
I temi affrontati nel volume coprono l'intero spettro delle comunicazioni e della informazione, dai principi costituzionali al diritto d'autore, dalla stampa al commercio elettronico, dalle Autorità di garanzia alla pubblicità, dalla radiotelevisione alla privacy, dalla comunicazione istituzionale alla firma digitale, dal teatro e il cinema alla moneta elettronica.
La disciplina giuridica della informazione e della comunicazione è in costante evoluzione. La ormai ineludibile digitalizzazione di praticamente ogni processo comunicativo si traduce in un profluvio di nuove disposizioni e di proposte regolamentari dell’Unione Europea, la quale disegna un quadro che copre tutti gli aspetti dell’ambiente della comunicazione: dalle reti ai servizi, dalle piattaforme ai dati, dall’intelligenza artificiale alla ‘cibersicurezza’, e, soprattutto, i contenuti di ciò che viene disseminato.
Tutto ciò ha imposto una nuova, la sesta, edizione del Manuale, nella consapevolezza che è impossibile inseguire gli eventi, mentre invece è necessario fornire ai tanti studenti che si formano su di esso un quadro d’insieme attendibile e sistematico proposto da specialisti della materia.
I temi affrontati coprono l’intero spettro delle comunicazioni e della informazione, dai principi costituzionali al diritto d’autore, dalla stampa al commercio elettronico, dalle Autorità di garanzia alla pubblicità, dalla radiotelevisione alla privacy, dalla comunicazione istituzionale alla firma digitale, dal teatro e il cinema alla moneta elettronica.
Il Manuale di diritto dell’informazione e della comunicazione di Ruben Razzante che vedrà la luce a pochi mesi dal nuovo Testo Unico della deontologia giornalistica, e in concomitanza con nuovo Regolamento sulla privacy, approvato di recente dal Parlamento europeo e destinato a cambiare la disciplina del trattamento dei dati personali in tutta Europa. Inoltre, il servizio pubblico radiotelevisivo si sta profondamente ripensando e una nuova legge ha mutato radicalmente la governance della Rai, il diritto all’oblio sta conoscendo nuove prospettive di attuazione, la tutela dei diritti in Rete sta progredendo, mentre il rapporto media-diritto sta subendo metamorfosi impensabili.
Il volume affronta questi e tanti altri temi, raccogliendo le ultime novità normative, giurisprudenziali e dottrinali, nazionali, europee ed extraeuropee, in materia di diritto all’informazione, pluralismo, giornalismo, editoria on-line, privacy e diritto di cronaca, diffamazione a mezzo stampa e a mezzo internet, diritto d’autore, par condicio, etica e minori, informazione economica e finanziaria, commistioni tra pubblicità e informazione, organizzazione delle strutture di comunicazione nelle pubbliche amministrazioni, authorities, Rai e tv commerciale, digitale terrestre e banda larga, servizi di media audiovisivi, Agenda digitale, cloud computing.
L’autore dà conto della consistente produzione normativa, giurisprudenziale e deontologica degli ultimi anni, da quando al giornalismo della carta stampata e a quello radiotelevisivo si sono affiancati autorevolmente il giornalismo istituzionale (uffici stampa) e quello on-line, i quali stanno guadagnandosi piena dignità professionale, ponendo l’esigenza di definire un più ampio e comprensivo quadro di regole giuridiche.
Il volume costituisce un corposo supporto all’attività degli studiosi del diritto applicato al mondo delle comunicazioni e dei docenti e studenti universitari dei corsi di laurea in scienze della comunicazione e discipline affini.
Il manuale, giunto alla sua XX edizione, è stato aggiornato alla luce della nuova legge (L. 24 dicembre 2012, n. 234) sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea. Quest’ultima, oltre a procedere all’abrogazione della L. 11/2005, cd. Legge Buttiglione, che finora aveva regolamentato la materia, adegua l’ordinamento nazionale alle profonda riforma dei trattati, intervenuta a seguito dell’entrata in vigore del Trattato di Lisbona.
