
Se l'invocazione di un'economia "umana" attraversa spesso come un concetto vago lo spazio svuotato di una politica senza progettualità, questo trattato ne espone i fondamenti con un linguaggio accessibile e con il proposito di riportare la possibile risposta della filosofia al centro della discussione pubblica, non solo cercando un vivo confronto con tutti gli attori economici, ma coinvolgendo senza barriere specialistiche lettrici e lettori come cittadini di una comunità dissolta. Preceduto da un notevole successo in Germania, nella sua versatilità il libro decreta, contro l'ortodossia dominante nella scienza economica, la sconfitta definitiva dell'homo oeconomicus, l'ottimizzatore protagonista di un sistema economico autodistruttivo se non sottoposto a misure umane di contenimento, difende nel dibattito etico attuale il nucleo normativo della modernità tramite una modernizzazione integrativa delle virtù antiche, reclama sul piano politico un nuovo dialogo transnazionale sui lineamenti di un modello sociale europeo marginalizzato, introduce con un approccio interdisciplinare al vasto dibattito degli ultimi anni sulla connessione spezzata tra etica ed economia. Il volume consente di accostarsi al pensiero di uno dei filosofi tedeschi più influenti grazie al saggio critico in lingua italiana di Giovanni Battista Demarta.
Nel 2005, W. Chan Kim e Renée Mauborgne hanno cambiato per sempre il panorama internazionale del business con il bestseller "Strategia oceano blu" e il suo nuovo modello per scoprire mercati incontestati per la crescita e battere la concorrenza. Quando hanno adottato la loro teoria e hanno cominciato a ripensare radicalmente le proprie strategie, molti leader e manager, però, non sapevano come iniziare e, soprattutto, come convincere i membri del proprio team a sposare un concetto direttamente in contrasto con le regole tradizionali del loro settore. Cercavano passi concreti e un processo sistematico da seguire per creare e catturare oceani blu minimizzando i rischi. Oggi, dopo aver venduto più di 3,6 milioni di copie del libro, tradotto in 44 lingue e commentato in migliaia di articoli, W. Chan Kim e Renée Mauborgne affrontano questa nuova sfida con un decennio di nuove ricerche ed esempi di come leader in diversi settori e organizzazioni hanno operato il cambiamento applicando il processo e gli strumenti descritti qui. "Oceano blu: cambiare" è la guida definitiva per portare voi, il vostro team e la vostra organizzazione a nuovi livelli di fiducia, creazione di mercato e crescita. Con un approccio sistematico in cinque passi, che comprende l'osservazione della psicologia umana per costruire la fiducia delle persone, "Oceano blu: cambiare" mostra come: trovare il punto di partenza e costruire il migliore team possibile; usare gli strumenti giusti per capire dove ci si trova e dove ci si può avventurare per creare nuova crescita; re-immaginare i confini del proprio mercato; scegliere e sviluppare la "mossa oceano blu" migliore; testare e perseguire il cambiamento oceano blu più promettente. Pieno di lezioni apprese sul campo, di imprese riuscite ma anche di fallimenti, "Oceano blu: cambiare" è una lettura indispensabile per leader, manager, imprenditori e chiunque sia impegnato a costruire un futuro irresistibile.
La globalizzazione, le ricorrenti crisi economiche, la rivoluzione tecnologica, la crisi ambientale, la violenza religiosa: dove stiamo andando? L'autore analizza il moderno rapporto tra finanza e tecnologica, proponendo una visione forse utopica, sicuramente rivoluzionaria, per rimettere l'uomo al centro dell'universo, anche mediante il prezioso ausilio delle religioni.
