
Questo libro analizza la crisi dei fondamenti del diritto penale espressa dal profondo divario tra il sistema normativo delle garanzie e il funzionamento effettivo delle istituzioni punitive. Ne rintraccia le radici nella fragilità teorica del modello garantista tramandato dalla tradizione illuministica e nella concorrenza ad esso opposta, fin dal secolo scorso, dal continuo riemergere di archetipi penali premoderni e di mai spente tentazioni autoritarie. Illustra le forme molteplici d'illegittimità e d'ingiustizia prodotte dall'inadeguatezza o dalle lesioni delle singole garanzie. E propone, di fronte alla crisi del modello, una sua rifondazione filosofica e politica nel quadro di una teoria generale del garantismo. La prefazione è a cura di Norberto Bobbio.
Le leggi irritanti e inabilitanti hanno occupato un posto di rilievo durante il periodo di vigenza del Codice del 1917. Il canone 10 del Codice 1983 rimase identico a quello abrogato e gli autori sembrano perdere ogni interesse per la materia, d'altro lato, nella promulgazione del nuovo Codice, il Pontefice mette in luce il lavoro della riforma insistendo sulla doppia prospettiva della novità nella continuità con la tradizione canonica e la continuità nella novità del Concilio Vaticano II.Questa tesi è uno studio critico comparativo sulla natura e applicazione delle leggi irritanti e inabilitanti nel Codice del 1983 come risposta alle attese dei canonisti e nella nuova prospettiva indicata dal legislatore.
Glauco Riem già nel 1980, con una tesi da considerarsi "ardita" in riferimento all'epoca, seppe con esattezza di previsioni e chiarezza di argomenti unirsi a quello sparuto gruppetto di giuristi che, opponendosi coraggiosamente al misoneismo tradizionalmente dominante nella classe forense, additava nell'informatica lo strumento nuovo per tentare di risanare i mali della Giustizia. L'opera giovanile di Riem è ancora, sotto questo aspetto, molto efficace e persuasiva: molti suoi giudizi e previsioni, infatti, hanno poi trovato piena conferma negli sviluppi recenti dell'informatica. Utilissima, quindi, ancor oggi la sua lettura.