
La signora Patricia Miralpeix è un'anziana affettuosa che sa ascoltare. Ascolta con pazienza la storia che le racconta il signor Horaci Duc, un macellaio sulla cinquantina, timido, deluso e indipendentista. La signora Altafulla, che ha impostato la sua vita come se fosse una diva, racconta anche lei le sue fantasie a un'ascoltatrice, Mari Cruz, una ragazza irrequieta nata fuori dalla Catalogna. Nasce così, con potenti ed efficaci pennellate, un romanzo che ci racconta storie minime e quotidiane e, proprio per questo, così affascinanti. Come nelle opere di Giuseppe Verdi, i personaggi di questo libro - del passato e del presente, smarriti e sognatori - cantano in solitudine e iniziano timidi duetti. Per quanto fantastiche siano le loro storie d'amore, e malgrado i fallimenti che contengono, ci appaiono vere quanto la vita stessa, e finiscono per ricreare il mondo della Barcellona prima della guerra fino ai giorni nostri, dipinto con umorismo e ironia rivelatrice. Tradotto per la prima volta in italiano, L'opera quotidiana è un autentico affresco nato dalla inesauribile vena creatrice di una della autrici spagnole più importanti degli ultimi decenni.
Nel 1980 Montserrat Roig viaggia a Leningrado su invito delle Edizioni Progresso di Mosca, per scrivere un libro sull'assedio della città all'epoca dell'occupazione nazista. Durante il suo soggiorno a Leningrado - l'attuale San Pietroburgo - realizza una serie di pungenti interviste ai sopravvissuti di quella tragedia. Conosce la città e i suoi abitanti, che la affascinano. Da questa esperienza lavorativa e personale nasce l'opera La guglia d'oro, un libro di viaggio che è allo stesso tempo il racconto di un'intima relazione con la storia del XX secolo e i suoi protagonisti. Intrecciando le vite di scrittori, intellettuali, politici e gente comune, Roig ricostruisce un mondo affascinante e ricco di contraddizioni, sospeso tra la volontà di progredire e di rimane attaccato alle proprie radici.