
La questione della verità è molto complessa, non può essere più ridotta alla adeguatio perché questa va bene per una concezione metafisica fondata a sua volta su una gnoseologia di stampo metafisico, che prevede che l’intelletto dell’uomo sia intenzionato alla verità dell’essere. Quindi la veritas come adeguatio presuppone un logos che è soprattutto dichiarativo e dimostrativo delle cose, secondo quella che è l’impostazione classica di Aristotele, ripresa in gran parte da S. Tommaso. Mentre il logos dichiarativo è apodittico, cioè non ammette contraddizioni, la proposizione è vera o è falsa – viceversa la tematica del verbum mentis in Lonergan, afferma che l’avvicinamento alla verità è progressivo, non soltanto dichiarativo. Si potrebbe dire che nella concezione rivelativa della verità il primato ce l’ha non tanto l’intelletto che si adegua, ma l’essere stesso che si svela. Il Verbum mentis di Lonergan ripreso da S. Tommaso è proprio questo: il verbum mentis è l’illuminarsi alla coscienza dell’essere, quindi c’è questa reciprocità tra l’intellezione e l’essere. La nostra conoscenza arriva al concetto ma quel Verbum mentis è l’ultimo approdo di un processo lungo che è storico, progressivo e dinamico.
Ireneusz Wojciech Korzeniowski
sacerdote diocesano. Dopo aver completato gli studi all’Università di Lublino, ha conseguito il dottorato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e il dottorato in filosofia alla Pontificia Università Lateranense. Dall’ottobre 1999 è assistente aggiunto presso l’Istituto di ricerche sui polacchi dispersi nel mondo (Università Cattolica di Lublino). Tra Le sue pubblicazioni segnaliamo: I segni dei tempi nel pensiero di Giovanni Paolo II, Dehoniane, Roma 1997; Fede e atto di fede in Louis Billot. Una ricognizione storicocritica, Dehoniane, Roma 1999; Il «Verbum mentis» in Bernard Joseph Francis Lonergan, PUL, Roma 2008; L’ermeneutica veritativa di Emilio Betti, Città Nuova Editrice, Roma 2010. E’ editore del volume: Per un’ermeneutica veritativa. Studi in onore di Gaspare Mura, Città Nuova Editrice, Roma 2010.
In Teologia pastorale, le dinamiche socio-culturali che plasmano il concreto porsi storico della Chiesa diventano responsabilmente materia di riflessione teologica, non in nome di adattamenti posticci o della ricerca di “teologie attuali”, ma della fedeltà al Vangelo. Molte delle trattazioni che assumono la denominazione teologico-pastorale paiono risentire delle dinamiche socio-culturali senza avvedersene e s’illudono di tracciare il profilo dell’identità dell’azione ecclesiale ponendosi semplicemente di fronte a quelle stesse dinamiche culturali: finendo così, con la pretesa di esserne immuni, per subirne il trascinamento.
L'autore sceglie San Tommaso come guida in questa sua ampia riflessione su religione e vita civile.
Uno studio sulla santità cristiana.
Il 'Sidereus Nuncius' di Galileo Galilei, che ha segnato un vero e proprio punto di svolta nella storia della filosofia e della scienza. Il Sidereus Nuncius di Galileo Galilei, pubblicato per la prima volta a Venezia nel 1610, ha segnato un vero e proprio punto di svolta nella storia della filosofia e della scienza: sia per le provocazioni che sollevava alle antiche concezioni del cosmo, sia per l'impiego di uno strumento ce oramai è indispensabile all'astronomia quale il cannocchiale.
Le riflessioni, qui contenute, propongono un'originale teologia della vita cristiana" come un'esistenza da vivere totalmente nell'ordine dell'amore. "
La teologia, oggi, ha il compito chiarire come e in che misura il fenomeno religioso abbia un suo posto all'interno della verità rivelata. Soltanto i risultati di questa indagine possono consentire al Cristianesimo di affrontare la comparazione con altre forme religiose guidato dalla consapevolezza di non voler tradire o ridurre il messaggio rivelato, ma semmai di intenderlo in tutta la sua ampiezza. La prospettiva, sottesa alle considerazioni teologiche contenute nel testo, è di carattere trinitario e fa da struttura portante alle argomentazioni. Infatti, i misteri cristiani che vengono ad illuminare il fatto religioso e lo collocano all'interno della storia della salvezza sono che il Padre è origine e fondamento di tutto,il Figlio è redentore universale, lo Spirito vivifica l' intera umanità. Le analisi sono guidate dalla convinzione che soltanto alla luce di fondate e radicate convinzioni, basate sui contenuti della dottrina della fede, è possibile intraprendere forme concrete di incontro, di confronto con i credenti di altre religioni senza indebolire la propria adesione alla fede cristiana ed alla Chiesa, ma con il coraggio di collaborare insieme a loro per la promozione morale e spirituale dell'umanità.
