
Il volume introduce il lettore alle caratteristiche della comunicazione in rete, sia sincrona, che asincrona, come un ibrido sia linguistico che comunicativo e sociale, fra oralità e cultura. Il testo presenta contributi di studiosi di formazione linguistica sui diversi aspetti della comunicazione mediata dal computer ed è integrato da un breve glossario sulla comunicazione in rete.
L'ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute) è il nuovo strumento elaborato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per descrivere e misurare la salute e la disabilità della popolazione. Esso rappresenta la versione definitiva e approvata a livello mondiale della Classificazione Internazionale delle Menomazioni, delle Disabilità e degli Handicap (ICIDH). L'ICF consente di cogliere, descrivere e classificare ciò che può verificarsi in associazione a una condizione di salute, cioè le "compromissioni" della persona, cioè il suo "funzionamento". Non è una classificazione che riguarda soltanto le condizioni di persone affette da particolari anomalie fisiche o mentali, ma è applicabile a qualsiasi persona, dove vi sia la necessità di valutarne lo stato a livello corporeo, personale o sociale. Si tratta di una rivoluzione della concettualizzazione della disabilità, che tiene conto di fattori contestuali e ambientali. L'ICF è uno strumento importante per i professionisti del campo sanitario e dei settori della sicurezza sociale, delle assicurazioni, dell'istruzione, dell'economia, del lavoro, in ambito politico e legislativo, e può essere utilizzato: come strumento educativo; come strumento clinico; come strumento di politica sociale; come strumento di ricerca; come strumento di raccolta e registrazione di dati.
Il tema del volume è Il problema delle persone giuridiche in diritto romano.
«Riccardo Orestano è stato un grande Uomo, Giurista, Maestro ed è pertanto un onore ed un privilegio poter accompagnare, con queste poche righe, la ristampa della seconda edizione, edita nel 1963, dell'Introduzione allo studio storico del diritto romano, pubblicata per la prima volta nel 1953 nel catalogo della Giappichelli Editore. Un'opera sulla quale si sono formate per oltre mezzo secolo intere generazioni di studiosi e di studenti. La legittimazione in tal senso mi deriva non tanto dall'essere il curatore della Collana, nella quale il volume ricompare, quanto dall'essere "l'ultimo (?) non ultimo dei miei allievi", così come Riccardo Orestano mi scrisse, 1'8 febbraio del 1983, in un'affettuosa dedica del Suo volume su Azione, diritti soggettivi, persone giuridiche, che serbo tra gli oggetti e i ricordi più cari. Nelle pagine che seguono la figura scientifica e l'importanza dell'opera di Riccardo Orestano viene illustrata da Massimo Brutti, che sulla cattedra romana della Sapienza ne fu l'immediato successore; così che il mio ricordo, affidato a queste poche notazioni che intendono avere solo il senso di una mera testimonianza, doverosamente si limita a rivedere a ritroso nel tempo e nella memoria, per trasmetterla alle generazioni future, la Sua figura di Professore, avendolo frequentato dai banchi della "Sapienza", all'epoca unica facoltà romana di giurisprudenza, dal 1978-1979, Suo ultimo anno di insegnamento del Diritto romano, fino alla Sua scomparsa. Noi studenti eravamo affascinati e quasi incantati sia dalla Sua straordinaria capacità didattica, nella quale la profondità di pensiero era tutt'uno con l'estrema chiarezza nel linguaggio; sia dal tratto gentile ed amabile, che da gentiluomo siciliano, pur nella fermezza del carattere, ne accompagnava sempre i modi ed il comportamento; sia dalla Sua particolare disponibilità ed empatia, che Gli consentiva di relazionarsi facilmente con il Suo interlocutore, chiunque egli fosse. Finita la lezione, Orestano saliva dall'aula terza