
Sono qui discussi i risultati di una ricerca interdisciplinare sulle caratteristiche emergenti dei processi di socializzazione nella cultura occidentale, che considera ormai superate le logiche autoritarie del tipo "i figli devono obbedire ai padri" o "i giovani devono conformarsi agli adulti", ma non ha ancora definito nuove, affidabili, modalità di trasmissione dei valori significativi alle generazioni successive. Il crinale da percorrere appare stretto: occorre infatti rispettare la capacità di iniziativa e la creatività dei più giovani senza scaricare su di loro ogni responsabilità. Per molti adulti un'attenzione critica ma non svalutativa verso i comportamenti dei giovani risulta problematica e gravosa. Esiste la tendenza a esagerare episodi negativi (violenza, teppismo) di cui gli adolescenti sono protagonisti, che conducono a giudizi generalizzati sul "vuoto morale delle giovani generazioni". Per sottoporre alla prova dei fatti simili luoghi comuni il volume indaga i nuovi modi in cui famiglia, scuola, ambienti di lavoro, rapporti amicali ed esperienze di gruppo influenzano l'assunzione di valori, la formazione dell'identità e gli stili di vita dei giovani.
I padri dei giovani d'oggi hanno vissuto la loro giovinezza all'insegna di un forte intreccio tra pubblico e privato, tra impegno politico e "rivoluzione" sessuale. Cosa resta di tutto ciò nelle giovani generazioni? In particolare, come vivono la sessualità i giovani d'oggi? L'indagine di Franco Garelli, che si basa su un vasto campione di giovani tra i 20 e i 24 anni, disegna uno scenario abbastanza articolato, coerente con quello di una società pluralistica in cui la soggettività dei valori e l'autonomia delle scelte individuali si manifesta in molti campi.
Educazione. Per alcuni un peso di cui disfarsi, per altri una risorsa senza la quale qualsiasi gruppo è destinato prima o poi a sgretolarsi. Educare oggi si può? L'educazione è solo una tecnica e una costruzione di competenze? Che si parli di ammonimenti o di «prediche», di modelli o di esempi, il problema attraversa la famiglia, la scuola, le associazioni del tempo libero e le relazioni di lavoro, e chiama sempre in causa la questione dei valori. Di certo, anche per le generazioni dell'era virtuale lo scambio diretto a fini educativi tra le persone - adulti-giovani, maestro-allievo - resta qualcosa di insostituibile.