
Michelangelo è un corpo a corpo letterario lungo trent'anni con la biografia, le creazioni e l'immaginario del Buonarroti. Un'opera fatta di opere: il risultato del confronto tra uno scrittore e l'ossessione artistica della sua vita. Riuscire a contenere con le parole una figura come Michelangelo, guizzante e statuaria, luminosa e sfuggente, è di per sé un progetto impossibile: non può riuscirci la bianchezza levigata del saggio e nemmeno la plasticità rutilante del romanzo; né possono restituirla le lapidarie testimonianze degli archivi. Per raccontare Michelangelo l’unica possibilità è dare forma a un libro michelangiolesco, composto di pagine elaborate e appunti, di documenti e finzione, di manoscritti catalogati e dialoghi inventati. Qualcosa che abbia in sé la risolutezza del Giudizio universale e i lineamenti accennati dei Prigioni. In questo lavoro monumentale Filippo Tuena concretizza tale ambizione, accostando il romanzo sugli ultimi anni dell'artista all'ipotesi sulla sua anoressia, le sue lettere commentate al contrasto tra le sue parole e il silenzio del contemporaneo Raffaello, il racconto del grande fallimento del cantiere della Sagrestia Nuova nella Basilica di San Lorenzo alla riflessione sulle "opere rotte", le statue sfigurate o andate in pezzi e quelle non finite come la Pietà Rondanini. Quello in cui ci guida Tuena è un peregrinare flaneuristico e personale dentro e attorno al mito di Michelangelo, che da più di cinquecento anni continua ad affascinare e intossicare il mondo di estasi e tormento, brama e genio, sogno e peccato.
Nella Parigi d'inizio Novecento, il matrimonio tra Léon Reinach e Béatrice de Camondo unisce le sorti di una stirpe di banchieri di origine tedesca con quelle dei nobili Camondo. Eredi di questo mondo in declino, i figli di Béatrice e Léon - l'inquieto Bertrand e Fanny elegante cavallerizza - si ritrovano a vivere tempi funesti, trascinati infine insieme ai genitori nell'abisso della follia nazista. Investigando tra documenti d'archivio e i ricordi fumosi di chi è stato testimone, uno scrittore ripercorre la vicenda dei Reinach, mosso anche dalla ricerca di una sonata perduta di Léon Reinach ritrovata ottant'anni dopo la sua prima esecuzione (e che grazie a questo libro è tornata in repertorio). Con Le variazioni Reinach Tuena compone un grande romanzo sul Novecento che è al tempo stesso un libro sui padri e i figli, sul senso dell'eredità e della memoria o, come scrive l'autore, "un libro sulla nostalgia e sul conflitto tra il presente e il passato che giace e che però fortemente desidera ritornare in vita".
Un dossier dedicato agli ultimi anni di Michelangelo. In sommario: "Il volto della vecchiaia", "La scala come sogno", "Frammenti di architetture", "Il disegno e la scultura come esperienza quotidiana", "La morte di Michelangelo: i documenti" e "La salma trafugata". Come tutte le monografie della collana "Dossier d'art", una pubblicazione agile, con riproduzioni a colori, completa di un utile quadro cronologico e di una bibliografia.
L'emblema della potenza, ricchezza e cultura della famiglia de' Medici fu la collezione di pietre dure, di antichità e di opere intarsiate. Viene presentata la storia della raccolta, dal tempo di Cosimo il Vecchio a quello di Ferdinando I. Ghiberti, Donatello, Michelangelo, Cellini, Buontalenti: ecco alcuni degli artisti che contribuirono alla formazione della più famosa collezione del Rinascimento.