della Facoltà di Giurisprudenza al piano dove all'epoca era situato l'Istituto di Diritto romano e di diritti dell'oriente mediterraneo e lì riceveva studenti e laureandi. Sempre pronto al colloquio con i Suoi interlocutori, ed affabile nella conversazione, si intratteneva nella discussione senza mai dare l'impressione di avere fretta o di essere infastidito dalla presenza o dalle insistenti richieste degli studenti o dei laureandi con i quali non interrompeva mai l'incontro fino a quando non era convinto che il Suo interlocutore fosse pienamente appagato nelle proprie richieste...» (Dalla Premessa di Enrico Gabrielli)
OPD-2 (Diagnosi Pscodinamica Operazionalizzata) è un manuale diagnostico psicodinamico che si basa su 4 Assi: il modo in cui i pazienti vivono la malattia, i significati che vi attribuiscono e i prerequisiti del trattamento; i pattern relazionali disfunzionali; i conflitti inconsci, le risorse e vulnerabilità strutturali. Questi Assi sono analoghi a quelli già impiegati nell'OPD-1, ma, a differenza di questo ultimo, l'OPD-2 tiene in considerazione le risorse e i punti di forza del paziente, considera le interazioni tra i suoi Assi e permette di pianificare gli interventi in quanto consente al terapeuta di individuare gli obiettivi terapeutici. È il frutto dell'intenso lavoro di diversi gruppi di clinici e ricercatori coordinati da M. Cierpka (Heidelberg). La conoscenza di questo nuovo testo è indispensabile da parte di chi opera nel campo della salute mentale (psichiatri, psicologi clinici, psicoterapeuti ed educatori). Da più parti è avvertita la neccessità di una diagnosi dimensionale del paziente e di una più accurata comprensione del suo funzionamento. In ambito psicoterapeutico i trattamenti non solo devono essere empirically evidence based, ma anche "tagliati su misura" sul paziente. L'operatore deve quindi avere a disposizione degli strumenti che costituiscano un valido aiuto. L'OPD-2 si propone come un'utile guida per la raccolta dei dati e la loro categorizzazione.
Era la metà degli anni sessanta quando due psicologi, Mary Ainsworth e John Bowlby, incominciarono a lavorare sulle interazioni sociali tra madre e bambino, abbozzando per la prima volta quella che sarebbe diventata la "teoria dell'attaccamento". Dopo quasi mezzo secolo, questa teoria è oggi il fulcro di molti approcci psicoterapeutici e ha colto un obiettivo rimasto per parecchi anni utopistico: quello di conciliare scuole e indirizzi in partenza molto differenti. Il libro curato da Luigi Onnis muove da una prospettiva innovativa e offre un aggiornamento completo e all'avanguardia, consentendo al lettore di osservare le diverse psicoterapie proprio dal punto di vista unificante dell'attaccamento. Il volume mette in luce i complessi rapporti che legano psiche e soma, mondo interno e mondo esterno, relazioni rappresentate e relazioni reali, individuo e sistema interpersonale di appartenenza. Luigi Onnis fornisce uno strumento indispensabile a studenti e studiosi interessati ad approfondire i punti di contatto tra questi diversi aspetti, specifici ma interagenti, autonomi ma complementari, della nostra realtà umana.
Cenerentola è una delle fiabe più conosciute e amate, non solo in Italia! La sua favola ha viaggiato nel mondo (più di 400 sono le versione raccolte), mantenendo l'intreccio della storia e cambiando nome del personaggio o lo sfondo o altri particolari dei paesi e delle culture attraversate. Ma la più antica tra le versioni conosciute della fiaba di Cenerentola, venne redatta da un dotto funzionario cinese che l'aveva sentita raccontare da uno dei suoi servi: raccogliendo le ossa di un pesce miracoloso, che è stato ucciso dalla matrigna, la protagonista ottiene un paio di sandali d'oro e un vestito di penne d'alcione, con cui si reca alla festa... Età di lettura: da 6 anni.