Il mondo islamico ha nei confronti del denaro un approccio etico che si regge su alcuni principi: una parte dei guadagni va devoluta in carità, non sono previsti interessi sui prestiti e gli investimenti devono essere socialmente responsabili e lontani dal rischio e dalla speculazione. Teorizzata negli anni Cinquanta, quando molti Paesi a maggioranza musulmana hanno raggiunto l'indipendenza politica dalle potenze coloniali, la finanza islamica è stata messa per la prima volta in pratica negli anni Sessanta in Egitto, Algeria, Malaysia e Dubai. Due decenni dopo, la sua crescente diffusione - che oggi registra tassi di crescita annua a doppia cifra - ha portato anche in Europa all'offerta di prodotti conformi alla sharìha. Ma in che modo la finanza islamica si inserisce nel sistema capitalistico? E in quali forme questo fenomeno incide sull'integrazione delle comunità islamiche nelle società occidentali travolte dalla speculazione finanziaria?
La rivoluzione industriale ha dato luogo alla più rapida e ripida crescita (di popolazione, di reddito, di produttività) della storia. In due secoli ha cambiato il volto del pianeta e la vita degli uomini, portando ricchezza e nuove possibilità, ma anche sfruttamento, inquinamento, impoverimento e distruzione di molti stili di vita tradizionali. In questo libro, gli economisti del Mit Erik Brynjolfsson e McAfee sostengono che è arrivato il momento per una nuova rivoluzione, che questa volta non meccanizzerà il lavoro manuale, ma quello mentale. Mentre le macchine che si guidano da sole di google macinano migliaia di chilometri per le strade della California e in ogni tasca c'è quello che dieci anni fa sarebbe stato un supercomputer, si comincia a intravedere dove può portare la convergenza digitale di hardware sempre più veloci e meno costosi e software sempre più sofisticati e adattabili: a un mondo in cui, semplicemente, molti lavori di concetto non esisteranno più, perché saranno svolti dai computer; in cui avremo accesso a un'abbondanza mai vista prima di tecnologie che ci aiuteranno in ogni ambito della nostra vita; in cui molto del nostro modello economico, e modo di vivere, sarà antico, superato, distrutto. Lavorando a partire da decenni di ricerca originale, Brynjolfsson e McAfee mostrano come siamo ormai arrivati al punto di svolta, e soprattutto offrono molte idee per affrontare questo cambiamento epocale, senza rimanere schiacciati dalla sua velocità e ampiezza.
Il Kakebo è il "libro dei conti di casa" a cui i giapponesi affidano il proprio budget personale, anche oggi in piena era digitale. La sola azione di trascrivere le spese e i guadagni entro schemi ordinati genera consapevolezza e assicura un risparmio automatico del 35%. Il passo successivo è la possibilità di analizzare nel dettaglio i propri conti per individuare gli sprechi e le voci critiche su cui agire. Tenere un Kakebo evita lo stress da cattiva gestione finanziaria, sviluppa l'autodisciplina e la conoscenza di sé. I giapponesi lo considerano uno strumento che favorisce la tranquillità dell'anima e libera energie mentali.
Nel secolo e mezzo trascorso dall'unificazione, l'Italia ha raggiunto livelli di ricchezza simili a quelli dei maggiori paesi industrializzati. L'ondata di globalizzazione degli ultimi decenni ha però fatto emergere la debolezza del nostro sistema produttivo. Secondo la lettura originale che ne danno gli autori di questo libro, il capitalismo italiano è stato negativamente influenzato da istituzioni inefficienti, che hanno avuto un forte impatto sulle dimensioni e sulla governance delle imprese, come anche sulla formazione di capitale umano e sulla capacità innovativa. In questa luce l'assetto istituzionale ha quindi rappresentato il principale freno per le potenzialità di sviluppo del paese.
MyLab, il laboratorio per l'apprendimento personalizzato della statistica e della matematici Self-study e autovalutazione; Esercizi algoritmici e interattivi, organizzati per capitolo; Esercitazioni e test; Esercizi e test creati dal docente; Libro digitale; La versione digitale del manuale con tre capitoli aggiuntivi; Soluzioni e svolgimenti in Excel; Soluzioni degli esercizi di fine capitolo; Dataset in Excel e R, File e listati organizzati per capitolo e argomento.