Si dice che "l'amore non conosce frontiere", ma ciò è possibile solo quando (come nel Cantico dei cantici IV di Marc Chagall) gli amanti riescono a librarsi nell'aria, sorvolando, in una sorta di volo pindarico i luoghi mondani, che quotidianamente sono chiamati ad abitare. E ciò vale sia per gli affetti umani che per l'amore tra Dio e l'uomo. Il pensiero è chiamato a riconoscere, misurare,attraversare queste frontiere, nella convinzione che il destino dell'uomo, creato per un fine soprannaturale, si compia in un oltre che supera di gran lunga i suoi limiti naturali e storici. Il titolo di questo libro, nei suoi sostantivi, richiama due polarità fondamentali della ricerca che l'autore va conducendo da anni. Il termine "frontiere" fa riferimento al modello teologico-fondamentale,che cerca di interpretare questa regione del sapere teologico come luogo di confine sia epistemologico che contenutistico, nel tentativo di articolare la credibilità della Rivelazione cristiana in rapporto alla cultura ed in particolare al pensiero filosofico del nostro tempo. La seconda parola "Amore"indica l'orizzonte della "metafisica agapica" come prospettivateologico-filosofica nella quale si inscrive la ricerca teoretica dell'autore.
"Sembra che l'enigma della persona sia il più impenetrabile per il pensiero filosofico e quello che più di ogni altro abbisogna della Rivelazione, di nutrirsi della Rivelazione"
Nikolaj Berdjaev
"Ci sono realtà, valori, domande, rapporti che in sé e per sé appartengono al mondo. In sé e per sé essi appartengono a quel regno dell'esperienza e del pensiero che a me, in quanto uomo, è senz'altro accessibile. In teoria quindi essi dovrebbero pervenire ad una datità piena e puramente naturale. Fattualmente però non è così. Se quelle realtà devono giungere ad una datità reale, se devono essere portate a consistenza in maniera che la conoscenza le comprenda e la decisione possa prendere posizione, allora esse devono essere innalzate, liberate, salvate da un contenuto rivelato ad esse corrispondente."
Romano Guardini
MASSIMO SERRETTI (1956) dottore in filosofia e teoloia, è docente di teologia dogmatica nella Facoltà di Teologla della Pontificia Università Lateranense e di Stofia del pensiero religioso nella Facoltà di Sociologla del'Universiti "Carlo Bo" di Urbino, insegna Antropologla teologica
presso l'istituto Superiore di Scienze Religiose "Giovanni Paolo II" (Pesaro).
Fonti teologiche nell'opera di Giambattista Vico. Quale significato ha avuto il cristianesimo nella modernita? Quanto ha contribuito alla tematizzazione delle sue molteplici prospettive di pensiero? E' possibile un illuminismo cristiano? Lo studio dell fonti teologiche del pensiero di Vico rivela come la rivelazione e la tradizione teologica, soprattutto quella agostiniana, costituiscono l'orizzonte per dar vita a un pensiero che manifesta la fecondita speculativa della visione cristiana in prospettiva metafisica, epistemologica e antropologica.
Indagine filosofica sulla razionalita richiesta dal Vangelo. Con un saggio inedito di Etienne Gilson. Alla religione si attribuisce talora una forte carica di irrazionalita. Ma da un Dio che si e incarnato, l'intelligenza e la volonta dell'uomo non dovrebbero risultare esaltate oltre l'immaginazione? E poi a ben vedere, la dinamica dell'atto di fede in Cristo non esige forse il massimo esercizio della ragione e della liberta? A queste e ad altre domande, in riferimento all'odierno dibattito filosofico e teologico, cerca di rispondere il libro, che costituisce cosi un'indagine sulla razionalita richiesta dal Vangelo.
Il dialogo fra due uomini per scoprire l'umano in se stessi e negli altri.
Il presente volume propone un aggiornato profilo storico-teologico di Antonio Rosmini (1797-1855), uno dei piu grandi filosofi e teologi dell'Ottocento. Biografia, spiritualita, riflessione teologica e filosofica: sono i cardini su cui poggia questo profilo di Antonio Rosmini. L'opera propone non solo nell'ambito specialistico, ma al grande pubblico, un volto nuovo" del grande teologo e filosofo e consente di farlo apprezzare fino in fondo, attraverso il costante riferimento ai suoi scritti e al suo stesso modo di esprimersi. Se ne ricava cosi un profilo sereno ed obiettivo che lancia la sfida per un corretto rapporto con un pensiero "che e insieme tanto vicino e distante dal nostro""
Nel tempo della globalizzazione e della lotta al terrorismo e all'integralismo, urge un nuovo esercizio della ragione. E' importante impegnarsi per la ragione accogliendo l'invito della Fides et Ratio a procedere speditamente su due ali", la fede e la ragione. " La fede cristiana sa di dover offrire il proprio contributo salvifico alla riconciliazione delle relazioni umane e potra farlo oggi anzitutto impegnandosi per la ragione: l'impegno per la ragione e una responsabilita della fede. Vengono pertanto qui rivisitati, con originalita e in sinergia, i temi della Verita, della conoscenza della fede, della scienza e della tecnica, giustificando la necessita di un ampliamento sapienziale" della ragione umana che la fede cristiana propizia. "
Uno studio su uno dei documenti piu interessanti della Chiesa medievale.
La teologia del matrimonio si è sviluppata durante gli ultimi decenni, grazie al rinnovamento portato dal Concilio Vaticano II. Non altrettanto si può dire lo stesso della teologia della famiglia che resta un vasto cantiere ancora agli inizi. Da questa consapevolezza nasce un libro che indaga il senso ultimo dell'essere e dell'agire della coppia umana alla luce dell'amore trinitario.

