
Una raccolta di ricette e idee concrete, facili, creative e divertenti suddivise a seconda del tempo che si ha a disposizione per cucinare. Più di 100 modi per far occupare il tempo ai vostri bambini tenendoli sempre sott'occhio e in cucina. Piatti salati e dolci, dessert e bibite, formine per biscotti e pizzette... Insomma tutto ciò che occorre per farli mangiare con allegria e insegnar loro a cucinare. Un aiuto pratico a mamme, papà, nonni e amici che popolano la vita dei più piccoli.
La buona cucina e la convivialità non nascono grazie a eccellenti cuochi di pur apprezzabili ristoranti, ma nell'intimità delle mura domestiche, dove si elaborano e modificano ricette tratte da manuali e da riviste oppure carpite da un vicino di casa o da un amico, talvolta straniero. In tutte le case, da quelle della nobiltà fino alle più umili, si trovavano e si trovano ancora piccoli quaderni, magari dimenticati o inutilizzati, con macchie di burro e qualche cristallo di zucchero tra le pagine, che riportano trascritte tante ricette, più o meno segrete, più o meno complete, più o meno copiate, ma tutte con la loro originalità. In questo libro compare una selezione delle ricette della tradizione del Friuli goriziano, e non solo, reperite in manoscritti, tutti inediti, redatti tra il 1830 e il 1970.
Noto gourmet e appassionato di cucina baiana, Jorge Amado ha dato ampio spazio al cibo nelle sue opere, e non soltanto per semplice amore della buona tavola. Nei suoi libri, la sua Bahia, magica, colorata e sensuale, è evocata con meravigliosa vivacità nella cultura, nella spiritualità, nella presenza pervasiva del Candomblé, ma anche nei dettagli quotidiani, i colori, i suoni, i profumi: a completare il quadro non potevano certo mancare i sapori. Sullo sfondo, con un abile dosaggio di ironia e lucidità, cruda denuncia e vette liriche, Amado racconta le profonde contraddizioni di un Paese affascinante e complesso come il Brasile attraverso le storie delle sue straordinarie eroine, grandi donne, belle, sensuali e coraggiose, oltre che ottime cuoche. A lui dobbiamo l'invenzione di personaggi indimenticabili come la splendida cuoca mulatta Gabriella e la sensuale maestra di cucina Dona Flor e la (ri)scoperta della cucina baiana, un crocevia di influenze africane, indigene ed europee di grande fascino.
Si inizia con una ricca storia del dolce: dalle antichissime origini fino al boom economico, quando le famiglie italiane si dotano di frigoriferi e forni per la conservazione e la cottura dei dolci casalinghi. Un percorso ricco di aneddoti nel quale Salvatore De Riso ci accompagna per scoprire dove nascono le sfogliatelle e i babà, chi ha inventato il panettone, l'origine dei maritozzi, e molto altro ancora... Prosegue poi dandoci le ricette di tutto ciò che, dolce o salato, non può mancare nei momenti di gioia e di festa familiare: le colazioni dei bambini, le merende o le feste dei più piccoli, una gita in barca o un pic-nic in campagna. E, per finire, cosa inventarsi se capitano all'improvviso un po' di amici a cena.
Un libro per avvicinare all'arte della pasticceria il grande pubblico dei principianti e non: le ricette, biscotti, pasticcini, creme e meringhe che Salvatore De Riso ha inventato e scritto per i suoi lettori sono velocissime da realizzare, non richiedono strumenti introvabili o professionali e anche gli ingredienti sono alla portata di tutti. Ecco quindi che portare in tavola dei dolci buonissimi non è più un'impresa da chef stellato.
La tradizione italiana ha saputo arricchire le numerose ricorrenze e celebrazioni dei santi anche con una grande varietà di piatti dedicati alle feste che percorrono tutto l'anno. Il libro offre una ampia scelta delle principali feste con una breve biografia del santo e delle celebrazioni che lo onorano insieme alle ricette che la creatività popolare ha saputo creare per festeggiare debitamente la ricorrenza. Tutte le ricette sono facilmente eseguibili, di tutte sono indicati gli ingredienti e la tempistica di realizzazione.
Grazia Deledda, unico premio Nobel femminile per le lettere italiane, era anche una eccellente cuoca e il cibo non poteva non assurgere a importante elemento letterario nelle sue opere.