
Nel libro si afferma la necessità per gli insegnanti del tenere conto del "sapere spontaneo" dell'alunno in modo da realizzare una base lessicale e concettuale condivisa da cui partire. La "reltà" dell'alunno e il suo mondo interiore non possono essere ignorati dalla scuola; il problema didattico più importante è quello di evitare di creare nell'alunno un sistema di "sapere parallelo": uno scolastico, che soddisfa le richieste dell'insegnante e uno interiore, legato all'esperienza personale.
Questo libro fornisce un quadro esaustivo scientifico e operativo sul fenomeno dei maltrattamenti all'interno della coppia o IPV (Intimate Partner Violence) e della valutazione del rischio di recidiva e dell'uxoricidio. In particolare, l'autrice, dopo aver preso in rassegna le ricerche e le prassi operative attualmente esistenti a livello nazionale e internazionale sul fenomeno dei maltrattamenti e sulla normativa in materia, presenta un concetto, quello della valutazione del rischio, ormai in uso in Italia da qualche anno, attraverso il metodo SARA (Spousal Assault Risk Assessment), in uso da parte delle forze di polizia, la magistratura e i centri antiviolenza. Questo metodo viene spiegato in maniera semplice ma efficace; il lettore viene guidato nell'apprendimento della prassi attraverso la presentazione di casi, la spiegazione del metodo SARA e altri formulari ad esso connesso, illustrando i risultati sull'efficacia predittiva della valutazione della recidiva. Con un linguaggio essenziale ma puntuale, l'autrice permette a un'ampia gamma di professionisti e operatori, che a vario titolo si occupano di questi problemi, di apprendere il metodo della valutazione del rischio di recidiva e dell'uxoricidio, scientificamente valido per la prevenzione e l'attuazione di prassi utili a tutela delle vittime.
Questo libro fornisce un quadro scientifico e operativo sul fenomeno dei maltrattamenti all'interno della coppia o IPV (Intimate Partner Violence) e della valutazione del rischio di recidiva e dell'uxoricidio. In particolare, l'Autrice, dopo aver preso in rassegna le ricerche e le prassi operative attualmente esistenti a livello nazionale e internazionale sul fenomeno dei maltrattamenti e sulla normativa in materia, presenta un concetto, quello della valutazione del rischio, nuovo in Italia nella sua sistematizzazione e prassi operativa, parlando del metodo SARA (Spousal Assault Risk Assessment), in sperimentazione da noi. Questo metodo viene spiegato in maniera semplice ma efficace; il lettore viene guidato nell'apprendimento della prassi attraverso la presentazione di casi, la spiegazione dei formulari SARA, illustrando i primi risultati sull'efficacia predittiva della valutazione della recidiva. L'autrice permette a un'ampia gamma di professionisti e operatori, che a vario titolo si occupano di questi problemi, di apprendere il metodo della valutazione del rischio di recidiva e dell'uxoricidio, scientificamente valido per la prevenzione e l'attuazione di prassi utili a tutela delle vittime.
La cronaca in Italia ci ricorda che in media ogni quattro giorni una donna viene uccisa da un partner o ex partner. L'omicidio di queste donne, la recidiva dei maltrattamenti che subiscono e lo stalking possono essere prevenuti? È giusto presentare questi delitti come fatti rari e imprevedibili, o è possibile, invece, conoscere i fattori di rischio e di vulnerabilità della vittima e valutare il rischio di recidiva per poter intervenire? Questo libro fornisce un quadro sul fenomeno dei maltrattamenti all'interno della coppia o IPV (Intimate Partner Violence), della valutazione del rischio di recidiva della violenza di coppia e dell'uxoricidio. In particolare, l'Autrice introduce alla valutazione del rischio di recidiva attraverso il metodo SARA (Spousal Assault Risk Assessment), in uso da parte di forze di polizia, magistratura e centri antiviolenza, operatori socio-sanitari. Questo manuale accompagna il lettore nella prassi attraverso la presentazione di casi, la spiegazione del metodo SARA e altri formulari ad esso connessi, illustrando i risultati sull'efficacia predittiva della valutazione della recidiva e la sua validità operativa e scientifica. L'Autrice permette ai professionisti e operatori che si occupano di questi problemi di apprendere il metodo della valutazione del rischio di recidiva e dell'uxoricidio, scientificamente valido per la prevenzione della violenza reiterata dei cosiddetti femminicidi annunciati attraverso l'attuazione di prassi utili a tutela delle vittime.
Nel XX secolo solo le superpotenze hanno la forza di definire le regole e la prassi del sistema internazionale. Due i protagonisti storici: gli Stati Uniti, con la forza di un capitale finanziario che influenza le relazioni globali; l'Unione Sovietica, promotrice di un'ideologia altrettanto globalizzante. È nello scontro fra modelli di sviluppo, oltre che in quello della potenza militare, che si gioca la vita internazionale del dopoguerra: fra un'idea occidentale diretta al raggiungimento di società compiutamente aperte e pluraliste e le forze che a questo progetto si sono opposte. Il XXI secolo si apre, dal canto suo, su un quadro a tinte decisamente forti; la dominazione americana sul mondo del dopo guerra fredda entra definitivamente in crisi, avanza strisciante la minaccia del terrorismo globale, compaiono nuovi protagonisti sulla scena mondiale, dalla Cina all'India all'America Centrale e Latina, si modificano il ruolo dell'Unione Europea e quello delle Nazioni Unite, che cambiano i loro rapporti con l'alleato americano.
