
L’opera offre un’ampia fenomenologia della religione che si vuole alternativa al procedimento a priori o per deduzione filosofico-razionale di stampo razionalista. Essa infatti cerca a posteriori l’“essenza” del fenomeno religioso tramite l’interpretazione delle testimonianze che di esso si danno storicamente nei miti, nei riti e nelle prassi di vita delle religioni concrete. L’autore interroga le testimonianze che ci offrono le religioni primitive, per quanto riguarda il fenomeno religioso in generale, e poi soprattutto la Bibbia per quanto riguarda l’ebraismo e il cristianesimo. Essa presenta una serie di saggi, ciascuno di senso compiuto, collegati dal filo rosso della proposta interpretativa di cui si è detto. Si va dai grandi temi di Dio, della religione, dell’esperienza morale, del rapporto tra religione e filosofia... Fino a temi più particolari, come il mito, il rito, la festa, il linguaggio simbolico, il problema del male, la “teologia della croce”, la violenza, le forme attuali di messianismo religioso…
Con questo libro, giunto alla terza edizione, don Gianluca Busi, sacerdote e maestro iconografo, offre un aiuto per uscire dalla palude delle "tante valutazioni superficiali" che in occidente rischiano di trasformare la riscoperta delle icone orientali in poco più di una moda. E non si limita a farlo attraverso una sintesi efficace e originale della teologia, della storia e della spiritualità delle icone: il testo comprende anche un vero e proprio manuale pratico di iconografia, corredato da precisi filmati disponibili gratuitamente sul suo canale Youtube che, destinato in particolare agli iconografi principianti, è ricco di interesse per qualunque lettore. Se, infatti, la scrittura stessa dell'icona è preghiera, tale opera di "contemplazione in azione" non può essere dissociata dal suo frutto, la splendente "finestra aperta sull'eternità" che è posta nelle nostre mani e si dona al nostro sguardo perché la preghiera persista e non abbia a spegnersi, mai.