
«Consci del fatto che il lettore - soprattutto qualora sia uno studente concentrato sul mero superamento dell'esame di Matematica Generale - si sofferma raramente più di qualche minuto sulla Prefazione di un libro, saremo stringati e schematici. Questo è il primo volume di una serie di Esercizi di Matematica Generale. I problemi presenti in questo libro sono tratti - con modifiche ed aggiunte, spesso sostanziali dai compiti di esame di Matematica Generale somministrati nel decennio 2010-2019 agli studenti del Corso di Laurea in Economia Aziendale, Dipartimento di Economia e Impresa, Università degli Studi di Catania. Questo volume consta di venti capitoli, ove ciascun capitolo è interamente dedicato ad un compito d'esame. I venti capitoli del libro sono, nell'ordine, così articolati: quindici compiti d'esame, con gli svolgimenti completi e dettagliati; cinque compiti d'esame, senza gli svolgimenti (che sono demandati al lettore) ma con le risposte presentate in Appendice. Questo libro intende fornire agli studenti un ausilio per il superamento dell'esame di Matematica Generale. A tal fine, lo svolgimento degli esercizi è inusualmente pedissequo, per consentire al lettore di cogliere la metodologia di risoluzione senza doversi preoccupare dei calcoli. Inoltre, alcuni esercizi - soprattutto negli ultimi capitoli - costituiscono un'occasione per presentare in un modo alternativo importanti aspetti della teoria...» (Dalla Presentazione)
L'intento di questo libro è di fornire ai lettori alcuni elementi di conoscenza e spunti di riflessione per capire meglio le logiche di funzionamento delle organizzazioni. A questo fine, si sottolineano i vantaggi di un utilizzo sistematico e ad ampio spettro delle teorie sull'argomento. Viene quindi proposto un set di strumenti analitici, corredato da alcune "istruzioni per l'uso", impiegabile da chi voglia esercitarsi nell'osservare le organizzazioni in chiave diagnostica e secondo una prospettiva sociologica. Il libro, caratterizzato da uno stile fruibile, riporta numerosi esempi e studi di caso che lo rendono adatto anche ad un uso in ambito didattico. Contributi di Federica Amistani, Valentina Cipolat Mis, Alice Giazzon, Mario Marcolin, Michela Monsalvi, Luciana Pennelli, Riccardo Tomaselli, Chiara Zanetti.
Questo libro propone - sotto forma di vere e proprie schede - una serie organizzata di tecniche volte a promuovere e sviluppare processi creativi, negli individui e nei gruppi. Le tecniche esposte sono tratte dal repertorio delle quattro principali artiterapie (arteterapia, danzamovimentoterapia, musicoterapia e drammaterapia). Sebbene non esauriscano la complessità delle singole discipline, tali tecniche ne riportano lo spirito e l'approccio, che vede la crescita delle potenzialità creative come uno strumento importante in area terapeutica, educativa e formativa. Professionisti e studenti delle varie artiterapie potranno trovarvi utili suggerimenti per integrare strumenti delle discipline sorelle nel proprio bagaglio professionale. Esse sono tuttavia pensate in modo da essere utilizzabili anche da operatori che non hanno una formazione specifica in tali ambiti: psicologi, psicoterapeuti, educatori, insegnanti, artisti che operano nel sociale; e, in generale, da tutti coloro che si occupano professionalmente di gruppi.
Il volume è strutturato in sei parti: la prima analizza le caratteristiche della professione, i requisiti per il suo esercizio, le aree di intervento, il Codice deontologico; la parte seconda si occupa della relazione d'aiuto, delle caratteristiche e delle fasi del processo d'aiuto, delle competenze specialistiche della professione; la parte terza analizza le tipologie di welfare state, i diversi aspetti della legislazione sociale, l'evoluzione dei sistemi sanitari in Italia, gli strumenti della pianificazione sanitaria, il sistema dell'assistenza sociale, gli enti del Terzo settore; la parte quarta riguarda le misure di contrasto alla povertà, le politiche sociali a favore dei disabili, delle famiglie e dei minori, degli immigrati, degli anziani, delle persone affette da disagio psichico, delle persone con problemi di dipendenza; la parte quinta è dedicata ad argomenti di Psicologia e Sociologia; la parte sesta propone l'analisi di cinquanta casi pratici raggruppati per tipologia di utenza.
