
Un'indagine sull'universo gastronomico di Andrea Camilleri, espresso attraverso il suo illustre personaggio: il commissario Montalbano, goloso e continuamente affetto da un "pititto" smisurato. Ne viene fuori un'antologia gustosa come una tavolata ben imbandita, con rievocazioni di alimenti e pietanze tratte dai suoi ricordi dell'infanzia in Sicilia. Il cibo diventa protagonista trasversale di tutte le storie, e acquista una valenza affettiva molto forte, sinonimo di materializzazione dell'amore materno. Da qui si deduce l'importanza che questa passione ha per il commissario, così prepotente da prevaricare anche la passione amorosa. Per lui, il cibo è l'oggetto del desiderio, più importante degli altri piaceri e deve essere conquistato a tutti i costi; ma i segreti delle gustose pietanze sono custoditi da altri, la "cammarera" Adelina, Calogero, Enzo. Le ricette sono svelate in queste gustose pagine da assaporare in silenzio e solitudine, con animo lieto e mente sgombra, una per volta, come quando Montalbano si siede a degustare i suoi piatti preferiti.
Il Mangiarozzo è uno strumento per tutti coloro che amano la buona cucina italiana. È un caleidoscopio di consigli, suggerimenti e suggestioni offerti al lettore. È un'antiguida: differisce da tutte le altre perché qui si racconta l'Italia "del buono" attraverso i personaggi incontrati e le sensazioni vissute in più di mille osterie, trattorie e ristoranti. Spesso locali a conduzione famigliare, di lunga presenza o storica location, legati alle produzioni agricole, alla stagionalità e che offrono un pasto completo (vini esclusi) per un prezzo sotto i 45 euro. E non è finita, perché da quest'anno il Mangiarozzo diventa anche un ricettario: troverete infatti gli ingredienti e le indicazioni delle trattorie per comporre un viaggio nella gastronomia del nostro paese attraverso 300 piatti forti delle cuoche e degli osti italiani. Un modo per rendere replicabile ai fornelli di casa un'esperienza di cucina indimenticabile, legata alla tradizione, quella vera e viva.
La cucina è passione, curiosità, intuizione. È la traduzione in un codice universale di tutte le esperienze; è una lingua che parla tutte le lingue, che unisce ed emoziona. La cucina è il mondo che ci sta intorno, perché quello che viviamo e sentiamo torna nei nostri piatti, parla di noi e ha qualcosa di unico, irripetibile. E naturalmente la cucina è anche un viaggio straordinario, che vi voglio raccontare tappa per tappa, paesaggio dopo paesaggio." (Stefano Callegaro) Attraverso più di 60 ricette genuine ma raffinate, semplici da realizzare ma sorprendenti da assaggiare, il vincitore della quarta edizione di MasterChef Italia ci accompagna in un percorso intimo e avvincente, dove la vita e la cucina si intrecciano in una storia d'amore e di passione. E grazie alla quale anche noi, seduti a tavola con parenti e amici, possiamo gustarci uno splendido lieto fine.
Il libro presenta ricette e consigli per nutrire in modo sano e corretto i bambini nelle diverse fasi di crescita e nei momenti di stress fisico e psicologico. La guida, semplice e chiara, è scritta da Giorgio Calabrese, medico dietologo e docente di Alimentazione e Nutrizione Umana.
Come a tavola è difficile che uno stesso cibo cucinato in un solo modo incontri i gusti di tutti i commensali, così, quando si parla di cibo, ci sono persone che sono interessate al valore biologico o calorico, altre amano conoscerne la storia e l'origine, altre ancora le tecniche di produzione, mentre qualcuno vuole conoscere le curiosità spicciole a esso legate. Per cercare di soddisfare questa voglia di sapere, Caterina e Giorgio Calabrese hanno collaborato per anni con il magazine "Specchio" de "La Stampa" e hanno ora raccolto quegli articoli, li hanno arricchiti, aggiornati, approfonditi e li hanno organizzati sulla base di una nuova concezione alimentare che Giorgio Calabrese, dietologo, sta studiando da anni. Un nuovo programma che divide gli alimenti per gruppi fondamentali per insegnare a sfruttare il meglio di ciascun gruppo e servirsene nel modo più adeguato. Per ritrovare la forma fisica, la salute, il gusto per la buona tavola. Insomma, il gusto per la vita.
Ghiotto, anzi, ingordo. Non si sapeva controllare Jules Verne di fronte alle delizie della tavola. Ed era altrettanto avido di conoscenza scientifica: lo interessava tutto ciò che poteva alimentare le trame dei suoi romanzi. Le sue avventure permettono di tracciare un atlante dei sapori del mondo, di spezie e intingoli che oggi non stupiscono più, perché scrittori come Verne ci hanno accompagnato a capire che il viaggio è conoscenza, anche del gusto.
Il testo si avvicina al tono di una conversazione fra amici che si trasmettono segreti di "alta e bassa cucina". Segreti che possono riguardare l'insalata come anche certi piatti esotici e inauditi. Non c'è bisogno di citare Lévi-Strauss per far riconoscere che la cucina è un prezioso elemento della civiltà, dalle innumerevoli ramificazioni. La cucina prosegue nei luoghi, nelle maniere, nell'immaginazione e ci si potrà persino spingere ad affermare che la cucina è un sapere occulto che serve insieme al piacere e alla sopravvivenza.
Siete pronti a partire per un viaggio gastronomico nella patria della migliore cucina vegetariana? IL Veggiestan, definizione coniata per raggruppare le terre dalla Turchia all'Afghanistan passando per l'Africa settentrionale, è il fantastico luogo d'origine di succulente preparazioni a base di verdure arricchite da spezie, aromi e profumi inconfondibili. Questo libro raccoglie ricette e tradizioni vegetariane per scoprire non solo sapori e odori, ma anche l'antica cultura degli ingredienti e la raffinata conoscenza delle possibili preparazioni. Assaporate i classici come khobez, hummus, tabule, babà ghanush, ma provate anche i noodles di riso persiani alle melanzane con tamarindo allo zenzero, i panzerotti ai porri e curcuma, lo stufato di carote afgano... Sarà un'esperienza sensoriale tutta da scoprire!
Le mani in pasta, ma per davvero! In cucina con mamma e papà è infatti un vero corso di cucina che introduce i bambini e i ragazzi all'arte della preparazione dei cibi. La cucina diventerà così un vero e proprio laboratorio in cui prendere dimestichezza con i cibi, i segreti e l'attrezzatura. Un percorso particolarmente adatto nella prima infanzia, quando il bambino chiede di toccare ed esplorare ogni cosa per conoscere il mondo che lo circonda attraverso i cinque sensi. Ma utile anche nell'adolescenza, quando il bambino in cucina può cominciare a "personalizzare" le sue abitudini alimentari, sperimentare anche nuovi equilibri nel suo rapporto con la famiglia, esplorare sapori forti, proporre ingredienti inaspettati, misurarsi con la propria capacità di essere ogni giorno più autonomo.