
"Economia degli intermediari finanziari" offre una chiave interpretativa di fenomeni sempre più complessi: i mercati e gli intermediari finanziari, infatti, rappresentano strutture e soggetti complessi e spesso poco conosciuti, attraverso i quali tutti gli attori presenti nel sistema finanziario, pur con finalità, preferenze ed esperienze profondamente diverse tra loro, cercano di soddisfare al meglio le proprie esigenze. In questa edizione, oltre al necessario e non procrastinabile aggiornamento dei principali aspetti tecnici e gestionali legati all'innovazione di strumenti, mercati e processi produttivi e distributivi nel sistema finanziario, è stato indispensabile procedere a una profonda modifica dell'impostazione e dei contenuti dovuto ai recenti e profondi cambiamenti che hanno caratterizzato il recente passato.
Il testo si presenta come un volume innovativo nel panorama della letteratura di settore, pensato per i corsi di Economia degli Intermediari Finanziari nei corsi di laurea di Economia. La ricchezza di strumenti pedagogici (casi, esercizi e sito web), la completezza degli argomenti e la chiarezza dell'esposizione sono le caratteristiche salienti di questo volume.
"Questo libro è rivolto a chi lavora nel settore finanziario e a chi aspira a entrarvi. E il frutto di anni di studio ed esperienza nel settore, che ho frequentato ricoprendo diversi ruoli dal gestore, all'analista, al deliberante, al docente in materia creditizia. Il taglio è decisamente operativo, infatti il titolo parla di tecnica e non di teoria del finanziamento di impresa. Ho voluto descrivere il complesso di norme che regolano l'esercizio concreto, quotidiano dell'attività creditizia. Sullo sfondo sono accennate, a volte citate e approfondite, le tradizionali teorie di finanziamento, e mi sono focalizzato su prassi diffuse, consolidate ed efficaci. Il tentativo è quello di coniugare saperi concettualmente condivisi, con i migliori spunti che si possono trarre dalla quotidianità. Ad esempio viene approfondito cos'è la centrale dei rischi e quali sono le informazioni a disposizione degli intermediari, ma si cerca soprattutto di disegnare un percorso di lettura dei dati. Non ci si dilunga sui documenti che compongono il bilancio di esercizio e sulla loro struttura, ma su come è possibile valutarne l'attendibilità. Non si scende nei dettagli dei metodi di consolidamento, ma vengono esaminate le modalità di approccio alle aggregazioni di imprese e al corretto esame del bilancio di gruppo in ottica di valutazione del merito creditizio. Non sono approfondite analiticamente le modalità di costruzione di un piano prospettico, ma si focalizza l'attenzione su come deve interpretarlo chi opera all'interno del sistema finanziario. Si cerca di dedicare spazio e di fornire occasioni di ragionamento sulle variabili finanziarie e sul rendiconto finanziario." (dall'Introduzione). Premessa di Ugo Rigoni.
«Il mio corso è, tra le altre cose, una sorta di indagine poliziesca sul mistero delle strutture letterarie». Del detective - e dello studioso - Nabokov possiede la passione bruciante per il dettaglio. Ma anche una voracità linguistica che lo guida a inseguire, negli scritti altrui, astuzie e trucchi verbali rivelatori; e una felice insistenza nella ricostruzione dei luoghi, degli spazi - dai mobili di una stanza a una città, e una regione - in cui si manifestano le storie. Sa bene, e lo ripete provocatoriamente, che utili insegnamenti e buoni propositi nulla hanno da spartire con la letteratura. Che è invece composta, in parti uguali, di esattezza e incantamento: «la precisione della poesia e l'intuizione della scienza». E questo insegna Nabokov nelle sue "Lezioni di letteratura": a leggere con occhio penetrante, ma disposto alla magia. A non guardare soltanto alle storie, ma al modo in cui sono raccontate. A riconoscere, al tempo stesso, il genio individuale dello scrittore e l'architettura dei testi. Rischiarati da un'intelligenza appuntita e beffarda, sfilano sette capolavori delle letterature occidentali, da Mansfield Park di Jane Austen all'Ulisse di Joyce. E lui, il professor Nabokov - docente a Wellesley e quindi alla Cornell tra il 1941 e il 1958 -, li racconta agli studenti americani, e a noi, con il brio conversevole, il coinvolgimento, l'attenzione minuziosa che, dalla sua viva voce, approdano direttamente a queste pagine. Introduzione di John Updike.