Occorre segnalare, in modo particolare, la disciplina relativa al recepimento della legislazione europea nel nostro Stato con lo sdoppiamento della precedente legge comunitaria in legge di delegazione europea e legge europea. Mentre la prima contiene le disposizioni di delega necessarie per il recepimento delle direttive europee, la seconda, eventuale, riguarda le disposizioni modificative o abrogative di norme interne, oggetto di procedure di infrazione o di sentenze della Corte di giustizia. In questo modo si consente di abbreviare e snellire i tempi per il recepimento degli atti dell’Unione europea.
Oltre a questo rilevante provvedimento, l’opera riporta altre novità normative che concernono le politiche dell’Unione europea e in particolare:
— l’entrata in vigore, il 1° gennaio 2013, del Fiscal compact o patto di bilancio (Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell’Unione economica e monetaria dell’Unione europea);
— l’entrata in vigore, il 27 settembre 2012, del Trattato istitutivo del Meccanismo europeo di stabilità (MES) volto a salvaguardare la stabilità finanziaria della zona euro.
La trattazione, che offre una panoramica completa di tutto ciò che concerne il diritto dell’Unione europea (profili istituzionali, politiche interne e azioni esterne dell’Unione), rappresenta un valido supporto sia per quanti devono preparare esami e concorsi sia per l’aggiornamento professionale.
L'opera analizza gli aspetti giuridici, istituzionali, e le politiche dell'Unione ed è aggiornato alle più importanti novità normative e alle recenti pronunce giurisdizionali. Tra i vari provvedimenti si segnalano: la direttiva (UE) 2015/637 del 20 aprile 2015, che mira a stabilire le misure di coordinamento e cooperazione per facilitare la tutela consolare dei cittadini dell'Unione non rappresentati nei Paesi terzi; la Comunicazione della Commissione adottata il 13 gennaio 2015 al fine di sfruttare al meglio la flessibilità consentita dalle norme vigenti del patto di stabilità e crescita; la decisione del Consiglio 2014/509/UE che stabilisce l'adozione dell'euro da parte della Lituania, dal 1° gennaio 2015; il parere, reso dalla Corte di giustizia il 18 dicembre 2014 (parere 2/13), sull'incompatibilità del progetto di accordo di adesione alla CEDU con il diritto dell'Unione; il passaggio, a partire dal 1° novembre 2014, al criterio della doppia maggioranza nelle votazioni del Consiglio, in virtù dell'art. 16 par. 3 TUE e della decisione del Consiglio del 29 settembre 2014 (2014/692/UE); il percorso diretto alla costruzione di un'unione bancaria, con la direttiva 2014/49/UE del 16 aprile 2014, che fissa norme e procedure relative all'istituzione e al funzionamento dei sistemi di garanzia dei depositi, e con il regolamento (UE) 806/2014 del 15 luglio 2014, che introduce una gestione centralizzata unica per la risoluzione delle crisi nel settore bancario.
