
Una trattazione mirata del diritto materiale dell'Unione europea a seguito dell'entrata in vigore del Trattato di Lisbona (1 dicembre 2009) che oltre a innovare l'assetto istituzionale apporta modifiche rilevanti nell'ambito delle politiche: in modo particolare nel settore dello spazio di libertà, sicurezza e giustizia e in materia di politica estera e difesa. Nella stesura del testo si è tenuto conto delle recenti e numerose novità normative che hanno toccato i diversi settori di competenza dell'Unione. Hanno inciso, in particolare, sul settore della politica economica e monetaria, le conclusioni del Consiglio europeo del 24-25 marzo 2011 concernenti un pacchetto di misure intese a rafforzare la governance economica e la competitività della zona euro e dell'Unione europea per far fronte alla crisi economica che colpisce i paesi membri. L'opera rappresenta un utile completamento del manuale istituzionale di diritto dell'Unione europea ed è indirizzato, in modo particolare, a quanti devono sostenere esami universitari, partecipare a corsi di specializzazione o per l'aggiornamento professionale di coloro che si occupano di tematiche di interesse europeo.
Questo Compendio di programmazione e controllo di gestione mira ad approfondire le caratteristiche, gli scopi e gli aspetti maggiormente problematici legati all’analisi della gestione e all’organizzazione aziendale (cui è dedicata la seconda parte). L’approccio agli argomenti è graduale, così da renderli facilmente comprensibili anche ai non esperti o neofiti. Va letta in quest’ottica la scelta di dedicare i primi quattro capitoli del volume a concetti che, quantunque non strettamente attinenti all’attività di programmazione e controllo, aiutano il lettore a meglio comprendere le dinamiche dell’universo azienda e della sua gestione (intesa in senso largo), le scelte finanziarie di base, le modalità di determinazione del reddito nonché ad assimilare un certo linguaggio tecnico. Il compendio si rivolge, pertanto, sia agli studenti universitari, sia a chi debba sostenere un concorso pubblico per il quale si richieda la conoscenza di queste discipline economico-aziendali.
La scienza delle finanze, chiamata anche dagli economisti "economia pubblica", è un punto di incontro tra "pubblico" e "privato", o se si preferisce tra "mercato" e "stato". Questo ne giustifica la presenza e l'importanza nei concorsi per il reclutamento di chi dovrà, in prospettiva, gestire i rapporti dei pubblici uffici con l'economia. A questo fine, senza definizioni nozionistiche né ostici schemi matematici, il volume contestualizza i concetti chiave del ragionamento economico-sociale. A partire dal sistema produttivo, dalle sue millenarie radici agricolo-artigianali, all'attuale produzione di serie attraverso le "aziende tecnologiche". Di queste ultime il volume cerca di superare la concezione antropomorfica, legata a un bagaglio culturale preindustriale, esteso purtroppo ai pubblici uffici nel dibattito politico-mediatico. Sia aziende sia pubblici uffici sono invece organizzazioni pluripersonali, di cui il testo spiega le caratteristiche, le rigidità, le similitudini, le diversità, i rapporti reciproci, nonché quelli con la politica e la pubblica opinione. L'intervento pubblico viene ordinato per settori, quantificato e combinato con le grandezze di contabilità pubblica (ad es. PIL), le banche, i mercati finanziari, la moneta, l'inflazione, il finanziamento del settore pubblico, i condizionamenti europei e l'Euro, la globalizzazione, il debito pubblico e lo spread e molto altro. La trattazione snella, e al tempo stesso organica, consente di mettere a fuoco aspetti fondamentali del dibattito pubblico sui temi suddetti, a cui di frequente l'autore viene invitato a partecipare.
Il volume è stato aggiornato al D.Lgs. 21-11-2014, n. 175 (decreto semplificazioni fiscali) che introduce la dichiarazione precompilata e alla L. 23-12-2014, n. 190 (legge di stabilità perii 2015).
La politica è stata da sempre oggetto di studio da parte di storici, filosofi, giuristi, al fine di analizzarne le dinamiche interne e gli effetti sul tessuto sociale. Con il progressivo affermarsi del modello democratico in sempre più vaste aree del pianeta è cresciuto l'interesse generale verso lo scenario politico sia statale che internazionale, anche alla luce di nuovi gridi di allarme riguardanti la "crisi della rappresentanza politica", il "deficit democratico", l'"emergenza democratica" e altri fenomeni di notevole impatto sulla società contemporanea. La Scienza politica assume nell'attuale momento storico un ruolo fondamentale per la comprensione di queste e di altre grandi tematiche che interessano la vita dello Stato e della società (sovranità, governo, consenso, regime politico, legittimità del potere), e ha pertanto acquisito in ambito accademico rango di disciplina autonoma. Il presente volume intende offrire un quadro sintetico, ma esaustivo della materia. La trattazione si avvale di opportuni box di approfondimento, ed è agevolata dal ricorso al neretto, al corsivo e a differenti corpi di stampa per graduare l'importanza degli argomenti. Completa il volume un Dizionario breve che riporta una serie di parole chiave della Scienza politica.
La Storia del diritto romano è oggi una disciplina di particolare attualità perché consente di cogliere le origini illustri del nostro ordinamento e di quelli di derivazione latino-germanica, compreso quello dell'Unione europea. Lo studio di questa materia, soprattutto relativamente all'analisi dei rapporti di forza tra gli organi dello Stato nei diversi periodi storici dell'antica Roma, si rivela molto formativo, offrendo numerosi spunti di riflessione e di confronto con l'attualità. Nella "Respublica", ad esempio, vigevano regole etiche non scritte come la dignitas che, riferita soprattutto alle alte cariche dello Stato, escludeva dal cursus honorum tutti gli individui che, ricoprendole, si rendevano responsabili di comportamenti non esemplari nella gestione della cosa pubblica. Questa III edizione, arricchita ed ampliata, offre un panorama d'insieme della storia dell'ordinamento giuridico romano dalle origini di Roma (753 a.C. ca.) fino a Giustiniano I (565 d.C.) e tiene conto delle difficoltà che uno studente, privo di dimestichezza con il latino e la storia antica, può incontrare: per questo motivo viene utilizzato un linguaggio semplice e lineare. In appendice viene riportato un glossario degli istituti, dei protagonisti e dei loci storici che caratterizzano la storia del diritto pubblico romano.
