In sintonia con la primavera, che offre un'abbondante e multicolore varietà di verdura e frutta, il volume raccoglie 80 ricette all'insegna di una cucina sana, equilibrata e stuzziccante. Dall'antipasto al dolce, senza dimenticare i vini da abbinare a ogni piatto, un giro del mondo goloso con un gran numero di proposte che attingono a culture italiane e straniere arricchite da curiosità legate agli ingredienti utilizzati.
«Nelle feste, in cucina, basta applicare la saggezza delle nonne». I consigli del grande chef per le ricorrenze più importanti dell'inverno. E visto che buttare il cibo è sempre un peccato, alcuni originali suggerimenti su come recuperare gli avanzi in modo creativo e gustoso. 5 ricette tradizionali rese uniche dal tocco del maestro. 5 invenzioni perché nulla vada sprecato. I ricordi di Antonino. La cena della vigilia, il pranzo di Natale, il cenone di San Silvestro: forse le occasioni per stare insieme più attese da tutti gli italiani. Anche da Antonino Cannavacciuolo. Questo suo nuovo libro è un invito a sedersi a tavola e a rendere certi momenti indimenticabili.
2685 indirizzi per mangiare e bere. 215 novità. Premi speciali: la novità dell'anno, il cuoco emergente, i 30 migliori under 30. Il ristorate dell'anno, il pastry chef dell'anno, Il miglior servizio di sala.
Nel 2020 la guida Michelin Italia raggiunge la sua 65a edizione mantenendo l'affidabilità di sempre. La Guida Michelin Italia è la guida che seleziona, con visite anonime e indipendenti, e consiglia in modo coerente e rigoroso le migliori tavole e gli indirizzi più accoglienti nei quali pernottare.
Settantasei ricette di antipasti, primi piatti, secondi piatti, verdure, dolci e bevande legate al tempo del Natale e selezionate dalle tradizioni di vari popoli e culture. Don Marcello Stanzione presenta l'origine della festa del Natale e della data scelta, il 25 dicembre, spiega la presenza degli angeli e racconta la storia del presepe, dalle origini alle varie rappresentazioni nel corso dei secoli. Le ricette, selezionate da Bianca Bianchini, sono presentate su due pagine, la prima contiene i dati per la realizzazione: tempo di preparazione, tempo di cottura, ingredienti, spiegazione del procedimento. Nella seconda pagina c'è sempre una fotografia che mostra il piatto pronto con un bollo in cui si consiglia il vino più adatto.
Un preziosissimo volume, una grande "summa" del nostro "mangiar bene" che vanta secoli di storia e tradizioni basate sulla sana esaltazione di sapori genuini. Questo viaggio straordinario tra i piaceri della buona tavola italiana si compone di più di cinquemila ricette regionali, dagli antipasti ai dolci, passando per le minestre, i brodi e le zuppe, i primi di pasta fresca e quelli di pasta secca, la polenta, il riso e i risotti, i secondi di carne e quelli di pesce e poi ancora rane e lumache, fritti, contorni e verdure, e in più una sezione sui condimenti e i sughi e una sui pani e le focacce. A completare questo gustosissimo viaggio in Italia un piccolo dizionario degli insaccati regionali, uno dei formaggi e uno dei vini per imparare a riconoscere le tante e differenti peculiarità gastronomiche del nostro Bel Paese. E per i più curiosi un ricco apparato fotografico che mostrerà come realizzare al meglio queste bontà tutte italiane.
Benedetta Rossi torna in libreria con tante nuove ricette. «Sto vivendo un'avventura incredibile che qualche volta mi porta lontano. Ma la cosa più bella è che tutto è iniziato da casa mia e da casa mia continua a vivere. Anche per questo mi sento ancora la Benedetta di sempre: sono ancora qui che coltivo l'orto come mi ha insegnato nonna, mi prendo cura di Marco e Nuvola, mi rilasso all'ombra del mio albero e tutti i giorni sono in cucina per trascorrere il tempo con voi. Vi ringrazio perché, oltre a essere tantissimi, ci siete sempre stati.» (Benedetta)
Questa Guida rappresenta la fotografia critica della straordinaria offerta enogastronomica italiana.
Dopo aver testato oltre 3.000 tra ristoranti, trattorie e pizzerie, i nostri esperti ne hanno scelTi 2.2OO per recensirli con una scheda di valutazione.
I nostri cento autori, come ogni anno, hanno viaggiato per dodici mesi attraverso tutta l'Italia, dalla Val dAosta alla Sicilia, per raccontare il meglio della ristorazione e dei vini del nostro Paese.
E ancora più ricco risulta l'inserto dedicato alle "Migliori Pizzerie", meritevoli di figurare accanto alle tavole più blasonate.
La novità di quest'anno è costituita dalla nuova classifica dei"migliori vini sotto i15 euro" che arricchisce I'inserto, "l Vini d'Italia": una rigorosa e meditata selezione delle bottiglie presentate sul mercato nell'ultimo anno.
"l Ristoranti e i Vini d'Italia 2O2O": dalla parte del lettore, tutta la verità, con severità."
L'agenda giornaliera di Suor Germana, sempre ricca di proposte, consigli, curiosità, idee e spunti di riflessione. Per ogni giorno dell'anno sono indicati i santi del giorno, gli orari dell'alba e del tramonto, i nati del giorno e una semplice e gustosa ricetta. Sono presenti anche la lettura e il commento dei Vangeli festivi, suggerimenti per mangiare sano, consigli utili per la famiglia, il galateo dell'ospite perfetto e indicazioni su santuari e chiese da visitare.