Fu soltanto nel "Handwoerterbuch der Sozialwissenschaften" - la prima imponente opera collettiva in 12 tomi progettata e realizzata in Germania negli anni 1956-1965 dopo la catastrofe del regime nazionalsocialista - che i due grandi esuli della scuola marginalista austriaca, von Hayek e von Mises, introdussero per la prima volta in una Enciclopedia di scienze economico-sociali tedesca le due voci, distinte ma organicamente interconnesse, di "liberalismo politico" e "liberalismo economico", restituendo loro quella piena autonomia concettuale ed espositiva che una lunga tradizione enciclopedica di impostazione social-storicista aveva negato omettendone persino i termini, sostituiti con quelli riduttivi di "dottrina libero-scambista" e "scuola manchesteriana", oppure ricondotti nell'alveo dei concetti generali di "individualismo" e "interesse personale". A integrazione necessaria delle due voci magistrali mai tradotte in italiano, sono state qui aggiunte le voci altrettanto illuminanti "Scuola di Vienna" di von Hayek, e "mercato" di von Mises. I testi sono accompagnati dai saggi dei due curatori. Nei primi due viene esposto in maniera essenziale l'itinerario intellettuale dei due autori; nel terzo si pone l'attenzione sul continuativo - e poco esplorato - rapporto degli esponenti della scuola marginalista austriaca con le enciclopedie delle scienze economico-sociali.
Che cosa succede durante una recessione? Qual è il ciclo del denaro? Perché dobbiamo pagare le tasse? Le grandi teorie economiche forniscono spiegazioni e modelli per rappresentare il nostro mondo, così che chiunque possa comprenderlo e viverci al meglio. Scritto in modo semplice, questo libro è ricco di spiegazioni brevi e concise che vanno dritte al nocciolo delle principali questioni, senza tralasciare di contestualizzare azioni o avvenimenti. Numerosi diagrammi e incisive didascalie aiutano a ripercorrere le tappe fondamentali dello sviluppo dell'economia; immagini semplici e immediate ne ricostruiscono la storia, aiutando a fissare con chiarezza le principali idee, e a comprendere senza sforzi il perché di tanti eventi che fanno parte del nostro quotidiano. Che tu sia un principiante assoluto, un appassionato studente, o un esperto della materia, troverai un sacco di spunti di riflessione!
Dopo "Breve storia del futuro" e "Scegli la tua vita!", Jacques Attali rinnova del tutto il suo sguardo sui prossimi vent'anni, alla luce delle nuove conoscenze - accumulate nei domini della scienza, della demografia, dell'ideologia, della geopolitica, dell'arte - sulle minacce e le possibilità del momento presente. Indagando in mille campi sui «segnali deboli» che preparano il futuro, Attali arriva a conclusioni radicali e sorprendenti su quel che ci attende e soprattutto su quel che potremmo fare. Perché, se è vero che molte nubi si addensano all'orizzonte, non mancano i mezzi per costruire un mondo più sereno, per evitare che la collera e la rabbia si trasformino in violenza planetaria, per sfuggire alle minacce climatiche, al terrorismo, alla degenerazione tecnologica. A condizione di comprendere che il modo migliore di riuscirci, di realizzare le nostre potenzialità è aiutare gli altri a divenire sé stessi, a scegliere la propria vita, a sostituire l'egoismo irrazionale e suicida con un altruismo lucido. Così potremo dire: "Finalmente dopodomani!".
Il lavoro è una questione sociale "emergente" in due sensi: da un lato, ci troviamo di fronte a rischi crescenti di disoccupazione e alla diffusione di lavori precari, sfruttati, alienati; dall'altro, nonostante tutto ciò, assistiamo all'emergere di una gamma di potenziali lavori "virtuali" propri di un'economia dopo-moderna. Questi due processi sono correlati fra loro. Ciò che li connette è l'affermarsi di una società reticolare che richiede una nuova soggettività dell'agire lavorativo e forti innovazioni nelle forme organizzative. Per comprendere questa trasformazione epocale occorre considerare il lavoro come relazione sociale, anziché come mera prestazione, nella prospettiva di un'economia relazionale.