossale partita a scacchi, nella quale regole numerose e complicate possono cambiare durante il gioco; molti giocatori si affannano sulla stessa scacchiera; i pezzi, che tutti muovono simultaneamente senza aspettare il loro turno, hanno per ciascuno un valore diverso: è il disordine che caratterizza le relazioni internazionali. In questo caotico panorama, restituire ordine, razionalità e logica alla politica - impresa fuori dalla portata dei suoi stessi attori - è compito della geopolitica, grazie alla quale i diversi fattori possono venire interpretati. Il libro, con ricchezza di esempi e testimonianze, guida il lettore attraverso un'area di studi ancora poco conosciuta ma strategica per capire le complessità della scena globale.
"Come gli psicologi cognitivi hanno ripetutamente dimostrato, la mente umana non è particolarmente dotata per assorbire e memorizzare informazioni eterogenee e fra loro scollegate, ma piuttosto è fatta in modo da riuscire a pensare, scoprire, capire e ricordare ciò che ha capito. Se si ignorano la logica e le prove che li sostengono, i concetti della psicologia sono parole vuote, prive di significato. In questo libro, lo sviluppo del pensiero critico non è confinato a speciali inserti o agli esercizi alla fine del capitolo. Piuttosto - se sono riuscito nel mio intento - è una caratteristica intimamente intessuta a ogni paragrafo del testo. Ho cercato di delineare ogni dominio della psicologia individuandone i quesiti principali, i più importanti approcci con cui si cerca di dare risposta a quei quesiti, le scoperte, le idee e le teorie più durature scaturite da quelle scoperte. Ho cercato di descrivere tutti questi aspetti in una maniera il più possibile coerente dal punto di vista logico e intellettualmente stimolante. Ho scritto ogni pagina di questo libro avendo ben chiaro lo scopo di voler rappresentare la scienza della psicologia come un'impresa umana il cui progresso deriva dal lavoro meticoloso di persone coscienziose, benché fallibili, impegnate a compiere osservazioni, condurre esperimenti, ragionare e riflettere sui vari aspetti del comportamento." (Dalla prefazione dell'autore)
Il mondo del lavoro sta vivendo il cambiamento più eclatante da un secolo a questa parte. Come possiamo valorizzare al meglio questa opportunità unica e riprogettare radicalmente il nostro modo di lavorare, per sempre? Attingendo a trent'anni di ricerche sulle tendenze tecnologiche, demografiche, culturali e sociali che stanno plasmando il lavoro e su ciò che abbiamo appreso dall'esperienza della pandemia, Lynda Gratton presenta in questo testo il suo innovativo framework in quattro fasi per riprogettare il lavoro. Comprendere che cosa è importante, per le persone e il business. Reinventare nuovi modi creativi di lavorare. Modellare e testare questi approcci all'interno dell'organizzazione. Agire e creare sulla base di feedback per garantire benefici duraturi. Dalla banca HSBC, che ha creato un team multidisciplinare per comprendere meglio la employee experience, alla società tecnologica Fujitsu, che ha reimmaginato tre tipologie di uffici "perfetti", alla compagnia di telecomunicazioni Telstra, che ha stabilito nuovi ruoli per coordinare il lavoro, il volume presenta i casi di diverse organizzazioni alle prese con sfide molteplici. Tanto nelle PMI quanto nelle multinazionali, questo è il momento di realizzare cambiamenti durevoli, aiutando i team ad abbracciare il cambiamento, aumentare la produttività e prosperare nel nuovo mondo del lavoro flessibile. Riprogettare il lavoro è il libro definitivo su come trasformare le organizzazioni e fare in modo che il lavoro ibrido funzioni per tutti.
Volume di 300 pagine riccamente illustrato a colori
Il libro tratta le tecniche di revenue management alberghiero più innovative applicate alle singole strutture e ai distretti territoriali turistici, rendendo in tal modo le strutture alberghiere generatori di economia reale per i territori e per le aziende. Rivolto agli operatori del settore turistico alberghiero e non solo, il volume prospetta una nuova via economica e commerciale basata su una tariffazione dinamica o statica differenziata, in cui qualità del prodotto/servizio e canali di vendita rappresentano la priorità. Attraverso un approccio pratico-operativo, corredato da linee guida sulla nuova filosofia economica e da tanti esempi concreti, l'opera fornisce al lettore gli strumenti per applicare le nuove strategie ottenendo risultati immediati.
Da quindici anni Aldo Grasso ci ricorda una verità semplice eppure rivoluzionaria: le serie televisive americane sono i prodotti artistici che più hanno plasmato l'immaginario collettivo contemporaneo. Che mostrino gli abissi morali in cui può sprofondare un frustrato professore malato di cancro o la dolorosa impossibilità di un pubblicitario newyorkese di sfuggire alle menzogne patinate che confeziona ogni giorno; che raccontino le turbolente vicende sentimentali di una giovane dottoressa alle prime armi, o l'epopea, deflagrata in infinite dimensioni parallele, dei sopravvissuti a un disastro aereo, le serie tv hanno saputo dare forma ai desideri e agli incubi che popolano il reale. E ci hanno reso dipendenti. Nella "Nuova fabbrica dei sogni", Aldo Grasso e Cecilia Penati accolgono la sfida a cartografare la galassia delle serie televisive - dai Soprano a The Wire, da House of Cards a The Walking Dead, dal Trono di spade a Breaking Bad - passando per i personaggi più iconici, i colpi di scena più plateali, e soprattutto per i nuovi demiurghi dell'immaginario, gli showrunner, che accentrano ogni aspetto della produzione artistica. La nuova fabbrica dei sogni-quella che, grazie a Don Draper e Tyrion Lannister, Dale Cooper e Rusty Cole, ha ormai soppiantato Hollywood - non è solo una guida per chiunque voglia affacciarsi al mondo delle serie tv, ma una ricognizione attenta, in cui anche gli appassionati di lungo corso scopriranno nuova linfa per le loro "ossessioni seriali".
Cosa è successo quando è apparsa la televisione in Italia? L'hanno capita prima i cattolici o i comunisti? Ha ancora senso l'idea di servizio pubblico? Che rapporti ha intrecciato con il cinema e la letteratura? Come è diventata il medium egemone inglobando altre forme espressive? Le nuove tecnologie ne sanciranno la fine o ne trasformeranno la natura e le sorti? Aldo Grasso, il nostro maggior esperto in materia, ha radunato i più importanti studiosi di media, italiani e stranieri, per disegnare uno scenario inedito sul più diffuso e popolare strumento di comunicazione. L'intento è quello di inaugurare un nuovo metodo di osservazione nei confronti di un universo finora ingabbiato in letture ideologiche o settoriali. La storia della televisione italiana viene invece qui affrontata nei modi saettanti e curiosi della Kulturkritik, con una coralità di voci che si rispondono, intessendosi l'una all'altra, incaricandosi di riflettere con competenza e autorevolezza sui molteplici aspetti della questione. Alla televisione italiana mancava un libro così, un libro che, con precisione filologica e visionarietà teorica, ne raccontasse le storie, i risvolti, le potenzialità.