
All'antropologia urbana non interessano tanto le categorie macroanalitiche con cui l'urbanesimo è stato in genere studiato da storici, demografi e sociologi, quanto piuttosto l'arcipleago di microfenomeni che anima il multiforme "teatro" urbano: problemi della vita quotidiana, vicinato, amicizia, rapporti professionali, piccola delinquenza, bande giovanili. Un complesso tessuto sociale che fa delle metropoli un oggetto magmatico e affascinante.
Blog, YouTube, Facebook, Twitter e altre piattaforme online stanno offrendo alle aziende una straordinaria opportunità di interagire direttamente con i clienti. È un'occasione senza precedenti per far conoscere il vostro marchio in modo nuovo, senza disturbare i clienti con la pubblicità, infastidirli con volantini nella cassetta della posta o interromperli con una telefonata all'ora di cena. Producete ottimi contenuti e i clienti verranno da voi. Producetene di straordinari e i clienti diffonderanno e propagheranno il messaggio al vostro posto. Ora più che mai "Content is King!" I contenuti vincono! Naturalmente, perché siano vincenti, devono essere centrati sul cliente, autentici, coinvolgenti, divertenti, sorprendenti, preziosi, interessanti... Insomma, devono guadagnarsi l'attenzione della gente. Ma cosa vuol dire creare contenuti preziosi? Come lo si può fare in modo costante? Come riuscire a far sentire la vostra voce sopra il rumore di fondo? Perché nessuno commenta il vostro blog? Come intervenire in tempo reale? Ecco la forza di questo libro: nelle sue pagine troverete le tappe del processo di pubblicazione e i segreti per dar vita a video, blog, webinar, ebook e altri contenuti di successo. Una volta che i contenuti saranno online, imparerete come condividerli al meglio, per coltivare le relazioni con i fan, stimolare la passione per i vostri prodotti e promuovere il vostro business
La trasparenza e i dispositivi digitali hanno cambiato gli uomini e il loro modo di pensare. Alla comunicazione in presenza, alla capacità di analisi e alla visione del futuro si sono sostituiti interlocutori fantasmatici immersi in un presente continuo e sempre visualizzabile attraverso uno schermo. Il soggetto capace di annullarsi in una folla che marcia per un'azione comune, ha ceduto il passo a uno sciame digitale di individui anonimi e isolati, che si muovono disordinati e imprevedibili come insetti. Han si interroga su ciò che accade quando una società - la nostra - rinuncia al racconto di sé per contare i "mi piace", quando il privato si trasforma in un pubblico che cannibalizza l'intimità e la privacy. E su che cosa comporta abdicare al significato e al senso per un'informazione reperibile ovunque ma spesso inaffidabile.
In questo nuovo saggio, che è una sorta di summa delle sue opere precedenti, Byung-Chul Han mostra la scomparsa della figura dell'Altro nel mondo dominato dalla comunicazione digitale e dai rapporti neoliberistici di produzione. La singolarità dell'Altro disturba, infatti, l'incessante circolazione di informazioni e capitali, e la sua rimozione lascia il campo al proliferare dell'Uguale, che favorisce la massima velocità e funzionalità dei processi sociali. Ma dove è promossa solo la positività dell'Uguale, la vita s'impoverisce e sorgono nuove patologie: l'inflazione dell'io imprenditore di se stesso genera angoscia e autodistruttività, l'esperienza e la conoscenza sono sostituite dalla mera informazione, le relazioni personali cedono il posto alle connessioni telematiche. Solo l'incontro con l'Altro, destabilizzante e vivificante, può conferire a ciascuno la propria identità e generare reale esperienza. E per questo motivo che il saggio si chiude sottolineando l'urgenza della ricostruzione di una comunità umana fondata sull'ascolto e sull'apertura all'Altro.
La trasparenza e i dispositivi digitali hanno cambiato gli uomini e il loro modo di pensare. Alla comunicazione in presenza, alla capacità di analisi e alla visione del futuro si sono sostituiti interlocutori fantasmatici immersi in un presente continuo e sempre visualizzabile attraverso uno schermo. Il soggetto capace di annullarsi in una folla che marcia per un'azione comune ha ceduto il passo a uno sciame digitale di individui anonimi e isolati, che si muovono disordinati e imprevedibili come insetti. Han si interroga su ciò che accade quando una società - la nostra - rinuncia al racconto di sé per contare i "mi piace", quando il privato si trasforma in un pubblico che cannibalizza l'intimità e la privacy. E su che cosa comporta abdicare al significato e al senso per un'informazione reperibile ovunque ma spesso inaffidabile.
Nel testo si affrontano le alternative teorico-normative con cui governare la babele multiculturale del mondo contemporaneo. Le difficoltà derivano dal fatto che, in democrazia, il riconoscimento politico della diversità culturale non può che poggiare sull'eguaglianza dei diritti. Secondo i liberali la politica si fonda sull'universalismo delle norme giuridiche e dunque rimane neutrale rispetto alle varie concezioni etiche "private". Secondo i comunitari la politica si fonda invece sulla differenza dei valori etici.
Se l'esigenza di capire e interpretare la vita sociale sta oggi al centro ella filosofia e delle scienze umane, in questo libro Habermas offre concrete indicazioni sui rapporto che deve legare la riflessione sulla morale all'agire morale della vita quotidiana. Jürgen Habermas è professore emerito di filosofia all'Università J. W. Goethe di Francoforte.
Il concetto di globalizzazione costituisce una chiave teorica decisiva per comprendere i radicali mutamenti sociali in corso a livello mondiale. A partire dagli anni Novanta anche la sociologia ha contribuito a dare una maggiore definizione analitica del fenomeno globalizzazione, cercando di allargare lo sguardo oltre la dimensione nazionale per dar vita ad una nuova sociologia, che renda conto dei fenomeni di unificazione e diversificazione a livello globale. L'autore rivisita la riflessione di alcuni dei maggiori sociologi contemporanei come Bauman, Beck, Gallino, Giddens, Robertson, Wallerstein, mettendo a confronto le diverse tesi degli autori sulla società dell'era globale e fornendo un quadro del dibattito che ne è seguito.
Questo volume ripropone un commento al Codice Deontologico diverso dal precedente a cura di E. Calvi, G. Gulotta e collaboratori (1999/2012), in quanto costituito anche da tre norme che sono state modificate rispetto al Codice Deontologico precedente e commentato sia con decisioni ordinistiche, di diverse regioni italiane, che con sentenze di giurisprudenza ordinaria. Esso costituisce una bussola teorico-pratica per orientarsi in una materia così delicata che concerne la correttezza professionale nei riguardi della professione stessa, dei colleghi e soprattutto di coloro che usufruiscono di prestazioni psicologiche.