Risale a Cartesio la separazione fra emozione e intelletto, ma le indagini sul cervello attualmente in corso muovono in tutt'altra direzione. Damasio è stato forse il primo a porre sotto esame le infauste conseguenze della separazione di Cartesio e oggi è possibile circoscrivere quell'errore sulla base anche di casi clinici e della valutazione di fatti neurologici sperimentali. Tutte le linee sembrano convergere verso uno stesso risultato: l'essenzialità del valore cognitivo del sentimento. Damasio usa la parola "sentimento" per denotare qualcosa di concettualmente nuovo e introduce una distinzione importante fra il sentire di base e il sentire delle emozioni, fondata su osservazioni di architettura anatomico-funzionale.
L’allusione sessuale è ovunque, il corpo è visto sempre più come oggetto sessuale,la pornografia è facilmente accessibile. Su internet, tv, cellulari, riviste e pubblicità, la sessualità inscenata è trasgressiva, svincolata dal rapporto d’amore, inappropriata per il pubblico dei più vulnerabili, soprattutto dei minori. Quali e quanti sono i pericoli nascosti nell’ipersessualizzazione proveniente dalla cultura dominante? Depressioni e ansia, sessismo, impoverimento delle risorse personali e della qualità delle relazioni, nuove dipendenze, assunzione irresponsabile di farmaci, brutalità e perversioni, fino all’abuso sui minori. La cultura diffusa riconosce la posizione centrale della sessualità nella formazione e nelle dinamiche dello psichismo umano. Perché, allora, chi si occupa di educazione, salute personale e sicurezza sociale non si preoccupa quasi per niente, o almeno non esercita alcun potere, per prevenire, limitare, contenere e gestire l’iperstimolazione sessuale e l’oggettificazione della persona? Perché l’intera industria mediatica sembra inondare indisturbata il mondo dei bambini e la società tutta con quel genere di materiale? Un libro che pone quesiti e tenta di elaborare risposte adeguate.
Destinatari
Genitori, educatori e insegnanti. Box di testo che aiutano a comprendere e approfondire particolari tematiche saranno particolarmente utili nell'intento educativo.
Gli autori
Daniele Mugnaini, psicologo dello sviluppo e dell’educazione, svolge attività clinica e si occupa di formazione; è stato docente di psicologia per il corso universitario del LdM/Marist College a Firenze. È referente per la Toscana dell’Associazione Psicologi e Psichiatri Cattolici (AIPPC).
Tonino Cantelmi è psichiatra, psicoterapeuta, docente universitario e direttore della scuola di specializzazione in psicoterapia cognitivo-interpersonale. Tra i suoi libri: L’immaginario prigioniero (con Maria Rita Parsi, Mondadori, 2009), Il tradimento online (con Valeria Carpino, Franco Angeli, 2007) e Avatar (con Maria Beatrice Toro e Massimo Talli, Magi, 2010).
Emiliano Lambiase, psicologo, psicoterapeuta, docente di sessuologia clinica per master post laurea, dirige il CEDIS (Centro italiano per lo studio e la cura delle dipendenze comportamentali) ed è autore di La dipendenza sessuale (LAS edizioni, 2009).
Stefano Lassi, psichiatra, psicoterapeuta, docente universitario in corsi post laurea, ha scritto, insieme a Daniele Mugnaini, Metapsicologia cattolica (Edizioni Dehoniane, 2009).
