
La rappresentazione del legame fra madri e figli è, nella cultura greca antica, molto complessa e articolata e rivela tratti sorprendenti e significativi. Attraverso l'analisi di alcune testimonianze iconografiche e dei testi epici, lirici, storici, teatrali, filosofici, di epoca arcaica e classica, l'autrice porta alla luce nuclei semantici, stereotipi, immagini che mostrano ambivalenze ed inquietudini che hanno in seguito attraversato la storia della nostra cultura. La relazione fra madri e figli/e, infatti, è percepita e rappresentata non come dato scontato e "naturale", ma come fondamentale per la strutturazione dell'identità personale, sociale, culturale dei figli, molto spesso in contrapposizione con i vincoli e con le norme della società stessa. Il legame fra madri e figli, insomma, è rappresentato come intenso, indecifrabile, incontrollabile, a tal punto da risultare inquietante e perfino pericoloso per il mondo civilizzato: un "mistero assurdo", come lo definisce Sofocle.
Estratto da: "Economia aziendale volume 1; Attività aziendale e processi produttivi".
Enrico Cavalieri e Rosella Ferrraris Franceschi 2005
L'affermato Matematica di Angelo Guerraggio si rivolge agli studenti che, nei vari corsi di laurea, devono sostenere un esame di Matematica generale o, comunque, di Calcolo.
L'attività didattica e di apprendimento del corso è proposta all'interno di un ambiente digitale per lo studio, che ha l'obiettivo di completare il libro offrendo risorse didattiche fruibili in modo autonomo o per assegnazione del docente. ll codice presente sulla copertina di questo libro consente l'accesso per 18 mesi a MyLab, una piattaforma digitale interattiva specificamente pensata per accompagnare e verificare i progressi durante lo studio. MyLab offre la possibilità di accedere al manuale online: l'edizione digitale del testo arricchita da funzionalità che permettono di personalizzarne la fruizione, attivare la lettura audio digitalizzata, inserire segnalibri anche su tablet e smartphone.
Perché le salsicce cuociono più in fretta dell'arrosto? Qual è la forma migliore per un boiler? Cosa hanno in comune il getto d'acqua che sgorga da un rubinetto e un ingorgo stradale? A un primo sguardo sembrerebbe che la matematica non abbia nessuna relazione con la cucina. Un'analisi più attenta svela, invece, i meccanismi che regolano il funzionamento e la struttura di oggetti e fenomeni quotidiani che celano al loro interno una grande quantità di matematica, spesso tutt'altro che elementare.
I. Numeri reali, numeri complessi ed equazioni algebriche. – II. I vettori numerici: – III. Matrici e determinanti. – IV. I sistemi di equazioni lineari. – V. Le funzioni. – VI. Successioni e serie numeriche. – VII. Limiti di funzioni – Funzioni continue. – VIII. Derivate. – IX. Massimi e minimi. – X. Elementi di calcolo integrale. – XI. Elementi di geometria analitica del piano e dello spazio. – Indice analitico.
"Questo manuale continua l'esperienza dei miei precedenti volumi, le "Lezioni di Matematica generale" e la "Matematica generale". Contiene così, da una parte, i tradizionali argomenti di un primo corso di matematica, come viene solitamente impartito nelle facoltà di economia o nei corsi di laurea in biologia, chimica, geologia, scienze dell'informazione, architettura ecc. Il filo conduttore è rappresentato dal concetto di funzione. Si comincia con la presentazione dei numeri reali per approdare al cosiddetto studio di funzione e ai concetti di integrale e serie. Gli ultimi quattro capitoli sono qui dedicati, con diversi gradi di approfondimento, alle funzioni di più variabili. Ho voluto d'altra parte presentare subito, nel primo capitolo, il concetto di modello matematico. Non credo che, in un corso base, si possa insegnare 'per modelli': credo che l'esposizione debba essere sottesa da un 'pensiero forte' e che non possa ridursi a una disordinata presentazione di 'casi' concreti. E però auspicabile che la parola 'modello' entri nel lessico usuale degli studenti, perlomeno con la stessa frequenza di altre espressioni: le disequazioni, il segno della derivata prima, l'integrazione per parti ecc."
Seconda opera del progettato ciclo dei "Vinti", dopo i "Malavoglia", "Mastro-don Gesualdo" è un romanzo di costume. La parabola di Gesualdo Motta che da "mastro" (muratore) diventa "don" (ricco borghese) descrive il fallimento di una vita tutta dedita al culto della "roba", ma completamente aliena da affetti genuini e sinceri. Nel sovrapporsi chiassoso di voci che incrinano ogni valore sociale Verga sembra aver individuato il ritmo espressivo di un'umanità condizionata dal denaro e condannata alla solitudine. È una condizione di cui i personaggi non hanno coscienza, e questo fa di "Mastro-don Gesualdo" il primo romanzo italiano dell'alienazione borghese.
Tre saggi compongono il volume: nel primo si tratta di putti, di loro immagini, di loro funzione educativa, di loro vicende nei secoli. Il secondo parla di bambine, della loro scarsa riconoscibilità nella storia e nella ricerca scientifica e della loro difficile emancipazione. Il tema del terzo è la costruzione dell'idea di infanzia nella teoria freudiana. Tre contributi a una storia dell'età bambina, ancora sulla via di una difficile realizzazione, dove sfide teoriche si intrecciano a interrogativi pedagogici e di metodo di ricerca, in un lavoro su pagine scritte e documenti iconici.

