
In un'epoca di pervasiva rivoluzione digitale, la democrazia occidentale vacilla. I meccanismi di rappresentanza sono messi in crisi da nuovi poteri, mentre un'architettura digitale onnipresente rischia di generare un ambiente di suggestione permanente che addormenta le coscienze. Attraverso i contributi di filosofi, teologi e scienziati, questo volume esplora le molteplici sfaccettature della crisi attuale: dai populismi all'autoritarismo digitale, dall'impatto delle neuroscienze sulle scelte politiche alla necessità di riscoprire un «senso del limite». La crisi della democrazia occidentale non si ferma alla diagnosi, ma delinea una via per il futuro. Una via in cui l'Europa, forte delle sue radici umanistiche e cristiane, può giocare un ruolo decisivo nella costruzione di una civiltà dell'amore e della pace. Una lettura essenziale per comprendere le sfide del presente e partecipare attivamente alla costruzione di un domani più giusto e autenticamente democratico.
Oggi si parla molto di Intelligenza artificiale: è una grande opportunità, ma anche una sfida. Dall'ontologia dell'Intelligenza artificiale alla "salvezza tecnologica", dalla "provvidenzialità" nel disegno divino ai pericoli del "pragmatismo fatale", questo volume esplora con audacia e profondità le sfide e le opportunità dell'Intelligenza artificiale. I vari contributi di questo volume, in un affascinante intreccio di filosofia, teologia e scienze, smascherano il mito dell'imparzialità dell'Intelligenza artificiale e illuminano il rapporto tra intelligenza naturale e artificiale, tra identità umana e "incantamento del mondo". Un'opera imperdibile che apre orizzonti inesplorati e invita a una riflessione critica e consapevole sul futuro dell'umanità nell'era dell'Intelligenza artificiale.

