
Questo libro permette di conoscere l'autentico profilo di un personaggio (definito da Leone XIII "doppiamente apostata, convinto eretico"), che la Massoneria ha riesumato dall'oblio della storia per elevarlo a martire del libero pensiero. Infatti a Giordano Bruno, frate apostata, mago, spia, scomunicato da luterani e calvinisti, sono dedicate un gran numero di logge e di onorificenze massoniche. Alla fine dell'ottocento per sfidare la Santa Sede, i settari vollero erigere un monumento al nolano in Campo dei Fiori a Roma. Leone XIII protestò con fermezza alla provocazione e minacciò persino di lasciare l'Urbe; il Comitato permanente dell'Opera dei Congressi diffuse in modo capillare questo testo di mons. Balan. In appendice al libro il lettore troverà due rari documenti di Leone XIII su Giordano Bruno, scritti in occasione dell'inaugurazione della statua in Campo de' Fiori (l'unica piazza storica di Roma dove non è presente una chiesa): l'allocuzione Amplissimum collegium del 24 maggio 1889 e l'enciclica Quod nuper del 30 giugno 1889.
Questa nuova edizione di un testo ormai diventato un classico della letteratura psicoanalitica sul disegno infantile vede la luce a diversi anni di distanza dalla prima pubblicazione, rivelandosi stimolante e attuale anche per il lettore di oggi. La natura "vitale" dell'opera, con i suoi riferimenti artistici, testimonia la qualità del metodo di lavoro che la ispira: un modo di procedere originale, nel solco della psicoanalisi postkleiniana e bioniana, di due autrici unite da una visione comune del lavoro analitico come dimensione creativa ed esplorativa, centrata sull'esperienza congiunta della coppia analista-bambino nella stanza di terapia. Ben esemplificato nel libro risulta lo sforzo di ricostruire attraverso l'utilizzo del disegno, come nella tela di un pittore, i passaggi dalle sensazioni alle emozioni e al pensiero. Nella Prefazione dei curatori alla nuova edizione viene offerta la possibilità di immergersi nel clima che caratterizzava l'allora giovane movimento psicoanalitico infantile, mentre la Postfazione getta uno sguardo sul futuro, nell'auspicio che i semi sparsi dalle autrici possano germogliare attraverso una possibile trasmissione generazionale.
In quest'opera vengono presentate le riflessioni che, sull'amicizia, dall'antichità ai nostri giorni, filosofi e scrittori, poeti e santi, politici e mistici hanno affidato ai loro scritti. E', dunque, una storia delle più importanti idee che sull'amicizia sono state avanzate nel corso degli ultimi tremila anni. Ne emerge un panorama che consente di cogliere le molte dimensione dell'amicizia, di individuare il lento evolversi delle funzioni e delle caratteristiche di questo importante sentimento dell'animo umano. E, infine, consente di comprendere meglio il ruolo che l'amicizia è chiamata ad assolvere anche nella società elettronica, una società ricca di fattori che favoriscono l'isolamento, ma anche di strumenti che annullano le distanze.
In quest'opera vengono presentate le riflessioni che, sull'amicizia, dall'antichità ai nostri giorni, filosofi e scrittori, poeti e santi, politici e mistici hanno affidato ai loro scritti. È, dunque, una storia delle più importanti idee che sull'amicizia sono state avanzate nel corso degli ultimi tremila anni. Ne emerge un panorama che consente di cogliere le molte dimensione dell'amicizia, di individuare il lento evolversi delle funzioni e delle caratteristiche di questo importante sentimento dell'animo umano. E, infine, consente di comprendere meglio il ruolo che l'amicizia è chiamata ad assolvere anche nella società elettronica, una società ricca di fattori che favoriscono l'isolamento, ma anche di strumenti che annullano le distanze.