L'Assessment ha ormai quasi cento anni di storia. Dalle sue prime applicazioni nel '26 nella selezione in ambito militare, al suo impiego nella valutazione del potenziale nell'industria, fino ai più recenti utilizzi nella formazione/sviluppo, la sua forma e le sue tecniche hanno subìto notevoli mutamenti. Tale evoluzione di contenuti ed impieghi, che lo vedono oggi sempre più spesso caratterizzarsi quale Development Center, si è accompagnata con un proliferare di ricerche scientifiche volte ad attestare la validità dei sui metodi. Questo libro nasce dall'esigenza di fare il punto di tali studi con la finalità di comprendere quali tecniche possono considerarsi attendibili e quali pratiche debbono essere privilegiate tra le altre. Alla presentazione di tali ricerche, segue nel volume, la sintesi che allo stato attuale risulta possibile delineare di ciascuno strumento o prassi impiegata, con l'indicazione finale del metodo che, sulla base delle evidenze scientifiche, è possibile delineare come più efficace e scevro da errori. I temi che il libro affronta sono molteplici estendendosi dalla progettazione dell'architettura dell'Assessment e del Development, alla definizione degli strumenti che concretamente possono essere utilizzati nelle sessioni valutativo/formative.
Dallo zero all'infinito, dal vuoto nella scienza dei quanti ai buchi neri e all'ipotesi della "creazione dal nulla". È il "niente" il soggetto del saggio di John Barrow. Con un approccio accessibile, che abbraccia cosmologia e religione, letteratura e matematica, fisica e scienza della relatività, Barrow dipinge un "affresco del nulla", su cui paradossalmente c'è ancora molto da comprendere e scrivere.
L'uso della violenza fisica nelle relazioni ci indigna e non abbiamo dubbi nel condannarlo con fermezza. Eppure il fenomeno ha dimensioni inquietanti, se è vero che secondo il Consiglio d'Europa una donna su 4 subisce violenza da parte del partner o ex partner nel corso della vita. Bisogna guadagnare una "giusta distanza" dalla quale guardare alla violenza domestica, trovare un modo per parlarne e rifletterne che la avvicini alla nostra esperienza, cercando di comprendere i meccanismi che la governano e i codici culturali che la favoriscono. "Da uomo a uomo" non è un libro sulla violenza ma un libro che mette a fuoco la distanza che mettiamo tra noi e la violenza: grazie alle testimonianze raccolte al Centro di Ascolto Uomini Maltrattati, dà voce a uomini che raccontano la loro esperienza, non solo chi ha avuto un passato di violenza agita, e ha poi scelto un percorso di consapevolezza e cambiamento, ma anche operatori e uomini "normali", che si interrogano sulla propria relazione con la violenza nei rapporti personali e familiari. Perché siamo tutti parte del problema, ma proprio per questo possiamo anche diventare parte della soluzione.
Dalle Torri Gemelle alle insurrezioni in Irak e in Afganistan, dalle proxy wars nel Levante e nel Golfo Persico al ruolo della Wagner in Nord Africa e nel Sahel, dalle sfide nello spazio cibernetico alla nuova corsa per la conquista dello spazio e, infine, dal programma navale della Repubblica Popolare Cinese ai T-72 russi schierati alla frontiera dell'Ucraina. Il filo conduttore che unisce questo mosaico, pur nella diversità delle forme e delle rappresentazioni, è sempre lo stesso: imporre con la forza la propria volontà all'avversario. È la logica della violenza organizzata, della guerra che si è ripresentata alle porte di casa nostra. Mai come in questo momento il mondo è apparso così insicuro. È quindi necessario conoscere, per comprendere e per difendersi. Questo libro, attraverso il contributo di alcuni tra i più qualificati studiosi italiani della materia, ha l'ambizione di spiegare l'evoluzione della guerra moderna dalla teoria alla pratica, dalle idee di Clausewitz e di Sun Tzu ai cingoli di Putin e alle navi di Xi Jinping.
Centomila anni fa almeno sei specie di umani abitavano la Terra. Erano animali insignificanti, il cui impatto sul pianeta non era superiore a quello di gorilla, lucciole o meduse. Oggi sulla Terra ce una sola specie di umani. Noi. L'Homo sapiens. E siamo i signori del pianeta. Il segreto del nostro successo è l'immaginazione. Siamo gli unici animali che possono parlare di cose che esistono solo nella nostra immaginazione: come divinità, nazioni, leggi e soldi. Non riuscirete mai a convincere uno scimpanzé a darvi una banana promettendogli che nel paradiso delle scimmie, dopo la morte, avrà tutte le banane che vorrà. Solo l'Homo sapiens crede a queste storie. Le nostre fantasie collettive riguardo le nazioni, il denaro e la giustizia ci hanno consentito, unici tra tutti gli animali, di cooperare a miliardi. È per questo che dominiamo il mondo, mentre gli scimpanzé sono chiusi negli zoo e nei laboratori di ricerca. "Da animali a dèi" spiega come ci siamo associati per creare città, regni e imperi; come siamo arrivati a credere negli dèi, nelle nazioni e nei diritti umani; come abbiamo costruito la fiducia nei soldi, nei libri e nelle leggi; come ci siamo ritrovati schiavi della burocrazia, del consumismo e della ricerca della felicità.
Il viaggio di un'etnologa nel mondo del web e delle altre forme della comunicazione contemporanea, per leggere, dietro gli strumenti di cui ci serviamo, dalla fotocamera al telefono all'e mail, i modi in cui si strutturano le relazioni tra le persone e i loro valori simbolici. Il volume studia, con lo sguardo attento dell'antropologo, alcuni modi della rappresentazione e della comunicazione quotidiana: dagli album e videocassette che immortalano i matrimoni, alla interazione della liturgia con il linguaggio televisivo, che traduce il "sacro" cattolico nelle nuove forme dell'immaginario mediatico. Una ricerca sugli aspetti nascosti e sorprendenti del nostro quotidiano rapporto con le tecnologie della comunicazione.