La Storia del diritto romano è una disciplina di particolare attualità perché consente di cogliere le origini illustri del nostro ordinamento e di quelli di derivazione latino-germanica, compreso quello dell’Unione europea.
Lo studio di questa materia, soprattutto relativamente all’analisi dei rapporti di forza tra gli organi dello Stato nei diversi periodi storici dell’antica Roma, si rivela particolarmente formativo, offrendo numerosi spunti di riflessione e di confronto con l’attualità politica.
Nella “Respublica”, ad esempio, vigevano regole etiche non scritte come la dignitas che escludeva dal cursus honorum (cioè dalle cariche politiche) coloro che si erano resi responsabili di comportamenti non consoni alla gestione della cosa pubblica.
Questa V edizione, arricchita ed ampliata, offre un panorama della storia dell’ordinamento giuridico romano dalle origini di Roma (753 a.C. ca.) fino a Giustiniano I (565 d.C.).
La trattazione, tenendo conto delle difficoltà che si possono incontrare nello studio della materia, utilizza un linguaggio semplice e le parole latine sono spesso accompagnate da traduzione.
In appendice, per dare un quadro di più ampio respiro della disciplina, viene riportato un glossario degli istituti, dei protagonisti e dei loci storici che caratterizzano la storia del diritto pubblico romano.
Il volume è rivolto a coloro che devono affrontare gli esami di «storia del pensiero economico», di «storia dell'analisi economica», ma anche di «storia delle dottrine economiche», i cui contenuti sono perlopiù corrispondenti nei programmi delle facoltà che li prevedono. Il compendio, partendo dalle origini più antiche della disciplina (Platone, Aristotele, Patristica e Scolastica), analizza i contributi teorici determinanti per la nascita e per il successivo sviluppo della storia del pensiero economico. Si descrivono le contrapposte posizioni di fisiocratici e mercantilisti, le dottrine liberiste di cui il sostenitore più famoso è Adam Smith, le idee originali di David Ricardo e quelle rivoluzionarie di Karl Marx. Grande spazio è dedicato ai marginalisti (Jevons, Menger, Weber, Wicksell, von Hayek, Walras, Pareto, Fisher, Marshall, Pantaleoni, Clark, Viner, Pigou) e a John Maynard Keynes; si parlerà poi degli studi di Joseph Alois Schumpeter e di Piero Sraffa, che si distanziò in maniera decisa dalla teoria marginalista e soprattutto dal concetto di equilibrio economico generale. Nel capitolo conclusivo si passano in rassegna gli orientamenti più recenti della ricerca economica, tra cui il modello di Arrow-Debreu; la teoria dell'impresa di Ronald Coase, William Baumol, Joe Bain e altri.
Un testo didattico che nasce dall'esperienza pluriennale dell'Autore e si qualifica per connettere lo sviluppo della storia delle idee al mutare delle condizioni della vita sociale.
Il presente volume ripercorre le tappe della storia del Diritto Canonico partendo dalle Sacre Scritture e, passando per il Decretum di Graziano, arriva sino al Codice di Diritto Canonico del 1983. Al suo interno è presente anche un esame del periodo storico durante il quale furono introdotte le norme e i precetti per rilevare in che modo il corso della storia abbia influito sulle grandi trasformazioni della Chiesa e nel suo Diritto.
Il volume si propone come valido strumento per lo studio della tecnica bancaria e dell'economia degli intermediari finanziari, discipline interessate da continui interventi legislativi, a livello nazionale e a livello europeo, in considerazione del contesto in cui operano le banche e gli altri soggetti finanziari. Aggiornato alle ultime novità normative, relative soprattutto alla unificazione del sistema delle procedure bancarie nazionali rispetto al sistema europeo, il compendio, in considerazione anche dell'ampliamento e della diversificazione delle attività svolte dalla banca moderna, oltre ad analizzare le tradizionali operazioni bancarie, si sofferma sui nuovi prodotti e servizi offerti dalle banche e sulle diverse tipologie di strumenti finanziari ed i meccanismi di funzionamento dei mercati sui quali questi vengono negoziati. Inoltre, ampio spazio è dedicato agli aspetti riguardanti la gestione collettiva del risparmio e alla costruzione del bilancio bancario. Grazie anche a schemi e tabelle, il lavoro rappresenta un utile sussidio per gli studenti, per i candidati ai pubblici concorsi ed esami e per gli operatori finanziari.
Questo Compendio è indirizzato innanzitutto a coloro che debbano affrontare lo studio del Diritto ecclesiastico in vista delle prove orali in occasione di concorsi pubblici ed esami di abilitazione professionale. In particolare, il Curatore e gli Autori hanno prestato massima attenzione ad agevolare l'apprendimento della materia innestando i contenuti della c.d. parte speciale su un’ampia trattazione della c.d. parte generale (disciplina costituzionale e sistema delle fonti), che di solito presenta le maggiori difficoltà per lo studente.
Al contempo, si è scelto di trattare non solo i temi "classici"
del Diritto ecclesiastico, ma anche argomenti più recenti, così da fornire un quadro il più possibile completo e attuale della materia.