
Chi è stato davvero il santo più amato e patrono d'Italia, divenuto per tutto il mondo - grazie al suo nome per la prima volta scelto da un papa una guida esistenziale nei difficili tempi del presente? A ottocento anni dalla morte, Francesco d'Assisi ancora ci affascina con il suo mistero. La sua vita, nei secoli, è stata di volta in volta incasellata negli episodi esemplari delle biografie ufficiali, magnificata nel capolavoro degli affreschi giotteschi o cantata da Dante. Ora Vittori- no Andreoli psichiatra, narratore e profondo conoscitore dell'animo umano, scavando nella storia del Basso Medioevo e attingendo a piene mani alla cultura e alle condizioni dell'epoca, ne tratteggia un ritratto vivido, capace di parlarci con forza e attualità. Quello di un giovane inquieto, ribelle, assetato di senso; un uomo brutto, scomodo, fragilissimo, ma con una forza interiore che porta i segni dell'estasi e perciò in grado di avvicinarci a Dio. In queste pagine, costellate da una serie di acute digressioni che arrivano fino a noi, assistiamo al viaggio straordinario con cui Francesco ha cambiato per sempre il volto della spiritualità. Dalla conversione con l'abbandono degli ideali cavallereschi dell'adolescenza alla spoliazione, dall'incontro quasi amoroso con Chiara fino al sigillo delle stimmate, l'autore ricostruisce la figura di un folle radicalmente lucido nel seguire la propria verità. E se Francesco decise di spogliarsi di tutto per vestirsi solo di amore e libertà, in sintonia con la natura a cui apparteniamo, il suo messaggio fa da tramite tra la missione di Gesù di duemila anni fa e ciò che avviene sul nostro pianeta oggi. Età di lettura: da 11 anni.
La mamma e il papà sono sul punto di separarsi, la nonna è a letto malata, il fratello minore si conferma l’essere più fastidioso del pianeta, e come se non bastasse quell’odiosa di Danyelle fa di tutto per soffiarle il ragazzo che le piace. È questa la dura realtà con cui deve fare i conti tutti i giorni Joana Dalva, tredicenne in piena crisi adolescenziale che sogna di diventare scrittrice.
Un giorno, però, la scrittura prende il sopravvento e Joana scopre di possedere un dono straordinario: dopo aver terminato un racconto sulla sua quasi omonima Giovanna d’Arco in cui la santa patrona di Francia si salva dal rogo, Joana si rende conto di aver provocato una vera e propria rivoluzione nella Storia. Ma se un suo racconto può plasmare il passato, perché non usare le parole per cambiare il presente? È qui che inizia, tra le pagine scritte e la vita reale, un avvincente gioco a rincorrersi che presto le sfuggirà di mano.
Per partecipare a questo gioco non occorre avere l’età di Joana Dalva né l’esuberanza dell’adolescenza: il romanzo Sérgio Klein toccherà il cuore di tutti coloro che credono, o non hanno ancora iniziato a credere, nell’energia creatrice delle parole.

