In questo quarto e conclusivo capitolo Henry Roth racconta come il proprio alter ego Ira Stigman prenda congedo dalla famiglia e dall'ambiente ebraico in cui è cresciuto. Per Ira non è stato facile diventare uomo nella New York degli anni Venti. L'umile ambiente d'origine, i grovigli famigliari (il violento padre Chaim, la soffocante madre Leah, l'attrazione sessuale verso la sorella Minnie e la cugina Stella), il confronto con le altre minoranze (italiani, portoricani, neri), la passione per la letteratura e le difficoltà dello studio, le scintille della politica e l'ambizione artistica sottopongono il ventenne Ira a tensioni laceranti.
Protagonisti del romanzo sono Ira Stigman e la sua numerosa famiglia, dallo scoppio della prima guerra mondiale all'inizio degli anni Venti. Strappato al Lower East Side ebraico dell'infanzia, Ira si trova solo nella Harlem dei gentili, dove affronterà l'antisemitismo dei suoi coetanei, si scontrerà con le collere paterne, vivrà il trauma della scoperta del sesso.