
Due parti tra loro interagenti strutturano questa monografia, fondata su documenti d'archivio dello Studio Pica Ciamarra Associati e arricchita dal dialogo con i suoi componenti. Articolata secondo una scansione diacronica, restituisce la lunga vicenda di un team di progettisti napoletani che si dipana, evolvendosi, nell'arco di oltre un cinquantennio, mantenendosi vitale e ancora oggi protesa al futuro. Racconto testuale e iconografico danno luogo a una storia e a un'interpretazione che mettono a fuoco un'attività profondamente vivace, nutrita da una coerenza di pensiero e azione che muove dal rifiuto di sterili specialismi e dall'interesse verso la molteplicità dei saperi. In modo diverso e complementare, le due anime che compongono l'intera narrazione fanno altresì emergere la genesi e il maturare di un'azione innervata da un approccio profondamente sistemico, che si alimenta e arricchisce nel confronto con questioni e problematiche di natura non solo architettonica. Alla ricca bibliografia generale e per singoli progetti, si accompagna una parte conclusiva, il cui titolo - "Coordinate spazio-temporali" - nell'espungere il diffuso uso di termini quali "Apparati" o "Appendice", intreccia organicamente, anno dopo anno, il procedere delle attività dello Studio (progetti, realizzazioni, partecipazione a concorsi, scritti, pubblicazioni). Completano il quadro storico ed ermeneutico i riferimenti all'attenzione della critica, ai premi, alle mostre monografiche in Italia e all'estero, ai ruoli e ai titoli riportati e riconosciuti nell'ampio scenario culturale e architettonico. Inoltre, questo libro non manca di sottolineare l'evoluzione dei singoli componenti che hanno animato e animano l'attività dello Studio, i loro riconoscimenti e premi, la loro presenza nelle Università, i video che ne documentano le opere. Il volume nella sua interezza, pertanto, dà ragione e mette in luce motivi della crescente attenzione internazionale per il lavoro dello Studio Pica Ciamarra Associati.
Torinese (1919), laureatosi in architettura nel Politecnico subalpino (1946) si reca negli Usa per una borsa di studio con Frank L. Wright. Nel 1950, tornato in Italia, costruisce a Vietri una grande fabbrica di ceramica. Con i proventi delle campane a vento finanzia le costruzioni che sperimentino il suo lavoro teorico. Stabilitosi in Arizona, si dedica alla ricerca e alla sperimentazione in campo urbanistico, dando vita alla Cosanti Foundation. L'opera più importante della fondazione è Arcosanti, una città prototipo per 7000 abitanti progettata da lui e in costruzione dal 1970, basata sul concetto soleriano di arcologia, architettura coerente con l'ecologia.