Machiavelli lodava il suo genio militare; i sovrani di mezza Europa facevano di tutto per procurarsi il suo elisir segreto contro i veleni. Mozart si ispirò a lui per una delle sue prime opere; poeti e drammaturghi cantarono per secoli le sue vittorie e sconfitte, intrighi di corte e concubine e, soprattutto, della sua morte avvolta dal mistero. Eppure, fino a oggi, nessuno storico moderno ha raccontato la storia di Mitridate, sovrano spietato e visionario ribelle che nel I secolo a.C. sfidò Roma.
Adrienne Mayor narra la storia del re del Ponto unendo il talento del grande narratore alle piú recenti scoperte archeologiche e scientifiche. Il re Veleno descrive un'esistenza traboccante di eventi spettacolari e di momenti di pura esaltazione.
Rivendicando tra i propri avi Alessandro e Dario, Mitridate, dopo che la madre aveva assassinato il consorte, ereditò a quattordici anni un ricco regno sul Mar Nero. Fuggito da Sinope mettendosi in salvo dagli intrighi materni, rimase per anni in esilio e quando tornò nella capitale salí sul trono, rivelandosi un sovrano di straordinaria intelligenza e di ambizioni sfrenate. Acclamato come un salvatore dai sostenitori e temuto dai nemici come un secondo Annibale, immaginò un grande impero orientale in grado di opporsi a Roma. Dopo aver massacrato nell'88 a.C. circa ottantamila romani residenti in Anatolia, conquistò la Grecia e il territorio corrispondente all'odierna Turchia. Combatté alcune delle piú spettacolari battaglie dell'antichità, e trascinò la Repubblica in una lunga serie di guerre, fino a minacciare l'invasione dell'Italia. La sua fantastica capacità di sottrarsi alla cattura e di risorgere anche dopo aver subito perdite devastanti lasciava i romani strabiliati e snervati, mentre la sua abilità nel maneggiare i veleni gli permise sia di sventare i tentativi di assassinarlo sia di eliminare i propri rivali.
Il re Veleno è il racconto appassionante della vita di uno dei piú spietati nemici di Roma.