La vicenda di Milada Horàkovà, membro della resistenza antinazista e deputata del partito social-nazionale, contraria al totalitarismo comunista e per questo arrestata nel 1949, accusata di alto tradimento e spionaggio e condannata nel 1950 a morte tramite fucilazione nel cortile della prigione di Praga-Pankrac, nonostante le proteste dell'opinione pubblica internazionale, è emblematica dell'opposizione ai totalitarismi del '900.