Una proposta di cucina genuina, semplice, legata al territorio, per riscoprire il gusto della tradizione e il bello di un'attività creativa alla portata di tutti. A Genova, nel quartiere di San Fruttuoso, c'è un convento che produce cose buone, golose e che fanno del bene. È quello delle suore Gianelline, che anni fa cucinavano per i bambini della loro scuola. Da quella prima esperienza, che nel tempo si è consolidata, è nata nel 2006 Catering Più, una società tutta al femminile gestita con amore e piglio manageriale da suor Mafalda. La cucina del convento, sempre più rinomata, allestisce buffet e ricevimenti, fornisce pranzi completi a domicilio, organizza serate di degustazione. Un'impresa sociale unica nel suo genere, che unisce religiose e laici e investe gli utili in progetti di solidarietà. Una squadra affiatata che si è fatta conoscere per la bontà dei suoi prodotti e ha attirato l'attenzione dei media. In questo libro suor Mafalda racconta la storia e la filosofia di un'attività nata dalla passione per i deliziosi cibi della tradizione ligure. E presenta 150 ricette per riscoprire i sapori della sua terra, dai pansoti alla torta pasqualina, dal pesto alle focaccine, dai sughi di pesce al pandolce. Piatti rivisitati o creati con l'intento di diffondere il gusto dei cibi semplici e genuini e il piacere di realizzare proposte originali usando ingredienti facilmente reperibili. Un'occasione per sperimentare la "cucina del buonumore", un'occupazione piacevole e alla portata di tutti, e un modo per prendersi cura delle persone che ci sono care.
Pellegrino Artusi è il guru della cucina italiana. È il capostipite dei moderni food bloggers e dell'esercito di cuochi, ristoratori, food designers che ogni giorno ci dispensa la propria visione dell'arte di mangiar bene. Artusi ha oltre settant'anni quando si lancia nell'avventura: stilare un manuale che raccolga ricette da tutta Italia, per creare un canone del gusto italiano. Lo fa anticipando di un secolo le moderne tecniche di marketing editoriale, inventando un originalissimo modello di produzione letteraria «interattiva»: corrispondenti da tutt'Italia gli inviano le ricette, lui le sperimenta nella sua cucina e solo quando è pienamente soddisfatto le pubblica. Il suo manuale "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene" ha un enorme successo tra i lettori e le edizioni si susseguono con grande rapidità. Ma chi era veramente Pellegrino Artusi? Nel 1902 Artusi, fresco di successo editoriale, decide di donarci la storia della sua vita, trascorsa fra Forlimpopoli e Firenze, affastellando ricordi in cui emergono la cifra moderata del suo carattere e tutti i vezzi dell'epoca, si susseguono eventi minimi e massimi, commedie e tragedie. Artusi narra della sua famiglia, dei suoi maestri e della sua formazione a spasso per l'Italia, dell'amore per le donne, di personaggi bizzarri, di successi e attività commerciali con la stessa leggerezza e meticolosità con cui, da anni, racconta le ricette d'Italia. Questa «autobiografia del padre della cucina italiana» è completata da un saggio di Alberto Abruzzese e Andrea Pollarini in cui si ricostruisce il panorama umano e storico che fa da sfondo alle vicende narrate da Artusi, si recuperano carteggi e testi sepolti dalla polvere del tempo e dell'indifferenza, e si rivela la settecentonovantunesima ricetta sfuggita a "La scienza in cucina". Le pagine di "Tutto vi dono" sono il ritratto intimo e preciso dell'uomo che amava «il bene e il bello ovunque si trovino», l'uomo che ha fatto l'Italia passando dalla cucina.
Il ‘mito delle origini’ è quello che ci fa pensare che esista un punto magico della nostra storia in cui tutto prende forma, tutto comincia e tutto si spiega; il punto in cui si cela l’intimo segreto della nostra identità. Questo libro dimostra che sul piano storico un tale paradigma non funziona. E lo fa a partire da un piatto fumante di spaghetti al pomodoro. Ma perché il paradigma non funziona? Per due buoni motivi. Il primo è che le ‘origini’ di per sé non spiegano nulla. È celebre la metafora di Marc Bloch: all’origine di ogni quercia c’è una ghianda, ma non tutte le ghiande diventano querce, e ciò che veramente interessa lo storico è capire quali ‘condizioni ambientali’ (economiche, sociali, tecnologiche, politiche, culturali) hanno reso possibile quello sviluppo, consentendo alla ghianda di mettere radici. Il secondo motivo è che ricercare le ‘origini’ di ciò che siamo (ovvero la nostra identità) non ci porta quasi mai a ritrovare noi stessi (ciò che eravamo) bensì una complessità di situazioni storiche – altre culture, altri popoli, altre tradizioni – il cui incontro e la cui mescolanza ha prodotto ciò che siamo diventati. Con il risultato che nella ricerca delle radici, non troviamo solo noi stessi ma anche e soprattutto gli altri, che vivono in noi e danno corpo alla nostra identità. Basta un piatto di spaghetti al pomodoro, il nostro piatto identitario per eccellenza, per scoprirlo: le sue origini ci riconducono in queste pagine a tempi lontani (dall’età antica e medioevale sino all’epoca moderna e contemporanea), in luoghi distanti (dall’Asia all’America, dall’Africa all’Europa) e alla scoperta di abitudini alimentari, modalità e tecniche produttive diversissime da quelle che conosciamo e pratichiamo oggi.