
L'Instituto de Investigaciones Esteticas dell'Università di Città del Messico con la direzione di Beatriz de la Fuente, porta a compimento la prima catalogazione della pittura parietale della Mesoamerica precolombiana. Alla fine di un'opera imponente di ricerca, viene alla luce questo volume. La pittura precolombiana è sopravvissuta al trascorrere del tempo in piccola quantità.
Straordinario periodo di creatività archistica fu il passaggio tra primo e secondo millennio. Il cuore dell'impero ottomano, che coinvolse soprattutto regioni della Germania, Milano e la Lombardia, fu attraversato da una corrente artistica di alto profilo, stilizzatat e colta, che è rimasta documentata in alcune esperienze architettoniche, in pochi affreschi, come quelli di Galliano a Cantù, ma soprattutto nelle miniature, negli oggetti di culto e nei simboli del potere. Appare evidente l'influsso di Bisanzio, ma prevalgono i segni di una nuova sensibilità e di un nuovo gusto propriamente occidentali. Il volume affronta lo stesso periodo in Francia, nell'Inghilterra meridionale e nei regni del nord della penisola iberica.
Il "luogo più sacro del mondo", la cappella Sancta Sanctorum in Laterano, è visibile solo dalle piccole finestre poste in cima all'edificio della Scala Santa. Attraverso esse è possibile scorgere, fra le più preziose reliquie della Cristianità, l'Acheropita, la prima immagine del Cristo, tradizionalmente attribuita a San Luca e all'intervento di mano angelica. A questa e a altre vestigia fanno da cornice splendidi affreschi, marmi e mosaici: opere d'arte inaccessibili al pubblico, fotografate nel corso di una lunga operazione di restauro. Il libro raccoglie contributi degli studiosi che hanno preso parte ai lavori e degli storici d'arte che hanno approfondito il tema del Sancta Sanctorum sotto diversi aspetti: l'architettura, i mosaici, gli affreschi.
Attraverso una seria indagine storica, il libro traccia il profilo della civiltà cirenaica, prendendo in esame la complessa evoluzione degli aspetti economici, sociali, religiosi e artistici della città nel corso dei secoli, dall'età prebattiaca, attraverso le vicende della Cirene cristiana, fino alla conquista araba.
Curata da uno dei maggiori studiosi di Shakespeare, Giorgio Melchiori, l'edizione presenta il testo critico inglese a fronte delle traduzioni eseguite da scrittori come Montale, Luzi, Quasimodo, Wilcock o da insigni specialisti. Un ricco apparato di note accompagna ogni volume. Le commedie eufuistiche racchiudono la produzione shakespeariana del genere, da La bisbetica domata a Sogno di una notte di mezza estate.

