
Il "Simposio" di Platone è considerato uno dei grandi capolavori non solo del pensiero filosofico greco ma della letteratura universale. Partendo da un'enigmatica sentenza di un grande negatore di Platone come Nietzsche ("tutto ciò che è profondo ama la maschera"), Reale avanza una suggestiva interpretazione del grande testo e lega questa lettura ai suoi studi sulle dottrine non scritte di Platone. Il volume è stato pubblicato nei Saggi Rizzoli nel 1996.
Traendo spunto dal discorso pronunciato in occasione del conferimento a Riccardo Muti della laurea honoris causa in filosofia estetica dalla Università Vita Salute del San Raffaele, Giovanni Reale offre un'interpretazione dell'opera del grande direttore d'orchestra da una prospettiva platonica, intrecciandola con una riflessione sulla natura profonda della musica e i rapporti tra l'arte e il divino. La bellezza che risplende nell'opera d'arte è infatti il riflesso di un valore superiore, ossia di quella armoniosa proporzione in base alla quale Dio, l'artista primigenio, ha creato il cosmo. Il volume contiene inoltre brevi colloqui tra Reale e Muti sulla musica come linguaggio capace di unire gli uomini.
I "valori dimenticati" dell'Occidente provengono dai due grandi cespiti della civiltà europea: la filosofia greco-romana e la religione ebraico-cristiana. In Socrate, Platone, Aristotele e Plotino ritroviamo i concetti di cura dell'anima, assimilazione a Dio, virtù, giustizia, verità, bene e bellezza. Nell'Antico Testamento, nei Vangeli e nei grandi pensatori cristiani come Agostino ritroviamo invece i concetti di persona, amore, rivelazione e salvezza.
Il primo volume della 'Storia della filosofia greca e romana' di Giovanni Reale affronta i seguenti argomenti: La nascita della filosofia in Grecia in connessione con l'Orfismo; dal mythos al logos: le Scuole ioniche d'Oriente e le Scuole italiche d'Occidente; il problema della physis e dell'arché, la fondazione delle scienze della natura con i Pitagorici (fisica, matematica, astronomia, musica) e dell'ontologia con Parmenide.
Il secondo volume della 'Storia della filosofia greca e romana' di Giovanni Reale affronta i seguenti argomenti: Dalla filosofia della natura alla filosofia dell'uomo; la nascita delle discipline umanistiche con i Sofisti (retorica, dialettica, politica); la grande rivoluzione di Socrate ad Atene e la nascita del concetto occidentale di psyché, la sua vita e la sua condanna a morte, il dialogo, l'ironia e la maieutica.
Il terzo volume della 'Storia della filosofia greca e romana' di Giovanni Reale affronta i seguenti argomenti: La "seconda navigazione" di Platone, ovvero la fondazione della metafisica occidentale e i grandi temi in cui essa si articola: rapporto oralità-scrittura, dottrina delle Idee, teoria dei Princìpi, teologia dell'Uno-Bene e del Demiurgo, psicologia e mistica dell'Eros, la fondazione dell'Accademia e i primi successori di Platone.
Il quarto volume della 'Storia della filosofia greca e romana' di Giovanni Reale affronta i seguenti argomenti: La sistematizzazione del sapere in Aristotele e la distinzione delle discipline filosofiche in: scienze teoretiche (fisica, matematica, metafisica), scienze pratiche (etica, politica) e scienze poetiche (poetica, retorica); la fondazione della logica come disciplina ausiliaria di ogni sapere; lo sviluppo delle scienze naturali (zoologia, botanica) nel primo Peripato.
Il sesto volume della 'Storia della filosofia greca e romana' di Giovanni Reale affronta i seguenti argomenti: La filosofia greco-latina dal periodo alessandrino all'impero romano; Pirrone come modello dello Scetticismo e la rivoluzione in senso scettico operata all'interno dell'Accademia; l'Eclettismo e Cicerone; Alessandro di Afrodisia come tappa importante della "storia degli effetti" dell'Aristotelismo; il Neostoicismo di Seneca, Epitteto e Marco Aurelio.
L'ottavo volume della 'Storia della filosofia greca e romana' di Giovanni Reale affronta i seguenti argomenti: Plotino e la rifondazione della metafisica platonica come henologia, ossia come filosofia dell'Uno trascendente; la dottrina del Nous (o Intelligenza divina) e della Psyché (o Anima universale) come prime ipostasi derivanti dal Principio primo e come fonti originarie di ogni pensiero e di ogni vita; il Neoplatonismo fino alla chiusura delle scuole pagane nel 529 d.C. e i suoi influssi sulla teologia cristiana.