Sei storie esemplari di donne del Medioevo e del loro rapporto con la maternità. C'è l'esperienza di Dhuoda (vissuta nel IX secolo), il cui figlio Guglielmo fu consegnato come ostaggio a Carlo il Calvo; c'è - due secoli dopo - la vicenda di Matilde di Canossa, donna potentissima ma delusa nelle sue aspettative di maternità. C'è l'esempio di Caterina da Siena, che pur non avendo figli agisce e scrive da 'grande madre' italiana. C'è Christine de Pizan, impegnata nell'ultimo scorcio di Medioevo a destreggiarsi tra i figli e la carriera. Ancora, c'è Margherita Datini, che cresce come fosse sua figlia una bambina che il marito ha avuto da una schiava; c'è infine Alessandra Macinghi Strozzi, vedova di un esule, che fa da madre e padre ai suoi 5 figli. Pagina dopo pagina, si rovescia ciò che crediamo di sapere sulle donne del passato: scopriamo figure di madri oltre la retorica che le relega a un ruolo angusto, incontriamo autentiche madri anche oltre l'effettiva esperienza biologica, osserviamo donne in azione oltre la sfera domestica, protagoniste oltre i limiti imposti dal tempo in cui vissero al loro genere. Insomma, madri e donne che vanno ben al di là delle nostre (spesso ristrette) concezioni del Medioevo.
Leggere a scuola i grandi classici della letteratura infantile è un'occasione per i bambini di affrontare e condividere temi significativi per lo sviluppo di risorse cognitive ed emotive. In queste esperienze di lettura e di ascolto i bambini sono "entrati e usciti" infinite volte dalle pagine dei libri; ogni storia ha suscitato pensieri e parole nei quali riconoscersi, attraverso i quali trasformarsi, grazie ai quali crescere. Il libro vuole dar conto di una pratica didattica che, a partire dall'ascolto di quei pensieri e di quelle parole, costruisce percorsi di conoscenza e di apprendimento con i bambini e diventa strumento di riflessione pedagogica per l'insegnante.
Non è sempre facile capire un bambino né sapere come sostenere al meglio lo sviluppo nelle prime fasi della sua vita. Basato sugli ultimi risultati della ricerca ma scritto in un linguaggio accessibile anche ai non esperti, questo libro è un aiuto concreto per chi si prende cura di un bambino in questi anni così importanti per la crescita. Grazie alla ricchezza di immagini tratte dai video di bambini con le loro famiglie, corredate dalle chiare spiegazioni dell'autrice, il libro fornisce indicazioni utili per favorire lo sviluppo della comprensione sociale, dei legami di attaccamento, dell'autocontrollo e dell'intelligenza nei primi due anni di vita. Le sequenze di immagini ricreano la struttura e la magia della comunicazione con i bambini e mostrano l'importanza fondamentale delle prime relazioni per lo sviluppo sociale, emotivo e cognitivo. Un testo per tutti coloro che si occupano dello sviluppo psicologico dei bambini dalla nascita a due anni: docenti, professionisti e genitori.
Questa seconda edizione, completamente riveduta e aggiornata, contiene tutte le nuove tecniche di analisi e i più recenti sviluppi in questo campo ormai sempre più in veloce evoluzione. L'opera è arricchita con centinaia di illustrazioni e con l'aggiunta di tre nuovi capitoli che esemplificano alcuni punti cruciali: Indicatori del mercato azionario; Tecnica dei candlesticks; Intermarket analysis. Il testo fornisce infine alcune nuove sezioni riguardanti lo sviluppo di sistemi computerizzati, gli indicatori tecnici avanzati e le recenti forme di analisi come il market profile. Un utile glossario dei termini più usati in ambito finanziario chiude il volume insieme al dettagliato indice analitico.
A partire dalla descrizione dei metodi delle neuroscienze, vengono analizzati i principali punti di contatto tra queste ultime e la psicologia clinica. Obiettivo del volume è quello di fornire le basi per chiarire le modalità e i limiti di utilizzo delle neuroscienze da parte della psicologia clinica, al fine di ottenere una maggiore comprensione dei meccanismi psicologici e psicopatologici dell'individuo e di valutare gli effetti degli interventi psicoterapeutici.