
Che cos'è il romanzo familiare? È possibile considerarlo una categoria critica che ci aiuti a leggere alcune opere pubblicate a partire dalla seconda metà dell'Ottocento? Concentrandosi sul panorama italiano, «Non poteva staccarsene senza lacerarsi» prova a rispondere a queste domande, ripercorrendo alcune tappe centrali della fortuna del genere. Figura tra le più rilevanti del nostro immaginario sociale, la famiglia viene qui osservata attraverso le sue rappresentazioni letterarie: protagonista collettivo del racconto, lo struttura nella forma e ne determina i temi. La prospettiva genealogica del volume offre così la possibilità di ricostruire una fase poco nota della storia del novel e di guardare alla trasformazione dell'idea di famiglia in un'ottica inedita.
La dipendenza può trasformarsi da perenne condizione umana in un qualcosa di imprescindibile e ossessionante. In questi ultimi anni, accanto a forme tradizionali di dipendenza chimica o da sostanze (si pensi a tabagismo, alcolismo, dipendenza da farmaci e droghe), si stanno sviluppando alcune dipendenze collegate alla ripetitività compulsiva di comportamenti normali, quali il gioco, lo sport, il lavoro, il consumo, l'alimentazione, i legami affettivi e sessuali. Anche questa tipologia appare caratterizzata da fenomeni come la compulsione, la perdita di controllo, la reiterazione del comportamento nonostante la consapevolezza delle problematiche connesse, la dominanza su ogni aspetto della vita dell'individuo coinvolto e infine la frequente tendenza alle ricadute. Le nuove dipendenze tuttavia non sembrano condividere lo stigma sociale proprio delle dipendenze derivanti dall'abuso di sostanze, anzi in qualche caso sono, oltre che tollerate, addirittura stimolate. Il volume intende tracciare per ogni dipendenza un breve profilo storico, esaminare i principali approcci teorici che se ne sono occupati, ipotizzare le pur sfuggevoli dimensioni statistiche, riportare le risultanze di eventuali ricerche qualitative e quantitative, mettere in rilievo le dimensioni più propriamente sociali e segnalare alcuni degli strumenti terapeutici più utilizzati.
Il volume offre un contributo di approfondimento sui temi dell'orientamento e della formazione in età adulta. Gli uomini e le donne adulte debbono essere attrezzati cognitivamente ed emotivamente; debbono, cioè, essere formati e orientati rispetto a reticoli di conoscenze, di esperienze, di relazioni che "mutano stabilmente". Il reciproco intreccio tra bisogni formativi delle persone e ricchezza delle offerte realizzate nei vari contesti può consentire a uomini e donne di imparare a orientarsi in forma responsabile. Rispetto a tale obiettivo, il volume fornisce alcune indicazioni sulle logiche e le pratiche di orientamento e formazione in età adulta, con riferimenti specifici al ruolo degli operatori della formazione/orientamento degli adulti.
Assistiamo oggi a una crisi strisciante, di enormi proporzioni e di portata globale, tanto più inosservata quanto più dannosa per il futuro della democrazia: la crisi dell'istruzione. Sedotti dall'imperativo della crescita economica e dalle logiche contabili a breve termine, molti paesi infliggono pesanti tagli agli studi umanistici ed artistici a favore di abilità tecniche e conoscenze pratico-scientifiche. E così, mentre il mondo si fa più grande e complesso, gli strumenti per capirlo si fanno più poveri e rudimentali; mentre l'innovazione chiede intelligenze flessibili, aperte e creative, l'istruzione si ripiega su poche nozioni stereotipate. Non si tratta di difendere una presunta superiorità della cultura classica su quella scientifica, bensì di mantenere l'accesso a quella conoscenza che nutre la libertà di pensiero e di parola, l'autonomia del giudizio, la forza dell'immaginazione come altrettante precondizioni per una umanità matura e responsabile.
Seguito naturale del precedente volume, "Alienazione parentale. Innovazioni cliniche e giuridiche", a cura di Camerini, Pingitore e Lopez, questo lavoro presenta un approccio psicoforense al tema dell'alienazione parentale totalmente nuovo, sia da un punto di vista teorico sia, soprattutto, pratico. L'alienazione parentale non è una sindrome o una patologia, ma rappresenta un processo psicologico in contrasto con il diritto del figlio di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con entrambi i genitori. In seguito alla separazione, padre, madre e figlio contribuiscono, in modo diverso, allo sviluppo di dinamiche relazionali disfunzionali in cui i diversi ruoli appaiono rigidi e bloccati. Attualmente, in Italia, di questo tema si parla molto. In questo lavoro, gli autori trattano l'alienazione parentale attraverso un nuovo punto di vista: quello del figlio e di come questi percepisce se stesso, il padre e la madre nella nuova condizione di famiglia divisa. Nel libro vengono descritte le fasi della consulenza tecnica di ufficio con una guida pratica relativa alle possibili domande da fare e agli errori da evitare con un focus sui provvedimenti giudiziali più efficaci da adottare a tutela dei figli. Due temi innovativi vengono affrontati dagli autori: il primo riguarda la metodologia di supporto psicologico ai genitori rifiutati dai figli; il secondo concerne la proposta di due programmi di trattamento per il recupero della relazione interrotta tra il figlio e il genitore rifiutato.
Un testo sul bambino con disabilita al nido risponde alla necessità di focalizzare e approfondire una tematica che spesso gli educatori e i coordinatori di nido riportano come critica, anche per mancanza di materiali didattici sui quali basare la riflessione professionale e le buone pratiche. Dall'inquadramento della disabilità sotto il profilo legislativo e dei diritti, con particolare attenzione al tema dell'inclusione sociale e scolastica, alla descrizione delle disabilità riferite alla fascia 0-3 anni, il volume approfondisce sia l'osservazione del bambino con segnali di difficoltà, sia gli elementi critici rispetto all'autonomia, all'interazione/comunicazione con l'altro, al gioco e alla playfulness, sia i possibili accorgimenti e le strategie mirate che si possono mettere in atto per facilitare lo sviluppo del bambino in queste aree. Interviste a esperti e a genitori ed esempi specifici completano un'opera utile anche per supportare gli educatori nella comunicazione con le famiglie, per valorizzare il ruolo dell'adulto e per aiutare a costruire opportunità per il bambino con disabilità in un'ottica di «progetti di vita».
Sedici punti annotati su un taccuino engadinese: il profilo di un fenomeno su cui il mondo continua a interrogarsi.
I più noti "style book", i manuali di linguaggio giornalistico, sono quelli di stampo anglosassone di Bbc, Economist, Associateci Press, New York Times. Sergio Lepri, maestro di giornalismo con oltre mezzo secolo di esperienza, offre in questo libro una guida italiana di stile per scrivere e parlare correttamente. II testo introduce al contesto culturale, tecnologico, sociale e mediatico in accelerata trasformazione e fornisce consigli indispensabili per chiunque voglia stare al passo con la lingua in continua evoluzione, informando i cittadini in modo chiaro e corretto. Con consigli per migliorare il proprio linguaggio scritto e parlato e per la grafia e la pronuncia dei nomi stranieri, e con due "dizionari" - dei nomi propri di persona e toponimi e dei nomi comuni - per evitare stereotipi ed errori. Un manuale per un giornalismo preciso, serio e responsabile, che contribuisce alla crescita civile della società.