
L'autrice prende Baudelaire per mano e gli chiede di raccontarci strade e palazzi, musei e monumenti, caffè storici e atmosfere dove la Napoli vera di ieri e di oggi può ritrovarsi.
In viaggio con William Shakespeare: "Firenze, ninfa leggiadra che col seme delle sue infinite, seppure ancor distinti grazie, disponeva i miei occhi a una sorte di meraviglie! Le sentivo, e cadevo già vinto, come in una guerra d'amore, come alle braccia dell'amata, che sorride e ti cinge. E tra tutto quanto mi adulava, appena volgendo il viso, le pupille hanno incontrato ciò per cui tanto avevo navigato..." .
Su un velluto quasi nero - come la notte, come il mistero, come la disperazione, la mente e il cuore dell'omicida - spiccano il rosso del sangue e il bianco (del lutto? della speranza? della purezza?). Sono le ali della grande farfalla Vanessa Atalanta, bellissima e intrigante. E intriganti sono questi noir in cui la voce ora torbida ora tenerissima ora farneticante dell'assassino si alterna a quelle di chi, per motivi diversi, si è trovato coinvolto nel caso: un docente di psicologia criminale a riposo, un triste commissario poeta, un'affascinante medico legale. Ognuno con una sua storia da raccontare, su cui rimuginare con sarcasmo e amarezza o con dolorosa nostalgia. Dall'uno all'altro vola leggera, indagando curiosa, intessendo rapporti sempre più stretti e coinvolgenti, la scura farfalla che ha i colori della vita e della morte.