La carriera scolastica ancora oggi risulta influenzata da molteplici aspetti riconducibili all'origine sociale degli studenti. Tuttavia, nello spiegare questo fenomeno gli studiosi tendono a considerare in maniera distinta gli aspetti economici e quelli culturali piuttosto che interrogarsi sul loro legame. Il volume colma questa lacuna, evidenziando come il rapporto di studenti e famiglie con la scuola cambi a seconda della classe sociale di appartenenza. A partire dai dati dell'Indagine Istat sul percorso di studio e lavoro dei diplomati, l'autore coniuga le categorie classiche della letteratura sociologica con le più recenti declinazioni sul tema, il rigore metodologico con la combinazione eclettica di sofisticate tecniche di analisi, riuscendo così a svelare l'ambivalenza della scuola. Questa istituzione, infatti, da un lato riproduce le diseguaglianze tra le classi sociali; dall'altro permette a molti studenti di modesta origine sociale di seguire traiettorie "eretiche", caratterizzate da mobilità educativa. Il rapporto dialettico tra dispositivi scolastici e disposizioni sociali, tra ideologia e struttura sociale, spinge il lettore a riflettere sulle ragioni della "continua riforma" del sistema di istruzione negli ultimi due decenni. Il volume è corredato da un allegato on line disponibile nell'area Biblioteca multimediale del sito www.francoangeli.it.
Dalla seconda metà degli anni novanta, i format hanno avuto un impatto inaudito sulla televisione, sui suoi linguaggi e di conseguenza sulle nostre abitudini di consumo. I primi grandi format hanno diffuso in tutto il mondo programmi identici: titoli come "Grande fratello" o "Chi vuol essere milionario?" portano gli stessi brand globali sulla tv italiana come su quelle di molte altre nazioni, adattati solo in parte secondo i gusti e le necessità locali. "L'era dei format" è un testo che, attraverso il ricorso costante alle riflessioni dei professionisti e a documenti industriali eccezionalmente resi pubblici, riesce a raccontare l'evoluzione del mercato, dalla stagione dei cosiddetti «superformat» ai più recenti format delle società di produzione indipendenti e all'odierna grande parcellizzazione di idee in seguito allo sviluppo dell'offerta con centinaia di canali e di piattaforme. Chalaby offre uno sguardo originale, completo e informato sulle professioni del format, sugli snodi principali del mercato e sui flussi commerciali più importanti. Compie inoltre una panoramica sui paesi più attivi - in cui, a sorpresa, gli Stati Uniti o il Regno Unito si trovano affiancati da mercati più piccoli ma agguerriti come Olanda e Israele - portando il lettore a scoprire i segreti alla base dei format di maggiore successo, i loro significati e l'impatto che hanno sulla popular culture contemporanea.
Dalla seconda metà degli anni novanta, i format hanno avuto un impatto inaudito sulla televisione, sui suoi linguaggi e di conseguenza sulle nostre abitudini di consumo. I primi grandi format hanno diffuso in tutto il mondo programmi identici: titoli come "Grande fratello" o "Chi vuol essere milionario?" portano gli stessi brand globali sulla tv italiana come su quelle di molte altre nazioni, adattati solo in parte secondo i gusti e le necessità locali. "L'era dei format" è un testo che, attraverso il ricorso costante alle riflessioni dei professionisti e a documenti industriali eccezionalmente resi pubblici, riesce a raccontare l'evoluzione del mercato, dalla stagione dei cosiddetti «superformat» ai più recenti format delle società di produzione indipendenti e all'odierna grande parcellizzazione di idee in seguito allo sviluppo dell'offerta con centinaia di canali e di piattaforme. Chalaby offre uno sguardo originale, completo e informato sulle professioni del format, sugli snodi principali del mercato e sui flussi commerciali più importanti. Compie inoltre una panoramica sui paesi più attivi - in cui, a sorpresa, gli Stati Uniti o il Regno Unito si trovano affiancati da mercati più piccoli ma agguerriti come Olanda e Israele - portando il lettore a scoprire i segreti alla base dei format di maggiore successo, i loro significati e l'impatto che hanno sulla popular culture contemporanea.