Il volume trova origine in una precedente opera dei due autori, i "Lineamenti di diritto dell'Unione europea", avviata nel 2008 e destinata a proseguire il suo autonomo percorso, sempre per i tipi della Giappichelli Editore. Se i "Lineamenti" conservano l'originario intento di fornire uno strumento, a fini essenzialmente didattici, per lo studio dei principali profili del sistema giuridico-istituzionale dell'Unione europea (istituzioni, fonti, tutela giurisdizionale dei diritti), il presente e ben più ampio volume ha l'ambizione di rappresentare un'opera manualistica tendenzialmente completa, destinata a consentire una lettura di quei profili anche alla luce delle competenze materiali dell'Unione e delle concrete realizzazioni in cui esse si sono tradotte. Nelle sei Parti in cui essa è suddivisa, vengono infatti illustrati tanto i diversi aspetti in cui si articola l'assetto istituzionale, normativo e giurisdizionale dell'Unione, quanto gli specifici ambiti di attività nei quali le sue istituzioni sono chiamate ad esercitare le loro competenze. La ragione di questa ben più impegnativa impresa risiede essenzialmente nella convinzione che fosse ormai non più procrastinabile il momento di integrare l'offerta editoriale italiana, al pari di quanto avviene da tempo in altri Paesi, con una trattazione tendenzialmente completa, e al tempo stesso condensata all'interno di un unico volume, della dimensione giuridica del processo d'integrazione europea. Scelta, questa, che ha ovviamente costretto gli autori a uno sforzo supplementare per contenere quanto più possibile le dimensioni dell'opera senza tuttavia compromettere la qualità e la completezza della trattazione e la comprensione del senso e della portata delle concrete realizzazioni del processo d'integrazione.
Il volume trova origine in una precedente opera dei due autori, i Lineamenti di diritto dell'Unione europea, avviata nel 2008 e destinata a proseguire il suo autonomo percorso, sempre per i tipi della Giappichelli Editore.
Se i Lineamenti conservano l'originario intento di fornire uno strumento, a fini essenzialmente didattici, per lo studio dei principali profili del sistema giuridico-istituzionale dell'Unione europea (istituzioni, fonti, tutela giurisdizionale dei diritti), il presente e ben più corposo volume ha l'ambizione di rappresentare un'opera manualistica più ampia, destinata a consentire una lettura di quei profili anche alla luce delle competenze materiali dell'Unione e delle concrete realizzazioni in cui esse si sono tradotte. Nelle sei Parti in cui essa è suddivisa, vengono infatti illustrati tanto i diversi aspetti in cui si articola l'assetto istituzionale, normativo e giurisdizionale dell'Unione, quanto gli specifici ambiti di attività nei quali le sue istituzioni sono chiamate ad esercitare le loro competenze.
La ragione di questa ben più impegnativa impresa risiede essenzialmente nella convinzione dell'assoluta utilità di integrare l'offerta editoriale italiana, al pari di quanto avviene da tempo in altri Paesi, con una trattazione della dimensione giuridica del processo d'integrazione europea tendenzialmente completa, ma al tempo stesso omogenea perché condensata all'interno di un unico volume degli stessi autori. Scelta, questa, che ha ovviamente costretto gli autori a uno sforzo supplementare per contenere quanto più possibile le dimensioni dell'opera senza tuttavia compromettere la qualità e la completezza della trattazione e la comprensione del senso e della portata delle concrete realizzazioni del processo d'integrazione.
L'opera è ovviamente aggiornata fino ai più recenti sviluppi di questo processo, dando conto anche di quelli dovuti alla Brexit e al dilagare della pandemia del COVID-19.
Roberto Adam, già professore ordinario di Diritto dell'Unione europea presso l'Università di Roma "Tor Vergata" e Capo del Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è attualmente docente della Scuola Nazionale dell'Amministrazione.
Antonio Tizzano, già vicepresidente della Corte di giustizia dell'Unione europea, è professore emerito di Diritto dell'Unione europea presso l'Università "La Sapienza" di Roma.
Manuale di Diritto dell’Unione Europea, giunto alla XXV edizione, presenta una trattazione completa ed approfondita della materia: l’evoluzione storica, la natura giuridica dell’Unione e il suo quadro istituzionale; il sistema delle fonti, i rapporti tra l’ordinamento dell’Unione e gli ordinamenti degli Stati membri (con particolare riguardo alla questione dell’adattamento del diritto italiano alla normativa europea), le politiche interne ed esterne dell’Unione.
Il volume viene pubblicato all’indomani del Vertice europeo di Bruxelles (28 e 29 giugno 2018), nell’ambito del quale i leader dell’UE hanno concordato, sulla questione migrazione, nuove misure per ridurre quella illegale e per prevenire i flussi incontrollati, raccomandando che si tratta di una sfida non solo per il singolo Paese dell’Unione ma per tutta l’Europa.
