
Ammiano Marcellino, uno fra i maggiori autori della tarda latinità, testimone straordinario della decadenza imperiale, scrisse nei suoi "Rerum Gestarum libri XXXI" l'ideale prosieguo delle "Histoire" di Tacito. A noi sono pervenuti solo gli ultimi diciotto libri, fonte storiografica preziosissima per gli anni del declino romano. Dalla narrazione traspare tutto il sentimento della fine di una grande civiltà, e soprattutto la dilagante, irrazionale paura che pervade la società imperiale alla fine del XV secolo; paura provocata da un potere sempre più corrotto e autoritario, dalla devastante incursione dei barbari, dal presagio di un'apocalisse, paura che è in parte comparabile alle angosce e alle incognite dell'uomo moderno. Raccontandoci così una frattura epocale, Ammiano Marcellino ci fornisce un raffinato strumento di riflessione sulla nostra condizione attuale.
Una raccolta delle opere di Publio Virgilio Marone in versione integrale. Il volume comprende le Bucoliche, le Georgiche e l'Eneide. Tutti i testi sono presentati con il testo a fronte curato da Carlo Carena e sono preceduti da un'introduzione, la nota e biografica e quella bibliografica.
Il volume raccoglie il testo latino e la traduzione a fronte delle opere di Cesare. Le opere sono accompagnati da un puntuale corredo di note linguistiche e storiche e da un indice dei nomi.
In questo volume: "Edipo", "Agamennone", "Tieste", "Ercole Eteo", "Ottavia".
In questo volume: "La pazzia di Ercole", "Le Troiane", "Le Fenicie", "Medea", "Fedra". Con una importante introduzione, bibliografia, note critiche e testo originale a fronte.
I manoscritti che hanno conservato le opere di Virgilio sono numerosi, alcuni di essi fra i più antichi esistenti, ma testimoni della tradizione virgiliana sono anche alcuni papiri e iscrizioni, anteriori a tutti i manoscritti, che contengono frammenti soprattutto delle "Bucoliche" e dell'"Eneide". Fra gli otto codici fondamentali, di cui il più antico è l'Augusteus, quattro conservano il testo delle "Bucoliche". Questo volume raccoglie dunque le dieci egloghe delle "Bucoliche", l'intero corpus delle "Georgiche" e una silloge di opere e componimenti sparsi, confluiti nei secoli nell'Appendix Vergiliana.
Il volume sulle "opere politiche di Cicerone contiene il trattato "Dei doveri", ultima delle grandi opere di politica e di morale di Cicerone, un appassionato richiamo ad arginare la decadenza dei costumi e a coltivare quegli ideali di virtù e onestà che avevano fatto la grandezza di Roma. Il volume ospita inoltre il trattato "Dello stato", solo nel XIX secolo parzialmente ritrovato, sintesi della riflessione filosofica e dell'esperienza politica del grande oratore. Cicerone ricerca la possibilità di attuare il migliore Stato reale e la vede in un'opportuna fusione delle tre forme di governo, attuata nell'ordinamento romano dei tempi antichi. In appendice al volume, "Le Catilinarie": attraverso una fitta trama di situazioni, personaggi, caratteri, problemi sociologici, intrecci politici d'interesse, simpatie e antipatie viscerali, motivi propagandistici ricorrenti e osservazioni finemente ironiche, le orazioni attorno a una vicenda nota come la 'congiura di Catilina' costituiscono uno dei testi più densi e più celebri dell'oratoria politica romana.
