
Quinto Settimio Florente Tertulliano (155-220 d.C. ca.) è una delle voci più incisive e mordaci dell'Africa romana dei primi secoli. La lingua latina, da lui impreziosita e vivacizzata grazie al conio di un altissimo numero di neologismi, alcuni dei quali destinati a grande fortuna, viene forgiata sino a divenire uno strumento quanto mai idoneo a esprimere un pensiero complesso e sfaccettato, dalle mille sfumature. Con "L'eleganza delle donne" egli si rivolge alla donna cristiana, invitandola a evitare di adornarsi con eccessiva cura, per non divenire strumento del demonio, che persevera nella sua opera di rovina seduttiva trascinando nel peccato l'uomo e pregiudicandone la salvezza eterna. Rispetto alla prima edizione (1986), il volume viene riproposto con una nuova introduzione, che tiene conto dei più recenti studi, e un aggiornamento della bibliografia.
Tertulliano fu autore di una serie di operette di contenuto morale, utili per ricavare informazioni circa la realtà della Chiesa cartaginese dell'epoca: - "Il Battesimo", in cui si afferma come il battesimo sia necessario per la salvezza. - Agli adulti che si preparano a ricevere tale sacramento dedica "La preghiera", che costituisce la più antica esegesi del Padre Nostro. - "La penitenza" ci permette di conoscere la prassi penitenziale in un periodo molto antico del Cristianesimo. - L'esortazione "Alla moglie" contiene una condanna delle seconde nozze. Di gradevole lettura, l'operetta "L'eleganza delle donne", fornisce consigli di carattere pratico contro l'ambizione e il lusso femminili. - "Gli spettacoli" in cui Tertulliano si scaglia contro gli spettacoli teatrali.
Il tono "risentito", la violenza e la vivacità polemica, e ancora la sapiente architettura della composizione, costituiscono la grande novità dell'apologetica di Tertulliano rispetto alla tradizione greca. Il presente volume raccoglie tutte le opere apologetiche dello scrittore latino: "Ad martyras", una breve ma intensa esortazione ai confratelli perché affrontino coraggiosamente la persecuzione. "Ad nationes" e "Apologeticum", le due opere maggiori, in cui la difesa della dottrina cristiana si alterna all'attacco della condotta e delle credenze dei gentili. "De testimonio animae", in cui si ricorre alla testimonianza dell'anima per dimostrare l'esistenza di Dio e altre verità affermate dalla dottrina cristiana. "Adversos Iudaeos", costruita come una disputa tra un cristiano e un proselito giudaico sui punti maggiori della controversia giudaico-cristiana. "Ad Scapulam", una lettera aperta indirizzata al proconsole d'Africa nella quale Tertulliano sfrutta i sentimenti filocristiani dell'imperatore Settimio Severo per invitare il governatore ad abbandonare la persecuzione.
Un prezioso documento della vita e della spiritualita del primo cristianesimo e un bell'esempio dell'arte di uno dei massimi scrittori cristiani.
Anche in questo scritto, Tertulliano mette la sua forza polemica al servizio della difesa della dottrina cristiana.