Tra le altre novità, sul piano istituzionale e normativo, di cui il volume tiene conto, in particolare, si segnalano:
- la strategia adottata dalla Commissione europea, il 6 febbraio 2018, che punta sulle riforme da intraprendere per una maggiore integrazione dei Balcani occidentali nell’Unione;
- la risoluzione adottata dal Parlamento europeo, il 19 aprile 2018, in cui si chiede la creazione di uno “strumento europeo dei valori” per sostenere economicamente le iniziative intraprese dalla società civile che promuovono i valori fondamentali dell’Unione europea;
- la Comunicazione della Commissione, nell’aprile 2018, nella quale viene presentata una serie di misure operative e pratiche per difendere meglio i cittadini dell’UE contro le minacce terroristiche;
- il regolamento (UE) 2017/1939 sull’istituzione della Procura europea, che sarà pienamente operativa a partire dal 2021;
- i recenti sviluppi inerenti ai negoziati sul recesso del Regno Unito dall’Unione europea (Brexit).
Per le sue caratteristiche, l’opera costituisce un valido supporto per la preparazione a esami e concorsi e per l’aggiornamento professionale.
Il volume è aggiornato alla recentissima direttiva UE 2019/1 relativa alle autorità garanti della concorrenza degli Stati membri e alle ultime tappe nei negoziati sulla Brexit, in particolare al voto contrario espresso dal Parlamento britannico il 15 gennaio 2019 sul progetto di accordo relativo al recesso dall'Unione, nonché alla decisione del Consiglio europeo 2018/937 del 28 giugno 2018 sulla composizione del Parlamento europeo per la legislatura 2019-2024 con la redistribuzione dei seggi a fronte dell'imminente uscita del Regno Unito. Il volume tiene altresì conto degli ultimi interventi nel settore della tutela dei dati personali (tra cui, in particolare, il Regolamento UE 2018/1725 del 23 ottobre 2018 sul trattamento e sulla circolazione dei dati da parte delle istituzioni, degli organi e degli organismi europei, e il D.lgs. 18 maggio 2018, n. 51, di recepimento a livello nazionale della Direttiva (UE) 2016/680 del 27 aprile 2016 relativa alla specifica protezione dei dati nell'ambito della cooperazione giudiziaria in materia penale e di polizia). Il volume è, inoltre, aggiornato alla decisione (UE, Euratom) del Consiglio 2018/994 del 13 luglio 2018, che modifica l'Atto relativo all'elezione dei membri del Parlamento europeo a suffragio universale diretto, e al Regolamento UE 2018/1727 del 14 novembre 2018 sull'Eurojust.
Il manuale si propone di dare una informazione completa dei principi e delle regole fondamentali del diritto delle assicurazioni, e comprende, quindi, non solo la disciplina civilistica dei contratti, ma anche la normativa sull'esercizio delle attività del settore assicurativo, inclusa la disciplina della intermediazione assicurativa.
Questa quinta edizione nasce dalla necessità di aggiornare il testo alle radicali modifiche apportate al Codice delle Assicurazioni del d.lgs. 12 maggio 2015, n. 74. Queste modifiche sono, non solo la conseguenza del recepimento delle regole Solvency II ma anche di un mutato sistema di fonti normative, sempre più di origine europea, e di un sistema integrato di vigilanza, realizzato attraverso l'istituzione dell'EIOPA. Pertanto i mutamenti riguardano, non solo l'assetto economico-patrimoniale delle imprese di assicurazione, ma anche la valutazione della componente "rischio" e le fonti regolamentari, ora prevalentemente di origine europea. Quanto ai regolamenti IVASS si è provveduto, come di consueto, ad aggiornare il manuale a quelli ad oggi promulgati.