Alessandro diviene un mito mentre è ancora vivo e percorre il mondo. Alla creazione di questo mito ha forse contribuito il nipote di Aristotele, Callistene, che seguì il Macedone nelle sue imprese fin quando non cadde in disgrazia. Persino gli storici non riescono a distinguere completamente dove termini, per Alessandro, il resoconto fattuale e dove inizi la leggenda. Ma è il Romanzo che «trasforma in eventi storici cose che Alessandro ha solo sognato di fare». E il Romanzo che ci narra la conquista dell'Italia e di Cartagine, il suo desiderio di immortalità e conoscenza assoluta. Di questo straordinario bestseller esistono innumerevoli versioni in tutte le lingue, dal greco e dal latino sino all'ebraico, all'arabo e al persiano. Per la prima volta al mondo, la Fondazione Valla - che inizia con questo la pubblicazione dell'opera in tre volumi - presenta quattro recensioni "sinottiche" del Romanzo, tre greche (A, B e Y) e quella latina di Giulio Valerio. Le riscritture colpiscono l'immaginazione: singole parole, frasi, episodi vengono trasformati in un processo continuo, come se ciascun autore, talvolta non comprendendo il predecessore, ma soprattutto conquistato dall'aura meravigliosa dell'argomento, abbia voluto aggiungere, sottrarre e cambiare quasi stesse raccontando la storia oralmente. Ecco così che il Romanzo si presenta come una «intrigante commistione di generi»: lettere, diatribe retoriche, passi di prosa mista a versi, inserzioni successive: è romance, racconto di meraviglie, descrizione del mondo, enciclopedia, biografia: favola e storia. L'introduzione e il commento di Richard Stoneman, e la traduzione di Tristano Gargiulo, ci calano, in questo primo volume accompagnato da un affascinante apparato iconografico, nei primordi della vicenda: il misterioso e gustoso concepimento di Alessandro da parte di Nectanebo, ultimo faraone d'Egitto e grandissimo mago; il suo crescere, educato da Aristotele, nel valore e nella virtù; l'inizio della sua conquista del mondo con Tebe, Tiro, la Siria e l'Egitto; la fondazione della città ideale, Alessandria; e infine l'attacco all'impero persiano. Domina, su tutte, l'immagine del condottiero che domanda al «più potente di tutti gli dèi»: «Signore, svelami ancora una cosa, quando e come sono destinato a finire la vita?».
Indice - Sommario
Premessa
Introduzione
Bibliografia e abbreviazioni bibliografiche
Cartine
TESTI E TRADUZIONI
Sigla
Vita di Alessandro il Macedone I
Alessandro il Macedone I
Storia straordinaria e davvero mirabile del re Alessandro signore del mondo
Giulio Valerio, Imprese di Alessandro il Macedone I
Tra i più importanti storici di Roma, Livio nacque a Patavium - l'odierna Padova - nel 59 a.C. e morì nel 17 d.C. La critica ha concordemente fissato al 27 a.C. l'inizio della stesura della monumentale opera che narra delle vicende della città dalle origini al principato. Proprio il 27 è l'anno del conferimento a Ottaviano vincitore della battaglia di Azio il titolo onorifico di Augusto e proprio in questi anni Virgilio è intento alla stesura dell'Eneide e Orazio a quella delle odi romane e augustee. Dei 142 libri che componevano l'opera, solo 35 sono giunti integralmente: descrizioni di battaglie e di popoli, vividi ritratti dei maggiori personaggi e ricostruzioni sapienti dei loro discorsi. Questo quarto volume raccoglie i libri dal XXVIII al XXXIV, completi di note e glossario. Continua la narrazione della seconda guerra punica con il giovane Publio Cornelio Scipione vincitore della resistenza cartaginese in Spagna, trionfatore in una delle battaglie più celebri di tutta la storia militare, quella di Zama. Il libro XXX, popolato da celebri personaggi, da Sofonisba a Masinissa, da Magone a Siface, si chiude con la descrizione del magnifico trionfo di Scipione. E poi, la battaglia tra Flaminino e Filippo nella gola dell'Aoo, lo scenario dei giochi istmici del 196, in cui viene proclamata da Flaminino la libertà della Grecia, i tumulti per l'abrogazione della legge Oppia sono fra le pagine più alte dell'opera di Livio e un documento significativo della coscienza nazionale romana.